venerdì 31 luglio 2009

Minoranza strumentale.

Dal Corriere di Rieti di oggi la risposta della Maggioranza alle insinuazioni di Rinnovamento Democratico i cui Consiglieri hanno rinunciato strumentalmente ad assumersi la responsabilità di tutelare le operatrici della Casa Alloggio e i ricoverati spostando la discussione su fatti non oggetto di discussione.

“Sulla casa alloggio inutili allarmismi”.

Sabina L’assessore Ruggeri replica alla minoranza.

Botta e risposta sul tema casa alloggio. Al centro del contendere tra maggioranza e opposizione la gestione del servizio e la sorte dei sedici lavoratori lì impiegati. Un disaccordo sul metodo scelto dall'amministrazione per affrontare la situazione. L'Azienda municipalizzata servizi srl non può più continuare a gestire la residenza per anziani, dovuta ad un nuovo decreto ministeriale che impedisce l'affidamento "in house" di tali servizi e ciò ha fatto nascere il problema legato alla sorte dei lavoratori stessi. In discussione la decisione del Comune di prorogare il servizio fino al 31 dicembre 2009 nel tentativo di trovare una soluzione. Per la minoranza a mancare sarebbe stato l’incontro con sindacati e lavoratori per risolvere in tempi brevi la questione. "Inutili allarmismi, scarso senso di responsabilità da parte della minoranza e strumentalizzazione dell'accaduto" . Tuona così Antonello Ruggeri, assessore al personale del Comune. "Se ne sta facendo una questione di lana caprina. Siamo stati accusati di non avere a cuore le sorti delle lavoratrici, ma non è così. La proroga, e con essa il tempo che l'amministrazione ha ritenuto necassario prendere, servirà ad incontrare proprio le lavoratrici e i loro rappresentanti. E' con la giusta serenità che vorremmo con loro un progetto che tuteli tanto loro quanto i ricoverati della casa alloggio. Invitiamo le dipendenti a continuare a svolgere il proprio lavoro con assoluta tranquillità”


mercoledì 29 luglio 2009

Ciao Tino.

Anche Tino se ne è andato.
In silenzio è volato via e insieme a lui se n'è andato un altro pezzetto del nostro cuore.
Ci mancherai Tino e mancherai alla tua Magliano.
Le mancherà il tuo amore per ogni pietra con cui è stata costruita, le mancherà la tua voglia di pensarla e volerla sempre più bella.
Mancherà a tutti il tuo sorriso, la tua voglia di scherzare, la semplicità con cui riuscivi a costruire ottimi rapporti con tutti.
Noi che restiamo speriamo di aver imparato qualcosa da te e ti promettiamo che ogni impegno che prenderemo per questa nostra Città lo faremo anche per te.

Ciao Tino.

martedì 28 luglio 2009

Ospedale Marzio Marini: qualche rassicurazione.

In merito alle notizie che sono circolate nei giorni scorsi sul conto del futuro del nostro Ospedale, arrivano i primi segnali rassicuranti.
In questi ultimi 3 giorni l'Amministrazione Comunale con il Sindaco in prima linea, si è mossa per cercare di capire cosa stia in realtà succedendo.
Ieri pomeriggio Alfredo si è recato in Regione per cercare di capire quale sia la situazione e allo stesso tempo si è tessuta una fitta tela di contatti con i più alti livelli delle Istituzioni Locali per cercare di capire e per trovare una strategia comune con cui affrontare il delicato tema.
Ieri sera il Sindaco ha riferito in Consiglio su quanto sta accadendo e nella prossima settimana avremo a disposizione il Piano di cui si parla e potremo discuterlo insieme a rappresentanti della Regione.
Questa sera si riunisce la Commissione Consiliare Sanità che ha all'ordine del giorno, oltre che l'elezione del Presidente, proprio il tema delicato dell'Ospedale Marzio Marini.
Al di là di quanto succederà, è bene tenere alta l'attenzione per scongiurare ipotesi di riconversione che non sarebbero consone per la struttura ospedaliera e per gli utenti che ne sono i principali fruitori.
Intanto riportiamo l'articolo pubblicato oggi da "Il corriere di Rieti"

“Allarmismo sull’ospedale Resta il patto con la Regione”.

Incontro tra Graziani e Geosualdi.

Nessuna variazione rispetto a quanto già annunciato nel decreto sanitario dello scorso novembre emanato dal Governo per la sanità laziale. Un lungo sospiro di sollievo hanno potuto tirare gli amministratori di Magliano Sabina dopo l'incontro di ieri tra il sindaco Alfredo Graziani e il segretario generale della presidenza della Regione Lazio, Francesco Geosualdi. Motivo che aveva tenuto i maglianesi, ancora una volta, col fiato sospeso, le indiscrezioni trapelate circa il piano di riordino della rete ospedaliera. In base a quanto circolato nei giorni scorsi, per tagliare la spesa della sanità della regione, l'ospedale locale "Marzio Marini" si sarebbe trasformato in presidio monospecialistico a ricoveri a ciclo diurno. Un incontro rassicurante - che nulla ha aggiunto o tolto a quanto già detto dallo stesso presidente della Regione, Piero Marrazzo, che aveva incontrato la cittadinanza in un'assemblea pubblica lo scorso ottobre - si è rivelato al contrario, quello di ieri alla Pisana. Nuove rassicurazioni circa il mantenimento della struttura sanitaria a Magliano Sabina sono state fatte a Graziani da Geosualdi. "Magliano avra' il suo ospedale del XXI secolo" aveva dichiarato Marrazzo in visita nella cittadina Sabina e così sarà. Un nosocomio funzionale ma più adatto al contesto in cui è inserito dunque, proprio come previsto dal piano di rientro della spesa sanitaria regionale. Nessuna grande novità dunque per il "Marzio Marini" di Magliano Sabina per il quale è già prevista la trasformazione in presidio territoriale di prossimità, ossia un nuovo ambito assistenziale a vocazione multifunzionale dove trovano collocazione una serie di servizi e funzioni distrettuali già in attività e una nuova tipologia di assistenza. Quelle dei giorni scorsi - ha dichiarato Graziani - sono solo chiacchiere. Il piano di rientro ci sarà, ma non sono ancora stati definiti i dettagli. Resta fermo il vecchio accordo con la Regione. Si è trattato solo di allarmismo, siamo di fronte alla normale evoluzione della già annunciata riorganizzazione e riqualificazione della rete e della offerta ospedaliera regionale"

domenica 26 luglio 2009

Ancora qualche notizia sul Piano Sanitario Regionale

Riportiamo un articolo pubblicato su "Il Messaggero" di oggi che approfondisce ulteriormente il tema del Piano Sanitario Regionale presentato da Marrazzo al Governo.
In questo piano l'Ospedale M. Marini subirebbe un pesante ridimensionamento e un taglio drastico alle sue attività.
Tutto questo nonostante le rassicurazioni e le promesse dei politici e dello stesso Presidente della Regione nella sua visita a Magliano.

L'articolo.

Si riduce la quota per mille abitanti. Melilli: «Certe decisioni devono essere concordate». Bellini in missione in Regione
La sanità reatina perde altri posti letto
Nuovi particolari sul piano di riorganizzazione della rete ospedaliera

