lunedì 29 settembre 2008

Ancora sul "caso" Gatti.

E' veramente strano!
Mentre i Maglianesi lasciano passare indifferenti un provvedimento che vede il ridimensionamento di uno dei pochi servizi efficienti dell'Ospedale di Magliano, qualche "non maglianese" molto accorto analizza la vicenda con lucidità e con vero interesse.
E' di qualche sera fa la riunione del Comitato che di fatto ha deciso di "stare alla finestra" aspettando che le cose si definiscano da sole. Noi riteniamo che aspettare che anche questo servizio venga ridimensionato al negativo sia veramente riprovevole.
Sappiamo tutti come vanno queste cose. Aspettare significa di fatto sancire la fine di un ottimo servizio reso ai Maglianesi, ai cittadini di tanti altri paesi e, più in generale, all'Ospedale Marzio Marini.

Intanto vi riportiamo un interessante articolo che potete leggere on-line su "Il Giornale di Rieti" di cui a fine articolo riportiamo anche il link.

Magliano Sabina, una partita a carte l'oculistica del Marini

«È una manovra oculata stravolgere un reparto modello e funzionale?»

di Tommaso Paparusso
lunedì 29 settembre 2008

Ricordo da giovane, quando vedevo gli anziani giocare a carte e a volte ascoltavo le loro genuine discussioni, se qualcuno cercava di fraintendere su delle argomentazioni o delle parole, all'interlocutore veniva rivolta la rituale domanda: ma perché busso a coppe e tu mi rispondi a spade? E così mi sembra di aver capito, dopo aver letto le varie recensioni di un quotidiano locale in questi giorni, in merito al reparto di oculistica dell'ospedale M. Marini di Magliano Sabina.

Quindi ritornando sul solito argomento riferito al reparto in questione, mi chiedo: è una manovra oculata, necessaria e futuristica, stravolgere un reparto modello, funzionale e collaudato in tutte le sue sfaccettature a livello medico organizzativo ed amministrativo, creato con fatica, entusiasmo ed abnegazione dal dottor Domenico Gatti e dai suoi collaboratori?

Mi sbaglio o queste strategie di risanamento od aggiustamento vengono effettuate, viceversa, quando una struttura è deficitaria, mal funzionante nei così detti casi di mala sanità? Qual è l'interesse primario che tende a rompere questo delicato e ritrovato equilibrio di affezione e fiducia tra medici ed assistiti? Perché è stata revocata la delega al dottor Gatti? Forse troppo scrupoloso e attivo per l'incarico ricevuto nel 2005? Effettivamente, per tutta questa serie d'interrogativi, le giustificazioni e risposte evanescenti e per lo scenario che ne consegue, come dice il Dalai Lama, provo tanta ma tanta compassione.

Penso che la cosa migliore da farsi sia quella di far ritornare il reparto di oculistica del Marini, con un apprezzato e nobile gesto, alla situazione antecedente al comunicato del 18 settembre 2008, riprendendo la sua funzione organica in una sana serenità ed estrema tranquillità di cui hanno bisogno medici, personale paramedico e pazienti, senza esagerare, con l'occasione, con ulteriori interventi e richieste, visto anche il momento drammatico della sanità regionale. Fare in modo che la cenerentola oculistica del Marini segua il suo produttivo ed encomiabile percorso medico.

C'è sempre tempo per un futuro migliore che con la diplomazia, con le dovute cautele concordando democraticamente con i diretti interessati un momento decisionale per quegli accorgimenti che rendono necessari cambiamenti ed alternanze, senza subire però ingiunzioni ed imposizioni immediate, in modo tale che si possa far capire e preparare gli assistiti che anche senza il dottor Gatti, ma seguendo la sua scuola, la sua metodologia, i suoi insegnamenti e gli ottimi risultati, il reparto oculistico del Marini di Magliano Sabina potrà sopravvivere e continuare con successo la sua funzione seguendo un cammino profondo e ben tracciato.

http://www.ilgiornaledirieti.it/leggi_articolo_f1.asp?id_news=10369


sabato 27 settembre 2008

Le nostre scuole: quale futuro?

Era convocata per questa mattina alle ore 10 una riunione indetta dall'Istituto Omnicomprensivo che aveva come oggetto il futuro dell'offerta formativa del Polo Scolastico.
A parte la lunga attesa a cui la Preside (reggente) ha sottoposto la platea prima di concedere la sua presenza, dobbiamo dire subito che ci sono alcune cose che non ci convincono.
In quanto Consiglieri Comunali erano presenti alla riunione Tino Pagliani e Antonello Ruggeri.
In sostanza l'offerta formativa proposta è la seguente:

Istituzione di un indirizzo "musicale-artistico" per la scuola media che secondo i promotori dovrebbe essere propedeutico alla scelta degli istituti da frequentare in loco da parte degli studenti dopo le medie.
Riconversione del Liceo in "Liceo Tecnologico".
Richiesta di un Istituto Agrario al posto dell'Istituto Tecnico per Geometri.

Non siamo riusciti a capire come si possano conciliare un indirizzo "musicale artistico" per le scuole medie, con l'offerta che si va a scegliere per gli Istituti Superiori. Cosa c'entri l'arte e la musica con la tecnologia e l'agricoltura, nessuno in quella sede lo ha spiegato. Non è dato sapere nemmeno per quale ragione valida i ragazzi delle scuole medie, formati con indirizzo artistico e musicale, dovrebbero poi venire a scuola a Magliano e frequentare il Liceo Tecnologico o l'Istituto Agrario.

Non ci convince nemmeno la riconversione del Liceo poichè, se è vero che potrebbe essere un specialità che non esiste nelle vicinanze, questa scelta porterebbe gli studenti che volessero frequentare il Liceo tradizionale verso altri paesi. Non ci convince nemmeno la rassicurazione data dalla Preside per cui un Liceo Tecnologico possa essere assimilato ad un Liceo tradizionale e quindi frequentabile anche da studenti che lo avrebbero preferito. Alcune materie, ad esempio il latino, non sarebbero oggetto di studio mentre verrebbero istituiti dei corsi che però non sono stati definiti in dettaglio. Non sarebbe quindi la stessa cosa e abbiamo il timore che l'indirizzo tecnologico non sia, pur tra i tanti possibili, quello più appetibile e più ricercato da parte dei giovani. Sarebbe opportuno che si approfondisse adeguatamente prima di procedere a scelte che poi potrebbero vanificare anche il lavoro degli anni passati.

Non siamo d'accordo nemmeno sul superamento dell'Istituto per Geometri in quanto quello Agrario non sarebbe comunque la stessa cosa e in caso non venisse concesso (come peraltro è successo l'anno scorso) ci ritroveremmo senza nessuno dei due.
Inoltre, allo stesso modo del Liceo, non siamo convinti che ci siano molti ragazzi che vogliano frequentare l'Istituto Agrario anche in ragione della chiusura di tutti quelli che esistevano nei dintorni. Anche in questo caso occorrerebbe un'indagine più mirata e approfondita.

