venerdì 21 ottobre 2011

Qualcuno propone, noi lo abbiamo già fatto da molto tempo!

Non è mai troppo tardi!
Era il titolo di una famosa trasmissione televisiva degli anni sessanta in cui si cercava di insegnare a leggere e scrivere ad un popolo che si avviava ad uscire da una diffusa ignoranza.
Peccato che in questo caso si parli di cose completamente diverse e fortuna che quella fase storica è definivamente superata.
Non sembra esserlo per alcune evidenti vicende che dovrebbero invece essere le prime ad essere affrontate soprattutto in un momento  di crisi generalizzata che coinvolge il Paese.
In questo articolo del "Corriere della Sera" di ieri 20 Ottobre 2011, leggiamo di una proposta del PD in cui si suggerisce al Sindaco di Roma di azzerare i Consigli di Amministrazione delle Aziende Municipalizzate e di istituire la figura dell'Amministratore Unico.
Non è mai troppo tardi allora!
Infatti l'Amministrazione guidata da Alfredo Graziani già 2 anni fa ha provveduto proprio in questo senso!
Provveduto e non suggerito! L'effetto sulle casse comunali nel caso di Magliano, è stato di ben 113.000 Euro! 
Si, avete letto bene! 113.000 Euro sono una cifra enorme rapportata all'entità del Bilancio del nostro Comune!
Ora immaginate cosa si potrebbe ottenere se tutti i Comuni facessero la stessa cosa.
Tutti e non solo quello di Roma! 
Allora la facciamo noi una proposta molto più concreta e interamente realizzabile da subito, al PD. 
Perchè tutte le Amministrazioni guidate dal PD non realizzano quello che alcuni membri di quel Partito hanno proposto al Comune di Roma? 
Si potrebbe dare un bell'esempio di efficienza e di reale risparmio delle spesa! 
Ma, come sempre, crediamo si tratti  solo di una delle tante proposte intrise di demagogia e finalizzate solo a darsi un'immagine positiva,  ma rivolte sempre agli altri. 
Perchè, se si è individuata una soluzione positiva, ci si ostina a non dare il buon esempio laddove questo è possibile.
Noi, senza la pretesa di insegnare niente a nessuno, lo abbiamo fatto. Lo abbiamo fatto poco dopo essere stati eletti e non abbiamo certo aspettato che qualcuno ce lo suggerisse!
Buona lettura!

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P.S. Per maggior precisione, di seguito inseriamo il link al post con il quale abbiamo appunto annunciato di aver realizzato quanto oggi proposto da alcuni membri del PD. Interessanti spunti potranno venire anche dalla lettura dei relativi commenti: 

9 commenti:

carlo gasperini ha detto...

Ma se riescono a fare una interrogazione sulla frana del campo sportivo dopo un anno, altra interrogazione sui giochi occultati del giardini di Foglia dopo quattro mesi, come possono prevedere una simile riforma.
Sanno fare solo chiacchiere, chiacchiere e sempre chiacchiere, ed è per questo che dovreste pure ringraziarli e non additarli quali venditori di fumo.

Anonimo ha detto...

Fatti e solo fatti,questo conta.
Il momento non è facile, nonostante tutto state facendo e secondo me bene. Grazie.

Anonimo ha detto...

Noi siamo il futuro, nel modo di essere, di agire e di pensare. Le cariatidi lasciamole al loro posto, a sorreggere templi chiusi al culto.

Tutankamin (acceso) ha detto...

Criticare e parlare non è difficile.
Il difficile è proporre ed essere alternativo.
Io direi: voi parlate della frana, dei giochi di Foglia, dell'ospedale ecc.ecc. Al posto di Graziani, che avreste fatto?
Visti i presupposti, non voglio neanche immaginare il disastro che sareste stati capaci di fare in caso di vittoria alle elezioni del 2009.
L'unica cosa che rimane di fare a questa minoranza è tacere, ascoltare ed imparare.

Anonimo ha detto...

non solo sanno solo criticare ma dove e quando comandano loro sanno riversare sugli avversari politici solo fango; quando sono all'opposizionesanno argomentare solo demagogiche idee, di fatto da loro mai tradotte in fatti, dimenticano del tutto quello che non hanno fatto quando amministravano e il perchè, rendono servili gli amministrati,rendono ... solo a chi li osanna e si assoggetta alla "centralità democratica", sono convinti di essere i migliori e così hanno chiamato un loro capo del passato, che non hanno criticato quando anche loro hanno scoperte le nefandezze perpetrate;
il male e l'incompetenza è sempre degli altri; in una parola gli manca il gene dell'autocritica

carlo gasperini ha detto...

