Nei mesi scorsi su vari blog era ricorrente una discussione che qualcuno amplificava e strumentalizzava al solo scopo di gettare discredito distorcendo e modificando la verità per fini puramente personali.
Ma andiamo con ordine perchè, adesso che il TAR del Lazio si è pronunciato, possiamo finalmente fare chiarezza come è nostra abitudine: con i fatti.
La vicenda è quella di Pietro Galadini che sosteneva di aver titolo all'allaccio dell'utenza dell'acqua nonostante questo avesse un costo enorme e che sarebbe ricaduto su tutti i cittadini.
Il nostro Sindaco, venuto a conoscenza della vicenda, aveva contattato il sig. Galadini chiedendogli di rinunciare al suo ricorso e studiare insieme la possibilità di allacciare la sua abitazione all'acquedotto.
Questa richiesta era motivata da un solo fatto oggettivo ed incontestabile: i ricorsi al TAR costano e sarebbe stato auspicabile che, invece di pagare gli avvocati, quei soldi fossero spesi per raggiungere l'obbiettivo.
Anche perchè quei soldi sono dei cittadini di Magliano!
Su questa richiesta di Alfredo si è montata (da parte dei soliti noti e di qualche disperato aggiuntosi in seguito) la solita strumentale polemica fatta di tante parole senza alcuna sostanza e delle solite offensive illazioni.
Di fatto Galadini non rinunciava al suo ricorso, forse convinto della bontà della sua tesi e speranzoso che la sua proprietà fosse dotata di acqua a spese dei Maglianesi (41.000 Euro). Anzi, lo stesso gridava allo scandalo strumentalizzando e mistificando la proposta fattagli dea Sindaco scordandosi però di dire che se la sua richiesta fosse stata accolta avrebbe fatto conseguire un valore aggiunto alla sua proprietà che, è giusto ricordarlo, fu acquistata a suo tempo, con la consapevolezza della mancanza dell'allaccio all'acquedotto pubblico.
Ora però il TAR si è pronunciato e ha dato ragione al Comune.
Galadini non avrà l'acqua (almeno alle condizioni da lui volute) e le spese del ricorso ricadranno ancora una volta sulle spalle dei Maglianesi.
Così vanno le cose in questo strano paese dove "i salvatori della Patria" predicano bene e razzolano male e lo fanno forse solo per il proprio tornaconto.
Visto che sappiamo come ragiona l'individuo è lecito aspettarsi un ulteriore ricorso al Consiglio di Stato con ulteriore ricaduta sulle tasche dei cittadini Maglianesi.
Ovviamente informeremo dettagliatamente la gente di quanto questi ambientalisti casarecci e "pro domo sua" stanno facendo usando il nome di svariate Associazioni composte esclusivamente da loro stessi.
Visto che sappiamo come ragiona l'individuo è lecito aspettarsi un ulteriore ricorso al Consiglio di Stato con ulteriore ricaduta sulle tasche dei cittadini Maglianesi.
Ovviamente informeremo dettagliatamente la gente di quanto questi ambientalisti casarecci e "pro domo sua" stanno facendo usando il nome di svariate Associazioni composte esclusivamente da loro stessi.
Non aggiungiamo altro e vi rimandiamo alla lettura della sentenza del TAR del Lazio: