martedì 23 settembre 2014

Giulio Falcetta candidato al Consiglio Provinciale.

Alla fine ha accettato la sfida!
Giulio si è messo a disposizione per cercare di portare la voce del nostro Comune all'interno del nuovo organismo che verrà eletto il 12 Ottobre prossimo.
Siamo convinti che, in caso di una sua positiva affermazione, Magliano avrà un rappresentante valido, determinato e capace di sostenere le istanze dei Maglianesi.
Da parte nostra auspichiamo che abbia il sostegno e il voto di tutti i Consiglieri Comunali affinchè si dimostri che anche il nostro Comune è capace di superare gli eventuali schematismi quando si tratta di sostenere il bene della nostra Città e della nostra gente.


giovedì 4 settembre 2014

Intervista al Sindaco sulla Sanità.


Parliamo di sanità con Graziani, sindaco di Magliano

Alfredo Graziani
Alfredo Graziani
virgolette

Se ieri è stato il dramma della chiusura del Marini, oggi è speranza di una Casa della Salute con più moduli e posti di RSA. Oltre che l’interazione con Civita Castellana

di Rosella Vivio
venerdì 29 agosto 2014


Tenere alta la vigilanza dei cittadini sulle scelte regionali in materia sanitaria locale. Lo scopo dell’Alcli sembra andare nella giusta direzione, visto l’alto numero di partecipanti al secondo incontro di mercoledì scorso,  27 Agosto. Condivide la scelta anche il sindaco di Magliano, Alfredo Graziani, protagonista di una battaglia in difesa dell’ospedale Marini al tempo di Polverini e Gianani. Anche Magliano, come oggi Amatrice, usò l’arma del referendum per lasciare la Regione Lazio, oltre che tentare un ricorso al Tar finito male. Oggi la posizione dei due sindaci, Pirozzi e Graziani, sembrano piuttosto diverse, ma non lo sono. L’obiettivo è lo stesso, garantire servizi ai propri territori.

Buongiorno sindaco. Arrivare a Magliano da Rieti è davvero un viaggio lungo e faticoso. Aiuta a capire cosa vuol dire invocare deroghe al criterio democratico della Bozza Lorenzin in ragione della particolare orografia della nostra provincia. Ma  parliamo della sanità maglianese e delle ragioni per cui lei ha deciso di sostenere la sinistra nell’ultima campagna regionale. Lei non è un sindaco di destra?

Mi fa piacere la sua domanda perché mi dà l’opportunità di chiarire che la mia è una candidatura di una lista civica vera che condivide progetti e obiettivi, a favore del territorio, prescindendo da aree politiche di appartenenza. Capisco che non giova alla gara tra Guelfi e Ghibellini. Ma così è.

Per questo in passato avete sostenuto Polverini e poi Zingaretti?

Noi, ripeto, come lista civica sosteniamo chi ci assicura di fare gli interessi del territorio. Nel corso della campagna elettorale regionale abbiamo deciso di appoggiare incondizionatamente Fabio Refrigeri perché ci è sembrata la persona adatta. Prendendoci non poche critiche.

Ancora pensa che l’assessore Refrigeri sia la persona adatta? Molti oggi ne parlano in modo critico.

La legislatura dura cinque anni. Io prima di giudicare aspetterei il momento in cui si possono tirare le somme e dire se è stato un bravo amministratore o no. Le difficoltà della Regione sono enormi. Da quanto mi risulta la Regione ha 22 miliardi di euro di debito. Quello della Grecia. Che possiamo pretendere? È chiaro che ci dovrà essere un periodo di transizione per uscire, con i provvedimenti che stanno mettendo in opera, da una situazione difficilissima. Bisognerà lasciare il tempo necessario. Amministrare una Regione come il Lazio è difficilissimo. È difficile per comuni come il mio, figuriamoci una regione con Roma. Capisco le difficoltà. Le richieste sono enormi e dal Governo centrale arrivano continue sollecitazioni. E l’assessore Refrigeri ha quattro o cinque deleghe…

Capisco e mi sembra che il suo approccio sia molto ragionevole. Ma a che punto è la sanità a Magliano? Cosa è successo dopo la decisione del direttore generale Gianani di chiudere il Marini?

Gianani ha applicato il decreto 80. Lo ha fatto in modo molto solerte. È stato un esecutore…

Ligio?

Direi di sì. Forse l’unico in tutto il Lazio. Forse perché aveva dei progetti... quella dei cinesi... Prima partiva la chiusura e prima avrebbe potuto realizzare il suo progetto.

Secondo lei non avrebbe potuto aiutare l’economia maglianese? L’ex assessore Antonio Cicchetti era convinto che sarebbe stata una grande occasione per voi. Io stessa non l’ho vista come proposta così peregrina.

No, no, no… Mi è stato detto che era stata trovata una soluzione su Roma. Non mi sembra sia successo niente.

Diciamo che era una proposta pittoresca, allora

Dove c’erano interessi privati consistenti fatti con le strutture pubbliche. Se l’imprenditore vuole rischiare ben venga, ma se lo fai usando soldi pubblici non va

Certo. Ma cosa è rimasto del vecchio ospedale di Magliano?

Nella vecchia struttura abbiamo un CeCad ( Centro Assistenziale Distrettuale), cioè un punto diurno di primo intervento per il servizio ambulatoriale per casi meno gravi dove operano medici di base. Certo, non è un Pronto Soccorso, ma, comunque, dà una risposta al territorio anche in casi d’emergenza, con i codici rossi. Questo grazie alla professionalità acquisita dai medici che fanno più di quanto dovrebbero. Sono state salvate anche delle vite. Ciò non toglie che chi ha problemi gravi ha bisogno di un Pronto Soccorso vero.

Si rimprovera all’informazione di dire solo cose negative. Mi fa piacere scrivere che a Magliano la sanità fa cose buone

Guardi che da noi funziona benissimo anche il centro di dialisi. Abbiamo una discreta mobilità attiva dall’Umbria. E molto bene funziona anche radiologia. Mi è stato assicurato che riapriranno le prenotazioni fuori Asl, chiuse, sembra, per abbattere le liste di attesa. Speriamo.

Quindi non va così male…

Mica ho finito! Abbiamo anche 15 posti di degenza infermieristica per malati cronici da tenere sotto osservazione o che abbisognano di cure infermieristiche, un laboratorio analisi dove si fanno prelievi, l’attività ambulatoriale. Ora mi hanno assicurato che tornerà un chirurgo per un’attività di Day Surgery. E per finire, abbiamo un’ottima attività di oculistica portata avanti dal dottor Gatti che fa funzionare ancora le sale operatorie.

Ora si parla di Casa della Salute. Cosa cambierà?

Cambia che la Casa della Salute coniuga l’offerta sanitaria e quella sociale.  Noi, considerando la situazione, speriamo di avere una Casa della Salute migliore possibile, ovvero con i moduli aggiuntivi formati dai servizi sanitari che abbiamo più il trasferimento nella struttura della casa di riposo comunale e 20 posti di RSA. Abbiamo avuto assicurazioni verbali che li avremo. Questo aiuterebbe le casse comunali,  gli utenti e i posti di lavoro.

Dopo aver ascoltato cose non del tutto negative mi sorge una domanda: tutte le drammatiche azioni di Magliano contro un riordino necessario non solo alle ragioni economiche e di risparmio, ma di ammodernamento dell’offerta sanitaria, erano giustificate?

Sono state sacrosante. Noi comprendevamo le difficoltà che aveva il Commissario nei rapporti col Governo e non chiedevamo che non si chiudesse l’ospedale.

Cosa chiedevate?

Noi chiedevamo solo di salvaguardare l’emergenza e l’urgenza d’intervento nel nostro territorio. Noi avevamo 5 unità operative complesse con tutti i primari. Noi non volevamo tenere le strutture complesse, i primari, la chirurgia che funzionava poco e niente. Noi volevamo solo che ci lasciassero una unità semplice dipendente da Rieti con 20 posti di medicina per i nostri anziani. È quello che stiamo cercando di fare con l’ospedale di Civita Castellana, per assicurare l’emergenza che non abbiamo più. In caso di ictus o trombosi oggi non si può assicurare al malato la salvezza, vista la distanza da Rieti. Speriamo di poter realizzare l’interazione positiva tra noi e Civita Castellana. Aiuterebbe noi e loro in termini di riduzione di mobilità passiva verso l’Umbria e si potrebbero valorizzare e potenziare le reciproche risorse.

Per concludere, che consiglio darebbe al sindaco Pirozzi?

Solidarizzo col sindaco di Amatrice che si sta muovendo benissimo  e aggiungo che se loro fanno ricorso al Tar lo vincono come lo ha vinto Bracciano. A differenza di Magliano, il pronto soccorso dista da Amatrice più di un’ora. Quello è assicurare la salute agli abitanti? 
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