venerdì 5 novembre 2010

Canale Mussolini: incontro con l'autore.

Una bellissima serata quella di questa sera al Manlio.
Un momento di alta cultura e, nel contempo, un evento esaltante e simpaticissimo. La presentazione di "Canale Mussolini" ha visto un Teatro stracolmo e una partecipazione emotiva veramente di alto livello. L'autore, Antonio Pennacchi, non ha certo deluso le aspettative dei tantissimi intervenuti e ha parlato a lungo strappando applausi e momenti di alta simpatia.
L'evento organizzato dall'Assesorato alla Cultura e curato da Laurenzia Cencelli ha dato modo ai Maglianesi di ripercorrere dei momenti di vita di Valentino Orsolini Cencelli che viene citato nel romanzo e che è stato l'artefice della bonifica dell'Agro Pontino nel ventennio fascista.






Una bella galleria fotografica potete trovarla su: MELAVERDE

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti. Un evento di questo genere non accadeva da tempo. Alla faccia dei soliti criticoni e disfattisti, siete riusciti a portare Magliano ad un livello di eccellenza. La classe non é acqua e certamente chi é abituato solo alla canizza, ha fatto bene a starsene a casa.

si vede il marsupio? ha detto...

L'evento di ieri sera mi ha portato a fare una riflessione, su quanto si modifichi la natura dell'uomo per la propria sopravvivenza. Il leone é il nemico naturale della gazzella e per lui essa non é una nemica ma un elemento di sopravvivenza. Alcuni uomini creano invece i propri nemici per poter sopravvivere e senza dei quali sarebbero niente. Vi immaginate voi un noto personaggio senza il nemico Ruggeri? Che scopo avrebbe di esistere? Quindi il nemico va creato per poter esistere. Non é filosofia questa?

Anonimo ha detto...

Non è filosofia perché spesso vediamo nei nemici immaginari vere e proprie persecuzioni anch'esse immaginarie e questa è psichiatria.

Anonimo ha detto...

Alcune persone hanno bisogno di nemici. Solo così riescono a giustificare la loro esistenza e il loro modo di fare. Se non ne hanno li creano a bella posta solo per avere una ragione per combatterli. Di esempi ne abbiamo anche qui a Magliano.

Anonimo ha detto...

Torno a ripetere, spesso i nemici sono soltanto immaginari perché si ha bisogno di essi per soddisfare il proprio sub-conscio, una sorta di complesso di Elettra se femmine, di Edipo se maschi.
La convinzione di essere vittime perseguitate, la protezione nel seno materno anche se adulti.
Vedere nemici la dove non sono può portare ad una degenerarazione comportamentale fino ad una vera e propria sindrome da paranoia.
Un esempio di questo genere di schizofrenia a Magliano l'abbiamo in un soggetto molto popolare, tutti lo conoscono per il suo amore per il canto, e meno male. sommariamente è buono e tranquillo, ma quando ha delle crisi potrebbe diventare pericoloso sopratutto per la propria incolumità.

Anonimo ha detto...

Secondo me quello è il meno pericoloso e il più scusato. Altri invece alimentano la propria ragione di vita creando i loro nemici a cui addebitano tutte le colpe del mondo. Quelli sono i peggiori e quelli pericolosi sul serio.

Anonimo ha detto...

"Altri invece alimentano la propria ragione di vita creando i loro nemici"
Noto con piacere che finalmente ci sei arrivato anche te.
Infatti creando nemici, creando vuol dire immaginandoli ovunque, tale disturbo può portare a quella sindrome di cui ti ho accennato in precedenza.
ciao.