domenica 14 settembre 2008

C'era una volta un Ostello...

Potrebbe cominciare così una favola. Una "pastocchia" di quelle che si raccontavano e ci raccontavano quando eravamo bambini. Ma ora, in questi tempi moderni, tutto è inesorabilmente passato e le favole non esistono più e forse è per questo che non si raccontano più nemmeno ai bambini.
Ma a Magliano 9 anni fa un ostello pronto, arredato e funzionante c'era davvero!
Però il "re" non volle usarlo perchè lo riteneva poco consono alla sua regalità e volle trasformarlo iu un grande e bellissimo "Albergo a 4 stelle".
Però il "re" di questo paese non aveva tra i suoi cortigiani nessun Merlino ed inoltre non possedeva nemmeno una bacchetta magica (per fortuna dei suoi sudditi). Aveva invece una corte di saltimbanchi, menestrelli, cantastorie qualche emissario e perfino qualche consigliere che mai però, per tutta la durata del suo regno, profferirono mai parola su questa e su altre questioni. Come era sua abitudine decise da solo tra il tripudio festante dei suoi accoliti. Incaricò una Società di un paese vicino di realizzare quello che sarebbe dovuto diventare il fiore all'occhiello del suo regno.
Passarono gli anni e, soprattutto, passarono tanti soldi. Soldi dei "sudditi" Maglianesi che qualche volta (molto poche) si chiedevano a cosa servissero tutti quegli "Euri" ma, fiduciosi nel disegno del loro re, continuavano a sperare di veder aperto quel grandioso albergo. Per dirla tutta, molti di essi avevano anche un loro scopo personale poichè speravano anche di vedervi lavorare i loro figli a cui erano stati promessi tanti bei posti di lavoro.
Un bel giorno il "re" fu svegliato di soprassalto e il sogno finì. Molto adirato per il brusco risveglio, il sovrano si vide così costretto a cambiare i suoi intendimenti. Fece così un bel discorso con il quale cercò di sminuire l'accaduto e di far dimenticare tutto quello che era successo. Cambiò il suo vecchio proposito cercando anche di accontentare qualche suo oppositore che in quegli anni non aveva mancato di infastidirlo mettendo in discussione il suo sogno.
Decise quindi di trasferirvi la biblioteca del regno che per tanti anni era stata ospitata in locali in affitto. Per il loro uso erano stati spesi, anche in questo caso, moltissimi "Euri" che avevano fatto la felicità di un cittadino estraneo al regno di Magliano.
Se lo avesse fatto prima i "sudditi" del regno avrebbero risparmiato circa 200.000 "Euri". Ma al re un comportamento simile sarebbe sembrato una sconfitta personale poichè tale possibilità era contemplata anche su un "libercolo" che i suoi oppositori si ostinavano a chiamare "programma elettorale" come era in uso in quelle che in altri posti chiamavano Democrazie!
Così, per non dargli troppa soddisfazione, insieme a questa "concessione", il re inventò anche un altro utilizzo per quello che non fu Ostello e non fu Albergo a 4 stelle. Decise di affidarlo a una Società chiamata Eurosolar che alcuni fastidiosissimi cittadini, storpiandone il nome, trasformarono subito in Euro-sola!
Questa Società, secondo i progetti del re, avrebbe dovuto realizzarci una specie di scuola e anche questa, come per il famoso ma irrealizzato Albergo, avrebbe dovuto portare grande lustro al suo regno.
Un caldo giorno di Settembre, 3 cavalieri di un ordine locale chiamato Magliano Insieme, accompagnati da una guardia del regno, decisero di fare una visita a quell'immobile che così tanti soldi era costato ai loro concittadini e di cui non si intravedeva l'ultimazione.
Scoprirono così che quello che 10 anni addietro poteva essere aperto come Ostello, non esisteva più. Il degrado aveva trasformato tutto facendo scomparire anche gli arredi rendendo il tutto inutilizzabile e anzi necessario di interventi ulteriori. Della parte che avrebbe invece dovuto essere il resto dell'Albergo a 4 stelle, ancora non c'era traccia. I lavori erano stati fatti solo in parte e alcuni erano addirittura da rifare. La situazione che ebbero modo di vedere e toccare con le loro mani non diede spazio ad alcuna immaginazione e i 3 cavalieri lasciarono i locali con l'animo intriso di malinconia.
Non solo ebbero la certezza che ci sarebbero voluti ancora tanti altri "Euri" dei cittadini per poter utilizzare quei locali ma, visto come era stato diviso, non riuscirono nemmeno ad ipotizzare un possibile utilizzo futuro.
Avrebbero voluto riferire al re di ciò che avevano visto ma in quel tempo il re era molto lontano ed occupato in tanti suoi pensieri che non gli consentivano di pensare a quello che fu già Monastero, che fu già Asilo ma, che non fu mai ne Ostello ne diventò mai "Albergo a 4 stelle"!
Mentre mestamente se ne tornavano a casa ebbero una visione e immaginarono che quel piccolo Ostello fosse stato affidato 10 anni prima ad una cooperativa di giovani ragazzi Maglianesi e che questi l'avessero gestito aggiungendovi magari un piccolo ristorante o una semplice pizzeria. Videro poi che il "re" ravveduto e finalmente saggio, aveva creato nel bellissimo e panoramico cortile una bella piscina in cui i Maglianesi (ma anche "forastieri") potevano trascorrere le calde giornate estive e i loro momenti di svago.
Ma fu solo questione di un attimo e quella loro visione svanì.
I 3 cavalieri cercarono di imprimersi nella memoria quel semplice, e per loro realizzabile, progetto al fine di utilizzarlo in futuro, se la sorte glielo avesse permesso . Ma mentre cercavano di fissare i dettagli di quella visione che era apparsa loro così chiara, ricordarono che qualche anno addietro ne avevano già parlato. Dai loro ricordi riemerse quella volontà che li aveva fatti concordare sugli aspetti generali fino a proporne un possibile utilizzo che corrispondeva già allora a quello che adesso sembrava solo un miraggio.
Quei tre cavalieri, insieme a tanti altri, qualche anno addietro non proponevano sogni irrealizzabili ma semplici e costruttivi progetti per il bene dei loro concittadini che non pensavano dovessero essere solo "sudditi".
Rifletterono a lungo ma si convinsero, loro malgrado, che fino a che fosse durato il tempo di quel regno, niente di bello e di utile sarebbe mai stato realizzato a Magliano.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Effettivamente la storia dell'ostello ricavato nell'ex convento delle Grazie si è trasformato in una "telenovela" dalla trama tragicomica. Uso l'aggettivo "tragicomica" per non usarne altri molto più consoni ma, forse, perseguibili. Io personalmente ero presente all'inaugurazione (al contrario di tanti altri che ciarlano, ciarlano, ciarlano...e basta)e ricordo perfettamente tutte le stanze esistenti, completamente arredate. Ora, grazie ad una minoranza che controlla, sappiamo che l'ostello è vuoto, senza arredi. Beh! A questo punto siamo giustificati a pensare di tutto. Una sola domanda mi sento di fare, e vorrei che almeno uno di tutti gli amministratori (perchè tutti sono responsabili) abbia il coraggio di rispondere (in maniera logica e convincente) e dirci che fine hanno fatto tutti i mobili esistenti nell'ex convento. Una domanda più che pertinente, non secondaria a tante altre che ci sarebbero da fare sul tema, alla quale si dovrebbe dare una risposta, almeno per fugare gli aggettivi sopra menzionati che non ho voluto usare.