Nuove rivelazioni sul piano di riordino della rete ospedaliera nel Lazio presentato dal commissario ad acta, Piero Marrazzo, ai tecnici dei ministeri dell’Economia e del Welfare prima della pausa estiva. Alla riconversione degli ospedali di Amatrice e Magliano, il primo in Ptp (presidio territoriale di prossimità) e il secondo in presidio monospecialistico a ricoveri a ciclo diurno, si aggiunge l’abbattimento di posti letto per acuti pari a 2mila e 500 unità in tutta la Regione, con uno standard che a Rieti toccherà quota 2,2 per mille abitanti, mentre Viterbo si fermerà a quota 2,5, Frosinone a 2,6 e Latina a 2,9. In generale lo standard previsto di posti letto è di 4,5 per ogni mille abitanti, ma con un calcolo riferito al decreto commissariale che due anni fa non teneva conto del futuro aumento di 250mila abitanti nel Lazio e della possibilità, quindi, di chiudere meno posti letto.
Appare evidente che al momento ciò che preoccupa di più è la trasformazione dei due ospedali territoriali di Amatrice e Magliano, che determinerà un ridimensionamento di alcuni servizi e dell’attività specialistica. Per il Grifoni si parla di presidio territoriale di prossimità, con la soppressione dei posti letto per acuti ma con l’istituzione di letti di degenza infermieristica, poliambulatorio, punto di primo soccorso e in alcuni casi Residenza sanitaria assistita e hospice per i malati terminali.
Più complessa la situazione per il Marzio Marini di Magliano che da presidio multispecilaistico diverrebbe di fatto monospecialistico a ricoveri a ciclo diurno. Questo, paradossalmente, nonostante la struttura sabina sia stata sempre considerata strategica per il territorio reatino perché di confine e ben collegata con l’autostrada.
Il presidente della Provincia Fabio Melilli appare stupito. «Resto - spiega - all’accordo di qualche mese fa in cui il vice presidente della giunta regionale Esterino Montino assicurò, per Amatrice e Magliano, non solo il mantenimento degli ospedali, ma addirittura un loro sostanziale potenziamento. Vero è - continua Melilli - che sulla Regione Lazio c’è un ulteriore stretta da parte del governo, ma resta inteso che certe decisioni, come appunto quelle prospettate in questi giorni sul Grifoni e il Marini, prima di essere adottate, vanno concertate con gli enti locali di riferimento». L’accordo di cui parla Melilli prevedeva il mantenimento delle funzionalità di tutti i reparti, con alcune prestazioni aggiuntive che avrebbero dovuto potenziare le strutture. Anche il manager della Asl, Gabriele Bellini, sembra non avere riferimenti certi sulla situazione che si sta delineando sugli ospedali reatini. «Sono fuori Rieti - dice - e non conosco i fatti che hanno determinato una simile decisione. Soltanto domani riuscirò a chiarire meglio quanto accaduto e nella prossima settimano avrò specifici incontri in Regione sulla materia».

Andrea Bonanni


sabato 25 luglio 2009

Rischi per il nostro Ospedale.

Ricordate quando qualche tempo fa, il Presidente della Regione Lazio Marrazzo, venne a Magliano per rassicurare sulla paventata chiusura del nostro Ospedale?
Ricordate le sue belle parole e le sue promesse sulla nostra struttura sanitaria?
Bene: ora fate finta che tutto ciò non sia mai accaduto!
Vi riportiamo gli articoli de "Il Messaggero" in cui viene data la notizia della riconversione del Marini e della relativa reazione del nostro Sindaco.
Qualcuno potrà dire (e lo dirà) che non si tratta di una chiusura ma di fatto, quanto anticipato dalla stampa, lascia ben poche speranze di sopravvivenza al nostro Ospedale.
Noi siamo pronti a lottare per difenderlo ed è bene che tutto il Consiglio Regionale lo sappia fin da adesso.


Nuove nubi sul Grifoni di Amatrice e il Marini di Magliano. Rischiano anche alcuni reparti del De Lellis