Nei prossimi giorni il Sindaco sottoporrà alla giunta una proposta di deliberazione in cui renderà esplicite le richieste dell'Amministrazione che ha comunque anticipato non essere completamente in linea con quanto proposto dalla direzione dell'Istituto.
I nostri esponenti hanno fatto richiesta al Sindaco di portare la stessa proposta anche nella discussione del Consiglio Comunale convocato già per Martedì 30 Settembre p.v.

P.S. Queste riflessioni derivano da quanto ci è stato riferito dai nostri Consiglieri e saranno in ogni caso approfondite e vagliate adeguatamente dai componenti del Direttivo e di tutti gli iscritti a Magliano Insieme.

Il caso Eurospin: motivazioni della sentenza.


Cominciano a delinearsi le motivazioni della sentenza del Tribunale del Riesame che ha negato il dissequestro dell'Eurospin. Di seguito pubblichiamo due articoli tratti da "Il Messaggero" in cui si approfondisce ulteriormente la complessa vicenda che ha visto il sequestro del supermercato e le indagini ancora in corso sulle varianti apportate alla zona 167.


«Procedure distorte per favorire l’Euro Spin»

Le motivazioni del provvedimento con il quale il tribunale ha confermato il sequestro dell’Euro Spin di Magliano

«Danneggiate le esigenze dei cittadini»

Il Riesame: «Ignorate dal Comune le illegittimità denunciate dalla Regione»


di Massimo Cavoli

Esiste il concreto pericolo che il reato possa essere ulteriormente consumato e ”la distorsione delle procedure amministrative previste dalla legge 167, le sovvenzioni pubbliche e le agevolazioni fiscali per consentire alla società concessionaria delle aree annesse al piano di zona, di realizzare un rilevante guadagno economico dalla concessione del complesso commerciale edificato (l’Euro Spin), hanno danneggiato e/o sacrificato le esigenze sociali e di aggregazione dei residenti nell’area abitativa”. Sono alcuni passaggi della motivazione con la quale il tribunale del Riesame (Scipioni, Soana e Saulino) spiega perchè - respingendo i ricorsi delle società Ibs, Bse e di Ugo Stazi, legale rappresentante della Tevere 78 - ha confermato il sequestro dell’Euro Spin, disposto dal gip Arturi, nell’ambito di un’inchiesta condotta dal pubblico ministero Cristina Cambi, sugli abusi urbanistici e non solo, che avrebbero favorito la trasformazione di un’area nata per ospitare case di edilizia residenziale pubblica, in area commerciale. I giudici spiegano anche perchè non è stata concessa la ”facoltà d’uso” (la possibilità di vendita al pubblico pur in presenza dello stato di sequestro) richiesta dalla difesa: «Proprio le illegittimità riscontrate dalla Regione Lazio in merito ai provvedimenti amministrativi emessi dal comune di Magliano, come la realizzazione di nuove volumetrie commerciali non previste dal piano di zona, mancato rispetto della normale superficie a parcheggio, giustificano il rigetto. Le presunte illegittime modificazioni - aggiunge il presidente del collegio e giudice relatore Cristina Scipioni - apportate al piano di zona, incidenti sulla pianificazione territoriale e sul carico urbanistico, allo stato, impediscono qualsiasi uso dell’immobile, che andrebbe a incidere negativamente sul trasporto, sulla viabilità e sullo smaltimento rifiuti nonchè sulla sicurezza degli utenti, non essendo stato rilasciato neppure il definitivo certificato antincendio».
Il Riesame chiarisce poi che ”il rigetto di provvedimenti cautelari emessi dal Tar del Lazio (il riferimento è al contenzioso tra il commerciante Antonio Taizzani, autore della denuncia, e le società interessate dal sequestro ndr), basandosi su presupposti di legge diversi da quelli posti a fondamento delle norme sostanziali e processuali penali, non possono assumere alcun rilievo in questo caso. Al tribunale del Riesame spetta verificare la corrispondenza del fatto all’ipotesi criminosa e non certo valutare il merito della fondatezza degli elementi sostenuti da accusa e difesa che riguarda direttamente il merito del processo”.
I giudici assegnano importanza alla consulenza tecnica della procura che ha rilevato abusi e stravolgimenti, ma conferiscono pure particolare rilevanza all’accertamento istruttorio condotto dalla Regione Lazio, sottolineando che ”l’ente ha accertato e denunciato gravi illegittimità dei provvedimenti amministrativi rilasciati dal comune di Magliano e finalizzati alla costruzione e utilizzazione dell’edificio destinato all’Euro Spin e l’assenza del preventivo parere paesaggistico, trattandosi di un’area sottoposta a vincolo, fa sussistere, allo stato, una astratta riconducibilità dei fatti alle ipotesi accusatorie della procura”.
Insomma, se non è una sentenza, poco ci manca.


Riapertura al pubblico, deciderà il gip


Adesso il problema è: come far ripartire l’attività commerciale e, con essa, restituire il lavoro alle dipendenti della Business Service Express? Le difesa delle società colpite dal sequestro stanno valutando la possibilità di ricorrere in Cassazione contro la decisione del Riesame (i tempi non si preannunciano brevi), ma l’unica strada percorribile è quella del gip. Al giudice delle indagini preliminari dovrà infatti essere inoltrata l’eventuale richiesta di dissequestro, ma un accoglimento - vista la conferma dell’ipotesi accusatoria da parte del Riesame - potrebbe aversi solo in caso del venir meno delle esigenze che hanno portato al provvedimento cautelare. Nè è compito dei giudici occuparsi del posto di lavoro delle dipendenti della Bse le quali, vere ”vittime” di questa brutta storia, hanno chiesto l’intervento della Provincia e delle istituzioni rivendicando il proprio diritto di lavorare. Ma, letti gli atti e gli abusi che sarebbero stati commessi per favorire l’Euro Spin, la protesta delle lavoratrici dovrebbe imboccare altre direzioni in quanto la colpa di quanto sta accadendo, comunque, non può certo essere dei magistrati che fanno solo il loro dovere.
m.cav.

venerdì 26 settembre 2008

L'Eurospin resta sotto sequestro.

Il tribunale del riesame ha emesso la sua sentenza che non permette la riapertura del supermercato di Viale Veneto Lotti. L'Eurospin rimane quindi chiuso mentre proseguono le indagini sui presunti reati commessi nel rilascio delle autorizzazioni.

Dal "Il Messaggero" di oggi.


Il tribunale del Riesame ha rigettato i ricorsi presentati dalle società “Tevere ’78” e “Bse”

Euro Spin, sequestro confermato

Il supermercato di Magliano Sabina resta chiuso. Punto a favore della procura



L’Euro Spin di Magliano Sabina resta sotto sequestro. Il tribunale del Riesame, presieduto dal giudice Cristina Scipioni, ha rigettato il ricorso presentato dalle difese dei soggetti colpiti dal provvedimento - la coop Tevere ’78 che realizzò l’edificio e la Business Service Express srl che gestisce con i suoi dipendenti l’attività commerciale - confermando la legittimità del provvedimento disposto, alla fine di agosto, dal gip su richiesta del pm Cristina Cambi . Questa volta, contrariamente alla precedente quando il primo sequestro fu annullato per un vizio di procedura, il Riesame ha esaminato nel merito la vicenda, ritenendo fondato il sequestro. Con ogni probabilità i difensori (avvocati Cari, Vitelli e Calvaresi) ricorreranno in Cassazione, ma non c’è dubbio come la decisione del tribunale segni un punto a favore dell’accusa che sta indagando, insieme ai carabinieri del reparto Operativo di Rieti, su una serie di (presunti) abusi commessi da due tecnici (indagati) del comune di Magliano Sabina. Secondo l’ipotesi investigativa, i fondi stanziati dalla Regione e destinati alla realizzazione di un piano di edilizia residenziale pubblica - grazie a delibere illegittime e ignorando le diffide della Regione - furono utilizzati per trasformare la zona di Madonna Grande in area commerciale, autorizzando la costruzione dell’immobile che oggi ospita l’Euro Spin. Una vicenda che si inquadra in un contesto più ampio, con il coinvolgimento di soggetti privati che contro il supermercato hanno ingaggiato da tempo una battaglia non solo sul piano penale, ma anche su quello amministrativo.

m.cav.


lunedì 22 settembre 2008

Oculistica a Magliano: esempio di buona sanità.

Un interessante articolo sulla vicenda dell'oculista dell'ospedale di Magliano, Dott. Gatti, possiamo leggerlo sul sito de "il Giornale di Rieti".
Vi riportiamo il link e l'articolo completo.

http://www.ilgiornaledirieti.it/leggi_articolo_f1.asp?id_news=10257

Oculistica di Magliano, esempio di buona sanità

Gatti, oculista “prestato” dall’ospedale di Rieti al Marini

di Tommaso Paparusso

lunedì 22 settembre 2008

Quando la professionalità, la capacità, l'abnegazione e la tanta umanità non paga. Mi riferisco al dottore in oculistica Domenico Gatti. Dall'ospedale de Lellis di Rieti, decentrato all'ospedale di Magliano Sabina in un ambulatorio oculistico - ignorato da molti pazienti - il dottor Gatti, con meticolosità da certosino, ha trasformato quell'ambulatorio in un piccolo centro di eccellenza nel campo dell'oculistica, recuperando la fiducia degli assistiti, non solo di Magliano Sabina, ma di tutta la provincia. Quindi è scontato che questo evento abbia avuto delle benevole e lodevoli risonanze nei suoi riguardi che forse ha creato certamente dei fastidi.

Ma il servizio oculistico di Magliano verrà stravolto con il pericolo che torni nel suo anonimato. Noi pazienti, rassegnati ma non arresi, siamo abituati a queste storture che ci coinvolgono in tutti i campi. Nel caso specifico però ci domandiamo: e il dottor Domenico Gatti?

venerdì 19 settembre 2008

Buone notizie!

Finalmente una buona notizia per il nostro ospedale.
Oggi si è tenuta in Regione la riunione nella quale si dovevano decidere le sorti del Marzio Marini e più in generale del piano di rientro presentato dal Commissario Straordinario Marrazzo.
Da quanto si è appreso la paventata riconversione del nostro Ospedale sembra scongiurata.
E' stato assicurato che il Marzio Marini non cambierà fisionomia e verranno confermati gli attuali posti letto e nello stesso tempo verranno potenziate alcune attività in linea con quanto era stato già annunciato.
La questione ora passa nelle mani del Governo che dovrà approvare o respingere il piano che gli sarà presentato.
Tutto ciò è stato reso pubblico nella riunione tenutasi nella Sala Consiliare del nostro Comune ed è stato spiegato dal Sindaco che era presenta alla riunione in Regione.
Soddisfazione è stata espressa dal nostro Capogruppo Alfredo Graziani che ha ringraziato il sindaco ed invitato i cittadini a tener alta l'attenzione nei confronti di quanto accadrà nelle prossime settimane.
Per quanto attiene invece alla vicenda del Dott. Gatti di cui abbiamo dato notizia nel post precedente, il Sindaco ha reso noto che ha rappresentato il problema al Direttore Generale il quale però non si è sbilanciato assicurando però un suo interessamento che però non potrà spingersi a mettere in discussione l'autonomia di organizzazione dell'Azienda Sanitaria.
Noi continueremo a vigilare affinchè quelle che reputiamo "nefandezze" come quella annunciata, non vengano attuate.

Ospedale Marzio Marini: ridotta l'attività del Dott. Gatti.

Così vanno le cose purtroppo.
Si parla di efficienza, di eccellenza, di professionalità e poi, quando qualcosa funziona davvero, si fa del tutto per fare in modo che finisca.
La notizia è di ieri e rimbalza a Magliano in un momento critico per il nostro ospedale.
Scelte che francamente ci sconcertano e che non capiamo ma di cui intuiamo la logica perversa che fa in modo che l'Ospedale di Magliano non funzioni anche quando c'è un medico che lavora e che è uno dei pochi ad avere una mobilità in entrata verso il Marzio Marini.
Noi le reputiamo scelte scellerate.
Vi riportiamo il resoconto che ne hanno fatto i giornali oggi.

Da "Il Messaggero":

Oculistica, in tre anni visite e interventi raddoppiati

Di Raffaella Di Claudio

In tre anni il numero degli interventi e delle visite è raddoppiato e la domanda del servizio oculistico portato avanti nell’ospedale di Magliano Sabina dal dottor Domenico Gatti si é allargata ben oltre i confini comunali. Eppure, in barba ai trend positivi e costantemente in crescita, di punto in bianco tutto viene stravolto. Un provvedimento del primario di oculistica Fiormonte, rivede la gestione del servizio, decreta un nuovo responsabile e condensa in un’unica giornata le visite del medico sul cui servizio avevano fatto affidamento migliaia di pazienti, soprattutto anziani. La notizia in breve tempo ha fatto il giro della città scatenando pesanti reazioni di pazienti, politici e amministratori. Tutti si dicono “spiazzati” e faticano a comprendere “il perchè di tale scelta”. Che ai maglianesi piomba tra capo e collo, proprio nei giorni in cui si sta discutendo il destino del loro ospedale a rischio di ridimensionamento (oggi alle 13 si terrà il vertice con il presidente Marrazzo). Le reazioni, furenti tanto a maggioranza quanto a minoranza, scaturiscono “dagli ottimi risultati” che in tre anni il servizio ha conseguito. «Rappresenterò immediatamente il problema a Bellini – ha assicurato il sindaco di Magliano, Angelo Lini –: vogliamo capire cosa abbia portato a questa scelta. Certo in questo momento proprio non ci voleva: piove sempre sul bagnato». “Il primario deve spiegarci il perchè – tuona il capogruppo di Magliano Insieme, Alfredo Graziani -. Per quale motivo se un servizio va a gonfie vele e risponde alle esigenze di tanti pazienti, viene stravolto. E se questi cambiamenti non incontrano i favori della gente? Che facciamo? Chiudiamo anche l’ambulatorio di oculistica?

Non è possibile: è sempre la stessa storia che si ripete: la gente si trova sempre più spesso a subire le conseguenze di faide interne e di decisioni politiche che scendono dall’alto. I cittadini hanno il diritto di conoscerne i motivi”. Solo per dare l’idea dell’estensione del servizio, nel reparto oculistico maglianese, nel 2007, sono stati eseguiti 515 interventi soprattutto alla cataratta, 35 in più dell’anno precedente e più del doppio delle operazioni effettuate nel 2005, prima che il servizio venisse affidato al dottor Gatti. Stesso successo sul versante delle visite effettuate, dove si registrano cifre da capogiro: nel 2007 ne sono state eseguite 3582, 157 in più del 2006. Per non parlare delle liste d’attesa lunghissime di pazienti che aspettano di essere controllati e operati. In queste cifre, e questo è un altro dato, è possibile leggere un elemento non meno interessante. Se si presta attenzione alla provenienza dei pazienti, ci si accorge che il 40 percento di essi non vive a Magliano, ma si reca nel nosocomio sabino appositamente per usufruire del servizio oculistico. Si tratta di una mobilità attiva che nel Reatino, sempre penalizzato da quella passiva data da chi sceglie di farsi curare in strutture fuori provincia, rappresenta una preziosa eccezione.


Da "Il Corriere di Rieti"

Ospedali, oggi si decide il futuro.

A Roma il vertice degli amministratori locali e della Asl con il presidente Marrazzo. Intanto a Magliano si è riunito il comitato a difesa del Marini.

Spesso, come dice il detto, tra il dire e il fare c’è di mezzo di mare. E' un po’ ciò che succede per l’ospedale “Marzio Marini” dove in pubblico si dice che bisogna puntare sulle specialistiche in modo da garantire mobilità attiva (ossia utenti provenienti da territori di altre Asl) mentre in “privato” si limitano, di fatto, proprio quei servizi. Tagli E’ di ieri la notizia che presto il dottor Domenico Gatti, apprezzatissimo (specie dagli utenti) oculista, lavorerà a Magliano solo due giorni a settimana e non tre come avviene oggi. E questo malgrado i numeri che parlano chiaro sul successo di questa specialistica a Magliano. In un paio d’anni il dottor Gatti ha raddoppiato gli interventi e per le visite c’è una lista d’attesa di tre mesi. Visite ed interventi che riguardano nel 40 per cento dei casi pazienti che provengono da altre province o regioni. Insomma soldi che arrivano nelle casse della Asl. Numeri chiari: nel 2006 ha effettuato 420 interventi, 520 l’anno successivo mentre nel 2008 sono già 320. Le visite solo nei primi mesi dell’anno in corso sono oltre 3800. Il dottore effettua interventi in sala operatoria il mercoledì, visita i pazienti operati il giovedì e il venerdì è dedicato all’ambulatorio. Vale a dire alle visite che servono poi a portare interventi, per dirla in modo brutale. Ebbene, ora il medico ha ricevuto una lettera che limita la sua attività a Magliano solo al mercoledì e al giovedì, mentre per l’attività di ambulatorio dovrebbe arrivare un altro professionista. “E’ una scelta scellerata – commenta un consigliere comunale di opposizione e membro del comitato a difesa dell’ospedale – tengono conto dei numeri della nostra struttura solo quando c’è da tagliare e non quando bisogna premiare i professionisti che lavorano magari aumentando, vista la lista d’attesa, i giorni di ambulatorio”. Il comitato Intanto mercoledì sera è tornato a riunirsi il comitato a difesa del nosocomio. “Dobbiamo difendere il nostro ospedale a tutti i costi e non accettare, nemmeno come idea, il declassamento a Poliambulatorio”, ha ribadito il sindaco Lini ai maglianesi. Gli annunci che sono seguiti al primo vertice in Regione della scorsa settimana e i contatti con la Asl non sembrano, almeno per il momento, averlo convinto più di tanto. Insomma la lotta del comitato andrà avanti almeno fino a che non sarà ufficiale il dietrofront della Regione. Come noto la scorsa settimana il vice presidente della Regione, Esterino Montino, ha reso noti i contenuti della ristrutturazione della rete ospedaliera regionale. Tra gli ospedali da riconvertire – termine che andrebbe riempito di contenuti – c’è anche il “Marzio Marini” che, da quanto detto nelle note ufficiali della Regione, doveva diventare un polimabulatorio con un presidio del 118 dotato di elicottero. Oggi si svolgerà l’atteso vertice in Regione per capire il futuro del Marini. L’incontro è fissato intorno alle 13. Per le 19 il sindaco ha dato appuntamento di nuovo alla gente per riunire il comitato in sala consiliare e fare il punto. Cittadinanzattiva Oggi, come detto, i dirigenti della Asl reatina e gli amministratori locali incontrano Marrazzo sulla chiusura dei piccoli ospedali. Di provvedimenti “gravi” parla Cittadinanzattiva. “Appare chiaro - spiega infatti l’associazione - come queste misure, presentate come risolutive per razionalizzare i costi e migliorare i servizi, così come si presentano, non fanno altro che spostare appena più in là problemi economici frutto di incapacità gestionale mai veramente risolta. All’attuale governo della Regione Lazio, così come obiettato a suo tempo all’allora gestione del governatore Storace, vogliamo ribadire alcuni aspetti fondamentali sinora, a nostro parere, rimasti insoluti: secondo quali studi di statistica epidemiologica (cardiopatie, stati invalidanti, patologie tumorali, malattie osteoarticolari, ecc.), tesi ad accertare il reale stato di salute della popolazione ed i conseguenti bisogni sanitari e sociali, è stata decisa la chiusura di questi ospedali ? Che fine hanno fatto i 120 posti letto di riabilitazione da distribuire tra i 3 nosocomi reatini e che avrebbero dovuto rilanciare, per altro, il ruolo degli ospedali di Magliano ed Amatrice? Quale seria programmazione è stata fatta sinora, per fornire risposte più valide in fatto di assistenza infermieristica, e medico specialistica domiciliare ed ambulatoriale, tenuto conto che ad oggi a domicilio, per tutta la provincia, sono impegnati solo poco più di una decina di infermieri? Le risposte alla Regione

Paolo Di Basilio


martedì 16 settembre 2008

Venti di secessione.

Se ne era parlato nelle scorse settimane ma poi l'argomento si era affievolito anche a causa della calura estiva e delle conseguenti ferie.
La voglia dei Maglianesi di farla finita con Rieti e con la Regione Lazio, era esplosa a causa della vicenda che ha visto il "furto" dell'istituto per Geometri da parte di Poggio Mirteto.
Quella vicenda ha visto la discesa in campo di tutti i vertici del PD provinciale, regionale e locale ma i cittadini ancora non sono riusciti a sapere i perchè di quella scelta e tantomeno hanno potuto capire di chi sono state le responsabilità.
Ai Maglianesi resta una triste realtà: l'Istituto Tecnico per Geometri a Magliano non ci sarà più e invece ci sarà a Poggio Mirteto che non lo aveva mai avuto!
Nonostante le parole che abbiamo potuto sentire da tutti quei "personaggi" noi continuiamo a pensare che Magliano ha subito una grave ingiustizia.
Poi è scoppiata la questione della Sanità con la paventata riconversione dell'Ospedale Marzio Marini e il malcontento è tornato ad emergere con forza.
I Maglianesi saranno mai in grado di tirar fuori le ..., gli attributi e far valere finalmente le proprie ragioni?
Intanto l'Associazione Sabinamente ha deciso di fare sul serio!