Anonimo ha detto...

Da quello che ho visto io Lorenzo, i mobili non ci sono più. Ci sono vari pezzi sparsi nella varie stanze. In alcune di esse ci sono accatastati alcuni materassi e in altre alcune reti. Non saprei però dirti se i pezzi smontati e sparsi siano il totale di quelli che componevano il mobilio. Personalmente ne dubito. Non ho visto traccia del banco della receptione in quasi tutte le stanze mancano perfino i lampadari. Lo stato degli infissi è catastrofico e molte finestre sono divelte ed erano comunque aperte come aperta era la porta che dava sul terrazzo in cui era alloggiato il cane. Era molto sconnessa che non si chiudeva e ho cercato di raddrizzarla al fine di poterla chiudere. C'erano luci accese che noi stessi abbiamo provveduto a spegnere e nella parte "nuova" in alcune stanza mancano perfino i pavimenti e alcuni intonaci e anche elementi dei tetti sono caduti. Anche qui infissi incompleti e divelti e molte finestre lasciate aperte alla mercè delle intemperie e che hanno permesso l'ingresso di piccioni che hanno ulteriormente deteriorato gli ambienti.

Anonimo ha detto...

è ora di far cessare questo regno fatto di tante piccole lobby.

Anonimo ha detto...

La prima cosa da fare è denunciare lo stato di abbandono e di degrado agli organi competenti e chiedere i danni a chi ne è responsabile, a favore di tutta la cittadinanza.
Se non si cominciano a fare le cose come vanno fatte, questo paese non cambierà mai.

Anonimo ha detto...

Forza vice sceriffo galadini, aiuta lo sceriffo a scoprire i veri banditi.
Chiaro che scherzi e certamente l'amministrazione dovrà chiedere gli eventuali danni a chi conduceva quell'immobile; credo se tu affitti un appartamento arredato a qualcuno, quando questi andrà via dovrà lasciare tutto così come lo aveva avuto, se così non fosse, ti dovrà risarcire l'eventuale danno, o no.
Ma qualcosa di più serio riguarda antonello, spero tu abbia scritto in fretta e senza rileggere, ma ti sembra corretta la sintassi e persino la punteggiatura della descrizione che hai fatto?

Anonimo ha detto...

Non è l'inizio di una favola, il ricordo invece di qualcosa già lontano, come la seguente canzone di G. Paoli:

C'era una volta una gatta
che aveva una macchia nera sul muso
e una vecchia soffitta vicino al mare
con una finestra a un passo dal cielo blu.

Se la chitarra suonavo
la gatta faceva le fusa
ed una stellina scendeva vicina vicina
poi mi sorrideva e se ne tornava su.

Ora non abito più là
tutto è cambiato non abito più là
ho una casa bellissima
bellissima come vuoi tu.

Ma io ripenso a una gatta
che aveva una macchia nera sul muso
a una vecchia soffitta vicino al mare
con una stellina che ora non vedo più...

Anonimo ha detto...

E' arrivato anche qui Tom Mix. Evviva!

Anonimo ha detto...

...Ma qualcosa di più serio riguarda antonello, spero tu abbia scritto in fretta e senza rileggere, ma ti sembra corretta la sintassi e persino la punteggiatura della descrizione che hai fatto?...

La sintassi mi sembra corretta.

...certamente l'amministrazione dovrà chiedere gli eventuali danni a chi conduceva quell'immobile; credo se tu affitti un appartamento arredato a qualcuno, quando questi andrà via dovrà lasciare tutto così come lo aveva avuto, se così non fosse, ti dovrà risarcire l'eventuale danno, o no...

Qui non si tratta di semplice affitto ma di qualcosa di molto più articolato e complesso.