Marrazzo fa sparire gli ospedali

Il commissario regionale della sanità ha presentato il piano di rientro


Ulteriore giro di vite della Regione per far quadrare i conti in sanità. E torna l’incubo riconversione per gli ospedali Grifoni di Amatrice e Marini di Magliano. Il primo dovrebbe essere trasformato in Ptp (presidio territoriale di prossimità), con la soppressione, rispetto alle previsioni del novembre scorso, dei posti letto per acuti e il secondo, addirittura in presidio monospecialistico a ricoveri a ciclo diurno. I provvedimenti rientrano in un’iniziativa di Piero Marrazzo, commissario di governo sul deficit sanitario, da offrire ai tecnici dei ministeri dell’Economia e del Welfare prima della pausa estiva.Il documento, in cui si prevedono ancora tagli di posti letto, blocco del turn over, primari solo alla testa di reparti grandi e eliminazione delle duplicazioni e della proliferazione dei reparti, circola in commissione sanità alla Regione, dove però la politica potrà fare ben poco rispetto a un documento del commissario e che il governo vuole più o meno così come è stato scritto. Dunque, il documento prevede la trasformazione in Ptp dell’ospedale di Amatrice, con la soppressione dei posti letto per acuti ma con l’istituzione di letti di degenza infermieristica, poliambulatorio, punto di primo soccorso e in alcuni casi Residenza sanitaria assistita e hospice per i malati terminali. Mentre il Marini di Magliano verrà convertito in presidio monospecilaistico a ricoveri a ciclo diurno. Ma non solo, la rivoluzione in atto taglierà nel Lazio almeno centocinquanta unità operative complesse, cioè altrettanti primari, quelli con i reparti più piccoli. La diminuzione toccherà soprattutto gli ospedali di piccole dimensioni. La riorganizzazione prevede poi un numero minimo di posti letto per poter essere “dirigente di unità operativa complessa” come si chiamano i primari in burocratese. Medicina, chirurgia, ortopedia e traumatologia, ginecologia e ostetricia, dovranno avere tra i 20 e 40 posti letto, la pediatria così come la lungodegenza e riabilitazione dovranno avere un minimo di 12 posti letto, proprio per la possibilità di differenziare l’offerta sanitaria. Per la sopravvivenza delle Uoc e per dirigerne una di terapia intensiva-rianimazione sarà necessario un minimo di 6-8 posti letto, per la psichiatria 14-16 posti letto. Per le unità operative di oftalmologia, otorinolaringoiatria, oncologia e nefrologia saranno necessari 10 posti letto. Per cardiologia e unità di terapia intensiva, cardiologica si passa a un minimo di 12-30 posti a secondo dei bacini d’utenza. A fare due conti, forse, qualcosa potrebbe cambiare anche al De Lellis.

di ANDREA BONANNI


Sbigottito il sindaco Graziani:

«Non ci voglio credere. Parlerò subito con Bellini»


«No, non è possibile, non ci voglio credere». Queste, le prime parole del neo sindaco di Magliano, Alfredo Graziani, alla notizia di una possibile trasformazione dell’ospedale “Marzio Marini” in presidio monospecialistico a ricoveri a ciclo diurno. «Poi cosa vuol dire monospecialistico, ma soprattutto, cosa vuol dire a ricovero diurno - si domanda polemico Graziani - che non si pensi di lasciare l’ospedale con una sola specialistica e in servizio solto di giorno, perché i cittadini di Magliano non l’accetterebbero».
Graziani spiega inoltre che nelle prossime ore, anche attraverso contatti diretti con la Regione e i vertici della Asl reatina, cercherà di capire quanto di vero c’è dietro l’ennesima notizia di ridimensionamento delle strutture territoriali reatine. «Credo che la cosa migliore sia quella di parlare direttamente con il manager Asl, Gabriele Bellini, non credo che la nuova disposizione possa fargli piacere e sono convinto che, nel caso la notizia venga confermata, farà tutto il possibile per evitare che ciò avvenga».
A. Bo.


Al link sottostante potete trovare invece la stessa notizia pubblicata on-line da Il giornale di Rieti.


Consiglio Comunale del 27 Luglio 2009.

Il Consiglio Comunale si riunirà Lunedì 27 Luglio 2009 alle ore 21,00.
L'ordine del giorno in discussione è il seguente:

1 - Approvazione verbali seduta precedente
2 - Determinazione importo gettoni di presenza ai Consiglieri Comunali a partire dal 25/06/2009 e sino al 31/12/2009.
3 - Decreto Legislativo 18/10/2000 n°267 Art. 96 - Determinazioni
4 - Gestione Casa di Riposo Comunale ed erogazione assistenza domiciliare. Affidamento temporaneo dal 01/09/2009 aL 31/12/2009 alla AMS.
5 - Modifica Art.1 della convenzione stipulata con la Coop. Tevere 78 per la realizzazione di n° 24 alloggi nella zona 167.
6 - Approvazione criteri ed indirizzi per la revisione dei contratti di gestione dei servizi affidati all AMS - Determinazioni.
7 - Contratto di servizio tra Comune e AMS per la gestione del trasporto scolastico - Determinazioni.
8 - Contratto di servizio tra il Comune e AMS per la gestione del servizio idrico - Determinazioni.
9 - Contratto di gestione tra il Comune e AMS per la gestione del servizio di illuminazione pubblica - Determinazioni.
10 - Risoluzione anticipata al 31/08/2009 del contratto stipulato con AMS per la gestione deiservizio di trasporto scolastico.
11 - Risoluzione anticipata al 31/08/2009 del contratto stipulato con AMS per la gestione dei servizi cimiteriali.
12 - Risoluzione anticipata del al 31/08/2009 del contratto stipulato con AMS per la gestione del servizio di manutenzione degli immobili comunali.
13 - Nomina del revisore unico dei conti per il triennio 2009-2012 - Determinazioni del relativo compenso.

Sarebbe veramente bello vedere la Sala Consiliare piena di cittadini interessati alle scelte che riguardano tutti noi. Per questo motivo siete tutti invitati ad intervenire.

martedì 21 luglio 2009

Eletto il Presidente della Commissione Politiche del Territorio.

Questa sera alle ore 21,00 si è riunita per la prima volta la Commissione Consiliare Politiche del Territorio.
L'ordine del giorno era incentrato su 3 punti. Il primo, come è ovvio, era l'elezione del Presidente. Ai lavori della Commissione hanno partecipato il Sindaco, l'Assessore ai LL.PP. e i 3 membri eletti dal Consiglio Comunale: Eleonora Berni, Fabio Di Giamberardino e Franco Orsini.
Dopo una approfondita discussione si è convenuto, all'unanimità, di eleggere alla carica di Presidente il Consigliere Franco Orsini.
Le motivazioni che hanno portato alla decisione di affidare questo importante incarico ad un membro della minoranza sono da ricondurre alla necessità di creare il giusto clima di collaborazione e di partecipazione e alla competenza specifica del Consigliere Orsini.
Da sottolineare che si tratta della prima volta che un Consigliere di Minoranza accede ad una Presidenza di una Commissione Consiliare.
Ciò ci sembra di buon auspicio e ci fa ben sperare per il proseguimento del lavoro che questa Amministrazione si sta accingendo ad iniziare.
A Franco Orsini vanno i nostri migliori auguri per un proficuo lavoro al servizio della collettività.

venerdì 17 luglio 2009

Libri per Paganica


Assieme al blog Melaverde e Sabinamente pubbliciziamo anche noi questa bella iniziativa, volta ad aiutare i nostri FRATELLI di Paganica. La costituzione di una biblioteca per bambini e ragazzi è uno dei tanti piccoli mattoncini da posare nell'ambito della ricostruzione.

sabato 11 luglio 2009

Cura e decoro della nostra Città.

In questi giorni è partita spontaneamente una bellissima iniziativa da parte dei ragazzi del "Progetto Giovani".
Tale iniziativa prevede di occuparsi, di curare, migliorare ed accudire al patrimonio collettivo e pubblico in modo gratuito e volontario.
Encomiabile iniziativa che vede, forse per la prima volta, i giovani protagonisti e attivamente propositivi ed impegnati.
Ovviamente non sono mancate le critiche riconducibili però a qualche vecchio trombone sfondato e inusabile da cui ormai escono solo note confuse e fastidiose stonature.
Il futuro della nostra Comunità è rappresentato dai giovani; il futuro per il quale stiamo lavorando è il "loro futuro".
Questa Amministrazione farà tutto il possibile per dare spazio di iniziativa e di protagonismo ai ragazzi perchè siamo da sempre convinti che il loro entusiasmo, la loro freschezza e spontaneità, il coraggio delle loro idee e il loro impegno possono essere la leva attraverso la quale far rinascere un nuovo senso civico e un rinnovato desiderio di impegno.
Inoltre siamo convinti che la loro direttà responsabilità possa trascinare altri e soprattutto i cittadini di una "certa età" che magari danno tutto per scontato e scambiano il senso civico per "diritto acquisito".
Ma è anche merito loro se la nostra attività di Amministratori è stata fin da subito improntata alla massima efficienza e al totale impegno.
Non possiamo deluderli, don dobbiamo, perchè abbiamo dei doveri nei loro confronti e vogliamo onorarli con lo stesso entusiasmo con cui loro si sono messi a disposizione della collettività.
Purtoppo, in alcuni, certi discorsi lasciano il tempo che trovano e ultimamente sono ripresi numerosi atti vandalici finalizzati a distruggere, imbrattare e a deturpare il patrimonio pubblico.
L'Amministrazione sta facendo stampare un manifesto con cui tenteremo di sensibilizzare i cittadini e ricordargli anche le sanzioni penali a cui va incontro chi si macchia di questo deprecabile reato.
Lo pubblichiamo anche su questo blog con le stesse finalità e nella speranza che lo riprendano anche altri blog.

TESTO DEL MANIFESTO


Il patrimonio pubblico è un bene di altissimo valore, che va tutelato e curato da ognuno nell’interesse di tutti i cittadini.

Purtroppo, spesso assistiamo ad atti di vandalismo che denotano una mancanza di senso civico e nascono dalla scarsa considerazione di ciò che appartiene alla collettività.

Questa amministrazione, all’inizio della propria attività di governo, intende rivolgere grande e particolare attenzione a questo delicato aspetto, nella consapevolezza che questo importante obiettivo si può ottenere solo con la collaborazione e la partecipazione attiva di tutti.

Contiamo, quindi sulla sensibilità che i Maglianesi hanno sempre dimostrato e invitiamo tutti i cittadini ad una maggiore attenzione affinché dimostrino, con comportamenti rispettosi dei beni pubblici e volti al mantenimento del decoro della città, l’amore per il luogo ove vivono.

Pertanto, nella speranza di non dover ricorrere ad azioni repressive, rammentiamo la particolare gravità delle sanzioni, anche penali, in cui è possibile incorrere:


624. (Furto). Chiunque si impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 154 a euro 516.

Agli effetti della legge penale, si considera «cosa mobile» anche l’energia elettrica e ogni altra energia che abbia valore economico.

Il delitto è punibile a querela della persona offesa, salvo che ricorra una o più delle circostanze di cui agli articoli 61, n. 7, e 625.

625. (Circostanze aggravanti). La pena per il fatto previsto dall’art. 624 (1) è della reclusione da uno a sei anni e della multa da euro 103 a euro 1.032.

· se il fatto è commesso su cose esistenti in uffici o stabilimenti pubblici, o sottoposte a sequestro o a pignoramento o esposte per necessità o per consuetudine o per destinazione alla pubblica fede, o destinate a pubblico servizio o a pubblica utilità, difesa o reverenza (comma 7).

.

Se concorrono due o più delle circostanze prevedute dai numeri precedenti, ovvero se una di tali circostanze concorre con altra fra quelle indicate nell’art. 61, la pena è della reclusione da tre a dieci anni e della multa da euro 206 a euro 1.549.

635. (Danneggiamento). Chiunque distrugge, disperde, deteriora o rende, in tutto o in parte, inservibili cose mobili o immobili altrui è punito, a querela della persona offesa con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a euro 309 .

La pena è della reclusione da sei mesi a tre anni e si procede d’ufficio, se il fatto è commesso su edifici pubblici o destinati a uso pubblico o all’esercizio di un culto o su cose di interesse storico o artistico ovunque siano ubicate o su immobili compresi nel perimetro dei centri storici (5), o su altre delle cose indicate nel n. 7 dell’articolo 625 ); (comma3).

664. (Distruzione o deterioramento di affissioni). Chiunque stacca, lacera o rende comunque inservibili o illeggibili scritti o disegni, fatti affiggere dalle Autorità civili o da quelle ecclesiastiche, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 77 a euro 464.

Se si tratta di scritti o disegni fatti affiggere da privati, nei luoghi e nei modi consentiti dalla legge o dall’Autorità (3), si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 51 a euro 309.

IL Sindaco

Alfredo Graziani