Riportiamo un articolo del Corriere di Rieti di oggi.

Il grido dei giovani: “Via da Rieti e dal Lazio”.

Nel prossimo fine settimana volantinaggio a favore del referendum per passare in Umbria.

“Via da Rieti e dal Lazio!”. E’ questo lo slogan della campagna che nel fine settimana verrà lanciata a Magliano Sabina. Anche il Comune sabino guarda all’Umbria con sempre maggiore interesse e nel week-end i promotori dell’idea inizieranno a fare sul serio. Dopo la provocazione lanciata sul web prima di Ferragosto, l’associazione “Sabinamente” passerà all’azione. Per sabato e domenica i ragazzi che fanno parte del movimento hanno organizzato un volantinaggio e un punto informativo per sensibilizzare la popolazione relativamente alla proposta del cambio di Provincia e di Regione. Sabato mattina il volantinaggio si svolgerà durante il mercato settimanale in viale XIII Giugno e il punto informativo sarà posizionato nel Belvedere Mazzini. Domenica gli aderenti di Sabinamente si sposteranno in piazza Garibaldi dalle 10 in poi. Insomma qualcuno a Magliano ha deciso che si deve fare come Leonessa ed ora si cercherà di capire anche la reazione della gente. Le ultime vicende legate alla paventata riconversione (o addirittura chiusura) di alcuni reparti dell’ospedale “Marzio Marini” non ha fatto altro che gettare benzina sul fuoco. Tanto è vero che la Sinistra democratica, la scorsa settimana, ha fatto sapere di voler presentare una proposta per “avviare l’iter per il refendum” proprio a causa dei paventati tagli al nosocomio

Paolo Di Basilio


domenica 14 settembre 2008

C'era una volta un Ostello...

Potrebbe cominciare così una favola. Una "pastocchia" di quelle che si raccontavano e ci raccontavano quando eravamo bambini. Ma ora, in questi tempi moderni, tutto è inesorabilmente passato e le favole non esistono più e forse è per questo che non si raccontano più nemmeno ai bambini.
Ma a Magliano 9 anni fa un ostello pronto, arredato e funzionante c'era davvero!
Però il "re" non volle usarlo perchè lo riteneva poco consono alla sua regalità e volle trasformarlo iu un grande e bellissimo "Albergo a 4 stelle".
Però il "re" di questo paese non aveva tra i suoi cortigiani nessun Merlino ed inoltre non possedeva nemmeno una bacchetta magica (per fortuna dei suoi sudditi). Aveva invece una corte di saltimbanchi, menestrelli, cantastorie qualche emissario e perfino qualche consigliere che mai però, per tutta la durata del suo regno, profferirono mai parola su questa e su altre questioni. Come era sua abitudine decise da solo tra il tripudio festante dei suoi accoliti. Incaricò una Società di un paese vicino di realizzare quello che sarebbe dovuto diventare il fiore all'occhiello del suo regno.
Passarono gli anni e, soprattutto, passarono tanti soldi. Soldi dei "sudditi" Maglianesi che qualche volta (molto poche) si chiedevano a cosa servissero tutti quegli "Euri" ma, fiduciosi nel disegno del loro re, continuavano a sperare di veder aperto quel grandioso albergo. Per dirla tutta, molti di essi avevano anche un loro scopo personale poichè speravano anche di vedervi lavorare i loro figli a cui erano stati promessi tanti bei posti di lavoro.
Un bel giorno il "re" fu svegliato di soprassalto e il sogno finì. Molto adirato per il brusco risveglio, il sovrano si vide così costretto a cambiare i suoi intendimenti. Fece così un bel discorso con il quale cercò di sminuire l'accaduto e di far dimenticare tutto quello che era successo. Cambiò il suo vecchio proposito cercando anche di accontentare qualche suo oppositore che in quegli anni non aveva mancato di infastidirlo mettendo in discussione il suo sogno.
Decise quindi di trasferirvi la biblioteca del regno che per tanti anni era stata ospitata in locali in affitto. Per il loro uso erano stati spesi, anche in questo caso, moltissimi "Euri" che avevano fatto la felicità di un cittadino estraneo al regno di Magliano.
Se lo avesse fatto prima i "sudditi" del regno avrebbero risparmiato circa 200.000 "Euri". Ma al re un comportamento simile sarebbe sembrato una sconfitta personale poichè tale possibilità era contemplata anche su un "libercolo" che i suoi oppositori si ostinavano a chiamare "programma elettorale" come era in uso in quelle che in altri posti chiamavano Democrazie!
Così, per non dargli troppa soddisfazione, insieme a questa "concessione", il re inventò anche un altro utilizzo per quello che non fu Ostello e non fu Albergo a 4 stelle. Decise di affidarlo a una Società chiamata Eurosolar che alcuni fastidiosissimi cittadini, storpiandone il nome, trasformarono subito in Euro-sola!
Questa Società, secondo i progetti del re, avrebbe dovuto realizzarci una specie di scuola e anche questa, come per il famoso ma irrealizzato Albergo, avrebbe dovuto portare grande lustro al suo regno.
Un caldo giorno di Settembre, 3 cavalieri di un ordine locale chiamato Magliano Insieme, accompagnati da una guardia del regno, decisero di fare una visita a quell'immobile che così tanti soldi era costato ai loro concittadini e di cui non si intravedeva l'ultimazione.
Scoprirono così che quello che 10 anni addietro poteva essere aperto come Ostello, non esisteva più. Il degrado aveva trasformato tutto facendo scomparire anche gli arredi rendendo il tutto inutilizzabile e anzi necessario di interventi ulteriori. Della parte che avrebbe invece dovuto essere il resto dell'Albergo a 4 stelle, ancora non c'era traccia. I lavori erano stati fatti solo in parte e alcuni erano addirittura da rifare. La situazione che ebbero modo di vedere e toccare con le loro mani non diede spazio ad alcuna immaginazione e i 3 cavalieri lasciarono i locali con l'animo intriso di malinconia.
Non solo ebbero la certezza che ci sarebbero voluti ancora tanti altri "Euri" dei cittadini per poter utilizzare quei locali ma, visto come era stato diviso, non riuscirono nemmeno ad ipotizzare un possibile utilizzo futuro.
Avrebbero voluto riferire al re di ciò che avevano visto ma in quel tempo il re era molto lontano ed occupato in tanti suoi pensieri che non gli consentivano di pensare a quello che fu già Monastero, che fu già Asilo ma, che non fu mai ne Ostello ne diventò mai "Albergo a 4 stelle"!
Mentre mestamente se ne tornavano a casa ebbero una visione e immaginarono che quel piccolo Ostello fosse stato affidato 10 anni prima ad una cooperativa di giovani ragazzi Maglianesi e che questi l'avessero gestito aggiungendovi magari un piccolo ristorante o una semplice pizzeria. Videro poi che il "re" ravveduto e finalmente saggio, aveva creato nel bellissimo e panoramico cortile una bella piscina in cui i Maglianesi (ma anche "forastieri") potevano trascorrere le calde giornate estive e i loro momenti di svago.
Ma fu solo questione di un attimo e quella loro visione svanì.
I 3 cavalieri cercarono di imprimersi nella memoria quel semplice, e per loro realizzabile, progetto al fine di utilizzarlo in futuro, se la sorte glielo avesse permesso . Ma mentre cercavano di fissare i dettagli di quella visione che era apparsa loro così chiara, ricordarono che qualche anno addietro ne avevano già parlato. Dai loro ricordi riemerse quella volontà che li aveva fatti concordare sugli aspetti generali fino a proporne un possibile utilizzo che corrispondeva già allora a quello che adesso sembrava solo un miraggio.
Quei tre cavalieri, insieme a tanti altri, qualche anno addietro non proponevano sogni irrealizzabili ma semplici e costruttivi progetti per il bene dei loro concittadini che non pensavano dovessero essere solo "sudditi".
Rifletterono a lungo ma si convinsero, loro malgrado, che fino a che fosse durato il tempo di quel regno, niente di bello e di utile sarebbe mai stato realizzato a Magliano.

giovedì 11 settembre 2008

Eletto il coordinatore di Magliano Insieme.

Molto partecipata la riunione di ieri sera nella quale, oltre all'elezione del coordinatore, sono stati affrontati molti temi di estrema attualità.
L'ospedale, l'ostello e la vicenda della zona 167, sono stati i temi trattati in generale.
La discussione si è poi sviluppata sulla linea politica da tenere in occasione dell'incontro che ci è stato richiesto dall'UdC e PdL.
Coordinatore è stato eletto all'unanimità Alfredo Graziani mentre dell'organizzazione del Movimento si occuperanno Lorenzo Ballanti e Mario Pagliani.
Delle questioni amministrative si occuperanno invece Stefano Rossi ed Eugenio Palozza.
A tutti loro e al direttivo auguriamo un proficuo lavoro.

martedì 9 settembre 2008

Il Marzio Marini trasformato in poliambulatorio.

Nei giorni scorsi sui giornali della nostra provincia si sono susseguite notizie riguardanti il nostro ospedale. Notizie rassicuranti sembravano provenire da fonti attendibili che hanno sminuito i rischi di chiusura del nostro Ospedale.
Nonostante queste passerelle politiche oggi da fonti ufficiali della Regione Lazio apprendiamo che il Marzio Marini entro la fine dell'anno cesserà la sua attività di ricovero dei degenti per assolvere a funzioni che verranno presto individuate. La possibilità più accreditata sembra essere la trasformazione in poliambulatorio.
Ogni commento ci sembra veramente superfluo!
Sinceramente facciamo una fatica enorme a stare dietro a tutti gli eventi negativi che ci riguardano da vicino e stentiamo a capire come si possa ancora credere ed avere fiducia in quelli che dovrebbero rappresentare il popolo Maglianese nelle varie Istituzioni.
Cercheremo di approfondire e vi terremo informati.

Dal sito della Regione Lazio.

Piccoli ospedali: riconversione "a misura" per le comunità locali

09/09/08 - Saranno i piccoli ospedali di provincia ad applicare sul campo le nuove frontiere della medicina: diverranno centri di continuità assistenziale aperti 24 ore su 24 per 365 giorni l'anno e con servizi di telemedicina, postazioni di elisoccorso negli ospedali più distanti dai principali nosocomi di riferimento e presidi del 118. E' questo lo schema di riferimento a cui sta lavorando la struttura commissariale del Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo per dare un futuro agli otto ospedali provinciali che hanno meno di 90 posti letto e di cui è stata decisa la riconversione nel quadro degli interventi previsti dal piano di rientro.
Le strutture destinate a sperimentare sul campo una moderna sanità che utilizzi al meglio le nuove tecnologie per garantire servizi più vicini alle esigenze dei cittadini sono quelle di Amatrice e Magliano Sabina in provincia di Rieti, Acquapendente, Montefiascone e Ronciglione in provincia di Viterbo, l'ospedale di Priverno in provincia di Latina, lo "Spolverini" di Ariccia in provincia di Roma e la struttura di Ceccano in provincia di Frosinone.
"Questi quattro mesi che ci separano dalla fine del 2008, data in cui gli otto ospedali dovranno cessare la loro attività di ricovero – ha spiegato il presidente Marrazzo - serviranno ad individuare le forme più idonee di riconversione e a elaborare un progetto operativo "su misura" per ogni struttura, che terrà conto delle esigenze di salute della popolazione interessata, del dato geografico, dei bisogni di assistenza anche per situazioni di emergenza presenti in ogni bacino di riferimento degli ospedali interessati dalla riconversione.
Il futuro di questi piccoli centri, proprio perché vogliamo che sia a misura dei bisogni dei cittadini, sarà discusso con i dirigenti delle Asl, con i cittadini, con le amministrazioni locali e provinciali, coinvolgendo anche i rappresentanti dei lavoratori. L'obiettivo non è togliere, ma dare una nuova sanità più moderna capillare ed efficiente".
In particolare per Amatrice, oltre alla telemedicina, si ipotizza la possibilità di realizzare nelle vicinanze dell'ospedale una piazzola per elicotteri che diverrà base permanente di un mezzo della protezione civile attrezzato per interventi sanitari urgenti. Questo permetterà di raggiungere l'ospedale di Rieti in pochi minuti rispetto agli oltre 60 necessari oggi.

La struttura di Magliano Sabina invece oltre a essere trasformata in poliambulatorio di continuità assistenziale, potrebbe diventare sede di una postazione del 118, ed essere dotata di un eliporto, anche in considerazione del fatto che l'ospedale è proprio a ridosso di uno dei tratti più trafficati dell'A1.
Per le tre strutture in Provincia di Viterbo, invece, si ipotizza di accelerare i processi di riconversione già avviati potenziando le strutture dismesse con servizi di telemedicina, postazioni del 118, eliporti, oltre alla continuità assistenziale. Lo stesso modello sarà replicato, con i dovuti aggiustamenti, anche per le strutture di Priverno (Lt) e Ceccano (Fr). Mentre per la struttura di riabilitazione di Ariccia il futuro potrebbe essere quello di diventare una Rsa ma il suo futuro si incrocia ed è collegato con la costruzione del nuovo Policlinico dei Castelli.

Per approfondire ecco il link diretto alla notizia:

http://www.regione.lazio.it/web2/main/

Questo invece è quello che è stato detto solo alcuni giorni fa dal Presidente della Provincia Melilli e dal Consigliere Regionale Perilli.

Melilli e Perilli: non chiuderanno gli ospedali di Amatrice e di Magliano


"Ieri sera nel corso della Festa provinciale del Partito democratico abbiamo ragionato a lungo di sanità con il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, che ha convenuto sull'opportunità di garantire i servizi a particolarissime zone marginali del nostro territorio, come Amatrice e Magliano. Tra l'altro abbiamo ricordato al presidente della Regione che la parità di trattamento di tutti i cittadini è prevista dalla nostra Costituzione, un principio che nessuna finanziaria può mettere in alcun modo in discussione.
Abbiamo piena consapevolezza delle difficoltà che la sanità attraversa nel Lazio, ma la provincia di Rieti è l'unica nella regione dove praticamente non esiste imprenditoria sanitaria privata, sempre dirottata dalla politica del passato verso altri territori. Sarebbe quindi davvero paradossale, dopo aver vissuto anni di abbandono nell'attuazione delle politiche sanitarie, che oggi dovessimo dividerci con le altre province i sacrifici in parti uguali.
Gli impegni presi dalla Regione nel far nascere tali tipi di strutture ci consentiranno di trovare il giusto equilibrio, sia per i nostri piccoli ospedali che per la struttura di Poggio Mirteto che è pronta per essere aperta dopo trent'anni di promesse mancate.
La gestione della Asl di Rieti in questi ultimi anni ha dimostrato di saper razionalizzare la spesa, ottenendo performance sicuramente positive rispetto ad altre aree del Lazio, e siamo certi che di questo Marrazzo non potrà non tener conto.
Apprezziamo invece il coraggio del presidente del Regione nel decidere di chiudere alcuni ospedali romani, questa per noi è la testimonianza migliore della sua attenzione ai territori regionali.
Vigileremo perché gli standard e i parametri, che non possono non essere parametri regionali, trovino nel nostro territorio una flessibilità nell'applicazione, soprattutto sul versante delle strutture ospedaliere."
E' quanto dichiarano il presidente della Provincia di Rieti, Fabio Melilli, e il consigliere regionale Mario Perilli.
Rieti, 5 settembre 2008

Questo il link diretto alle pagine del sito della Provincia:


http://www.provincia.rieti.it/Engine/RAServePG.php/P/433710010100/M/250010010101

lunedì 8 settembre 2008

Riunione Magliano Insieme

E' convocata per Mercoledì 10 Settembre 2008 alle ore 21,00 presso la nostra sede in Piazza Vittorio Veneto una riunione di tutti gli iscritti e simpatizzanti.
Gli argomenti in discussione sono i seguenti:
1 Elezione del Coordinatore del Movimento e delle altre cariche.
2 Situazione politica e amministrativa locale.
3 Resoconto della visita ai locali dell'ex Monastero Madonna delle Grazie.
4 Eventuali e varie (come da prassi!)
Come al solito tutti sono invitati a partecipare ma soprattutto è fondamentale la presenza dei componenti del Direttivo che ricordiamo sono i seguenti:

Eleonora Berni
Stefano Tosti
Simone Bartocci
Tino Pagliani
Alfredo Graziani
Virgilio Frale
Lorenzo Ballanti
Roberto Stentella
Luisella Falcetta
Giancarlo Marini
Mario Pagliani
Paolo Pilotti
Eugenio Palozza
Mauro Massoli
Marco Malossi
Antonello Ruggeri

sabato 6 settembre 2008

Caso Eurospin: parla Taizzani.

Dopo la manifestazione di Martedi scorso, si torna a parlare della vicenda Eurospin e delle sue connessioni. Il Corriere di Rieti di oggi, con un articolo a firma del nostro concittadino Paolo Di Basilio, da voce anche ad Antonello Taizzani consentendogli di esprimersi sulla complessa vicenda e di dare la propria versione dei fatti.
Riportiamo l'articolo per consentire la più ampia informazione.

Magliano - “Le mie attività sono state ostacolate”.

All’imprenditore impedito di parlare durante la protesta per l’Eurospin. Taizzani: ho un progetto per far lavorare 30 persone.


“Ai lavoratori delle mie attività commerciali chi ci pensa? Anche loro potrebbero rischiare il posto per effetto di una concorrenza sleale, eppure non li ho portati in piazza”. E’ un fiume in piena Antonello Taizzani, presidente dell’Ascom di Magliano Sabina, proprietario di due supermercati a Magliano nonché promotore del centro commerciale Hurrà sulla via Flaminia. Martedì scorso avrebbe voluto prendere la parola durante la manifestazione a sostegno dei 14 lavoratori dell’Eurospin - sequestrato per la seconda volta dalla magistratura nei giorni scorsi - che rischiano di perdere il posto di lavoro, ma non è stato possibile. Gli animi si erano infatti surriscaldati talmente da consigliare il presidente della Provincia, Fabio Melilli, di invitare l’imprenditore a desistere dalla volontà di prendere la parola. Lui si è alzato, e tra le urla dei presenti se n’è andato. “Non è democrazia - continua a ripetere dopo qualche giorno - anche io avevo il diritto di esprimere le mie ragioni: portavo una cartella con oltre 200 curriculum di gente che vuole lavorare al centro commerciale Hurrà. Volevo rappresentare queste persone e offrire un’opportunità a tutti i ragazzi presenti. Non ho potuto farlo, purtroppo”. L’imprenditore nei mesi scorsi ha denunciato anche un presunto tentativo di concussione legato proprio alla trasformazione dell’immobile che ospita attualmente il centro commerciale Hurrà. Denuncia poi sfociata in un’indagine del reparto operativo dei carabinieri di Rieti e finita quindi in Procura. Taizzani disse di essere stato costretto a pagare tangenti ad un membro della commissione edilizia, consulente del Comune, per il rilascio di un parere ambientale che, secondo l’accusa, non serviva. In un primo tempo furono coinvolti nell’inchiesta, per concorso, anche il sindaco ed un tecnico del Comune per i quali il Pm Fabio Picuti ha però sollecitato l’archiviazione (il Gip deciderà a fine settembre). Dopo la rivolta popolare contro il sequestro dell’Eurospin ed alcune manifestazioni a lui ostili Taizzani adesso vuole dire la “sua” verità. “Nelle prossime settimane - dice - avrò modo, anche attraverso il movimento di Beppe Grillo, di far conoscere parecchie cose ai miei concittadini per cui ho un profondo rispetto: qualcuno avrebbe dovuto informarli meglio di cosa è accaduto”. Per adesso parte dalle manifestazioni ed in particolare quella di martedì scorso: “Se mi avessero lasciato il microfono avrei potuto dire che al centro commerciale Hurrà c’è un progetto per far lavorare oltre 30 persone. Anzi, già paghiamo la Bucalossi per questo: solo che il secondo piano non ha ancora ottenuto le licenze ed è tutto rallentato dalle procedure burocratiche. Avrei chiesto all’amministrazione perché non si fa più in fretta. Come presidente dell’Ascom avrei presentato anche un progetto che è già pronto per promuovere delle iniziative commerciali innovative a Magliano. Hanno preferito che non prendessi la parola”. “In questi anni - si sfoga il commerciante - ho visto molti miei progetti andati in fumo a causa delle lungaggini e degli ostacoli burocratici. Un esempio sono le attività che intendevo realizzare, qualche anno fa, nella ex chiesa di Sant’Antonio: alla fine ho dovuto rinunciare”. Poi Taizzani parla del caso Eurospin: “Ho semplicemente difeso le mie aziende come qualunque imprenditore: c’è un’indagine della magistratura per presunte irregolarità legate all’immobile che ospita un concorrente. Perché dovrei subire una concorrenza sleale? Per quale motivo? Anche nel nostro insediamento sono stati sequestrati tutti i documenti ma non è stato trovato nulla di irregolare”. Infine il presidente dell’Ascom invita tutti i rappresentati politici locali - di maggioranza e di opposizione - ad un “confronto pubblico in cui posso spiegare con le carte in mano cosa è veramente successo”

Paolo Di Basilio


giovedì 4 settembre 2008

la diffida della Regione sulla 167.

Oggi sul quotidiano “Il Messaggero” è stato pubblicato un articolo che riporta le direttive che la Regione Lazio impartiva al Comune di Magliano Sabina riguardo alla complessa situazione che nel tempo si era venuta a creare nella zona 167 e più in particolare nella zona in cui insorgono gli ultimi insediamenti. Come è ormai noto, la Regione diffidava il Comune dal procedere ad ulteriori autorizzazioni in quanto già quanto realizzato era difforme a quanto stabilito dalla normativa edilizia in vigore. Purtroppo sappiamo come è andata a finire.
Registriamo anche un interessamento di altri politici che cominciano a dire il proprio parere sulla vicenda.

In un documento inviato nel 2007 al Comune di Magliano sono indicate una serie di irregolarità nell’area dove sorge l’Euro Spin
Ignorate tutte le diffide della Regione
Il Dipartimento: «Variazioni urbanistiche approvate senza autorizzazioni»

Contro tutti, e nonostante tutto. Non sono bastate le diffide della Regione e neppure le denunce di illegittimità a fermare, a Magliano Sabina, interventi urbanistici in odore di irregolarità che hanno portato a realizzare in località Madonna Grande l’edificio che ospita l’Euro Spin, il supermercato sequestrato dai carabinieri. Una marcia che non ha conosciuto ostacoli. Si ricava dall’accertamento istruttorio condotto dal Dipartimento Territorio della Pisana e inviato il 4 dicembre 2007 al responsabile dell’area urbanistica del Comune di Magliano (ora indagato per abuso d’ufficio) e alla polizia giudiziaria della procura. Un documento di cinque pagine nel quale viene ricostruito l’iter che portò il Consiglio comunale maglianese ad approvare due delibere (nel 2004 e 2005) per cambiare la destinazione d’uso della zona 167 che avrebbe invece dovuto ospitare alloggi di edilizia economica e popolare, secondo una delibera risalente al 1974. Il Dipartimento afferma che ”attraverso successive varianti alle aree, già costituenti standards urbanistici del Piano, è stata mutata la destinazione delle aree per attrezzature collettive, ma in realtà hanno comportato la previsione di nuove volumetrie commerciali e direzionali non previste nel piano di zona. In particolare, con tale modifica, il fine sociale di pervenire a una struttura aggregativa per la comunità, è stato sostituito dalla nuova previsione di accogliere una struttura commerciale comprendente una media struttura di vendita”. E ancora il documento rileva ”il mancato invio alla Regione delle delibere del 2004 e 2005 (per quale motivo atti così importanti restarono nei cassetti? ndr), l’assenza del preventivo parere paesaggistico essendo l’area vincolata; l’irregolare realizzazione di parcheggi”. Non si ferma qui il Dipartimento che, anzi, nota come siano stati sottratti 4 ettari destinati a verde pubblico per far posto ad altre opere. ”In conclusione - sottolinea il documento - il Comune di Magliano Sabina ha introdotto modifiche sostanziali al piano 167 inserendo aumenti volumetrici commerciali e direzionali oltre la possibilità edificatoria e introducendo destinazioni d’uso commerciali di media struttura di vendita e in genere non residenziali in misura eccessiva”. Ancora: ”Si riscontrano evidenti irregolarità con le quali il Comune ha proceduto ad approvare le varianti al Piano di zona e, in particolare, anche per quanto riguarda la costruzione dell’edificio commerciale che risulta autorizzato in violazione della legge”. Infine c’è l’invito ”ad assumere i necessari provvedimenti per ripristinare un corretto svolgimento delle procedure amministrative di variante ai piani di zona e di annullare il permesso di costruire numero 141/2006”, vale a dire quello rilasciato alla Coop Tevere 78 che realizzò la struttura commerciale dove c’è l’Euro Spin). Ieri a Magliano c’era il capogruppo regionale di Alleanza nazionale Antonio Cicchetti, la cui intenzione è quella di assumere iniziative a livello della Pisana. «Questa vicenda mi richiama alla mente la trasformazione a Cittaducale dello stabilimento Mecar in Emmezeta - ha sottolineato - Neppure le diffide della Regione ”amica” sono state sufficienti a fermare le irregolarità al Comune di Magliano, dove ora si sta anche strumentalizzando la legittima aspirazione alla conservazione del posto di lavoro dei dipendenti Euro Spin»

Di Massimo Cavoli.


Sempre da “Il Messaggero” un altro articolo riguardante i dipendenti che restano le vere vittime, insieme ai cittadini (anche a quelli che incosapevolmente applaudono) di questa triste vicenda che, secondo noi, è ben lontana dalla conclusione.

I dipendenti attendono il Riesame

I ragazzi dell’Euro Spin hanno deciso di non commentare la proposta avanzata da Antonello Taizzani, responsabile dell’Ascom e titolare di diversi supermercati a Magliano. L’imprenditore, profondamente contestato dai tantissimi maglianesi intervenuti mercoledì pomeriggio all’incontro col presidente della Provincia, Fabio Melilli, a margine dell’assemblea aveva dichiarato «la disponibilità ad assumere in un nostro insediamento commerciale i 14 dipendenti delll’Euro Spin». Loro, i ragazzi del supermercato sequestrato, lo hanno appreso dai quotidiani e, alla richiesta di esprimere un commento sull’offerta, gentilmente, hanno risposto che preferiscono non rilasciare dichiarazioni in merito. La preoccupazione principale resta sempre la stessa: «Abbiamo fatto tutto quello che potevamo. Ora dobbiamo aspettare, sperando che la magistratura si esprima a breve per la riapertura del negozio, così da poter tornare a lavorare». Dopo il coinvolgimento e la passionalità espresse nel corso della manifestazione che li ha visti sostenuti dalle istituzioni e dai concittadini, aspettano la pronuncia del tribunale del Riesame, attesa per il 20 settembre.
R.D.C.