sabato 14 gennaio 2012

Nuova farmacia e vecchi problemi.

È quantomeno singolare assistere a scene come quella accaduta ad un nostro concittadino (di cui omettiamo il nome per tutelarne la privacy) sabato sera nella farmacia che ha recentemente riaperto. Le vicende che avevano portato alla chiusura dell'unica farmacia di Magliano, sono note a tutti e quindi evitiamo di ripeterle per non annoiarvi.
Il fatto: un cittadino, dopo tre giorni di attesa per avere un farmaco fondamentale per la sua salute, esasperato, ha chiamato i carabinieri per poter esercitare un suo diritto. 
Tutto questo a noi appare paradossale e fondamentalmente ingiusto in quanto a Magliano esiste una sola farmacia e quindi si trova ad operare in regime di "monopolio". Questo stato di cose  mette in seria difficoltà tutte quelle persone che hanno problemi per spostarsi in altri paesi per poter acquistare le medicine che gli occorrono. 
Ma non si tratta di un caso isolato purtroppo. 
Infatti in questi giorni ci sono arrivate numerose lamentele riguardanti presunti disservizi che metterebbero in seria difficoltà molti cittadini. 
Il Sindaco, preso atto della situazione, sta raccogliendo informazioni più dettagliate e, insieme all'Amministrazione, sta studiando eventuali soluzioni tese a sanare il clima di malcontento che sta salendo dalla gente. 
Dal canto nostro speriamo, nel caso le notizie rispondessero a verità, che si tratti di casi isolati e prontamente sanabili. Allo stesso tempo  assicuriamo che l'Amministrazione vigilerà con attenzione e sensibilità affinché questi inconvenienti, se reali e seppure isolati, vengano prontamente evitati al fine di offrire ai cittadini un servizio efficiente.

3 commenti:

Quel cittadino esasperato. ha detto...

Ringrazio della notizia da voi riportata e, per una maggiore informazione, riporto nei dettagli l’episodio.
La sera dell’11 Gennaio pongo nelle mani di una delle farmaciste al banco una ricetta, dopo qualche minuto torna e mi riferisce che sono sprovvisti di quel farmaco (un farmaco molto importante) e che sarei potuto ritornare il giorno successivo a ritirarlo, trattenendone la ricetta.
La sera del 12 torno consegnando la ricevuta della prenotazione e con stupore mi sento ripetere esattamente le parole del giorno prima e cioè che il magazzino ne è sprovvisto e che sens’altro lo avrei trovato il giorno successivo (pazienza).
La sera del 13 sono ancora lì e dopo avere cercato inutilmente negli scaffali, la solita risposta, il farmaco ancora il magazzino non ce lo ha consegnato.
E no! Una farmacia non è una salumeria, una alternativa a tali situazione dovrebbe pur averla, sono farmaci indispensabili per la vita e non solo la salute.
Avrei potuto chiedere indietro la ricetta e recarmi facendomi accompagnare a Civita Castellana, a Montebuono, ma perché dovrei scomodare un amico o spendere soldi per un autonoleggio? Mi sono chiesto, sono episodi che avvengono di frequente mi dicono, e allora ne voglio fare un caso poiché riguarda non solo me.
Prendo il telefono cellulare e compongo il 112 dove spiego al centralino di emergenza dei carabinieri nei minimi dettagli l’episodio e infatti, dopo pochi minuti interviene il nostro comandante della caserma dove dopo avere ascoltato entrambi una delle dottoresse decide di telefonare il mio medico di base per chiedere l’autorizzazione alla sostituzione di quel farmaco con altro dalle stesse caratteristiche e principi attivi.
Di opinioni da esprimere ne avrei tantissime e lo farò prossimamente sul mio blog in una maniera che non riguardi solo me ma tutta la comunità maglianese, perché siamo giunti al punto che per avere la certezza di vedere assolto un proprio diritto sancito tra l’altro dalla costituzione, si debba ricorrere alla sempre amata “Benemerita”.

Carlo Marconi ha detto...

In fase di apertura della farmacia ho avuto modo di notare la assoluta inadeguatezza comportamentale di una delle "signore" della farmacia stessa.
E l'inadeguatezza sociale e comportamentale non può che riflettersi in una inadeguatezza professionale!
Naturalmente mi assumo la responsabilità di quanto affermo e non insinuo, pronto a chiarire ulteriormente se la signora in questione lo chiederà.

scontento e pure un po' incazzato ha detto...

Le liberalizzazioni aiuteranno. La proposta è una farmacia ogni 3000 abitanti. Sicuramente la legge sarà fatta "all'italiana" e per averne due un paese dovrà avere almeno 6000 abitanti. Troppo marcio. Se vivessimo in un paese civile e non civilizzato dalle caste, al momento della chiusura della farmacia lo scorso anno, la legge doveva prevedere la riconsegna della licenza al Comune. Effettuano tagli ai Comuni e non gli danno la possibilità di avere dei fondi per i servizi sociali. Ve lo immaginate quanto si potrebbe ricavare, in soldoni, da una farmacia comunale e reivestirlo in servizi? Organizziamoci per andare ad acquistare i farmaci a civita, a collevecchio ecc. Dopo un mese voglio vedere la farmacia che fa!!!!