Chi mi conosce, non da soli quattro anni, ma da sempre, sa della mia onestà intellettuale e non solo, e della cocciutaggine politica.
Cocciutaggine derivata dal fatto di non cedere a compromessi e quindi non facilmente ricattabile.
Questo lo sapevano i miei compagni di un tempo, lo hanno constatato quelli odierni che coordinano il circolo del PD.
Certo, quando cito compromessi mi riferisco a quelli determinati per ragioni meramente opportunistiche e non gli altri derivati da dialoghi tra forze politiche sfocianti in un secondo momento in accordi di coalizione.
Quello testè scritto da un anonimo sul blog di Magliano Insieme, lascia trasparire qualcosa che conosce, o ha conosciuto.
Per certe sue affermazioni mi trova d’accordo, per altre meno, se non in disaccordo.
Ad esempio la dove afferma…. “rendono ... solo a chi li osanna e si assoggetta alla "centralità democratica", l’interlocutore dimostra essere a conoscenza del significato di “centralità democratica”, ed è su questo che mi vorrei soffermare per un attimo.
Centralità democratica, da centralismo democratico, il sistema che governava e teneva unito quel grande partito che fu il PCI.
In estrema sintesi esso voleva dire che il segretario, la segreteria, elaboravano una linea (di solito quella scaturita dall’ultimo congresso),
essa veniva portata in discussione alla direzione, da questa al comitato centrale e, una volta approvata, conseguentemente alla discussione e conoscenza delle varie federazioni e sezioni. Nessuno dopo tale approvazione poteva porsi contro, penava la espulzione dal partito a secondo della gravità.
Ecco, questo era il Centralismo Democratico, questo era il PCI.
La straordinarietà del fatto sta proprio che essendo stato superato da tempo questo sistema e questo partito, dentro a questo circolo maglianese si continua ancora ad applicare in maniera strampalata ed opportunistica tale sistema; nonostante i vertici di questo partito si siano dichiarati ormai non più comunisti, alcuni addirittura di non esserlo mai stati (vedi Veltroni).
Di fatto regna soltanto il gruppo, il gruppo finché tiene, il gruppo visto come clan, come cosca, come “famiglia”, in genere formato da amici e parenti, (madre, figli, nonni, zii, cognati).
Ho testimonianza diretta che se ti metti contro, anche non necessariamente pregiudizialmente, contro una scelta tattica o strategica, te ne combinano di tutti i colori, proprio come d’uso nei sistemi della ndrangheta calabrese, certo, non ti possono eliminare fisicamente, ma fanno in modo e maniera di toglierti la sabbia da sotto il culo, per farti scivolare via…
Il più delle volte gli riesce per i motivi da me addotti all’inizio di questa chiacchierata, quelli del ricatto e della vessazione; ma non a tutti per fortuna, c’è qualcuno come il sottoscritto che non gli basta denunciare, ma sa andare se occorre anche oltre.
Grazie per l’ospitalità.
Carlo gasperini.

Anonimo ha detto...

nel commento che precede ci vedo molto il Comune prima dell'era Graziani.

carlo gasperini ha detto...

Vedi mio caro, quello che dici anch'esso è vero, ma con una differenza sostanziale, che quell'era, quella non prima di graziani, ma prima della stessa Fratoni, era si chiuso, quasi impenetrabile, ma anche per questo credo che dopo il crollo del muro di Berlino si sia cambiato statuto rendendolo più democratico e meno centralista in quel partito.
Il paradosso però è evidente, come del resto ho tenuto ad evidenziare in precedenza, non si è saputo neanche copiare, perché di fatto e nei fatti quel sistema centralista si è aggravato molto di più, sconfinando addirittura su di un sistema analogo a quelli che viggono all'interno di organizzazioni mafiose, di questo tieni presente che non ne è esente neanche l'attuale maggioranza, perché non è riuscita a rompere il sistema di omertà che da sempre vige in questo paese.
La causa è semplice, ognuno di noi in qualche modo è debitore, vuoi per la chiusura di un occhio per l'apertura di una finestra, vuoi per l'allaccio abusivo all'acquedotto, vuoi per la cancellazione di una contravvenzione, ma anche di illeciti ben più importanti; tutto questo ha generato una sorta appunto di conveniente omertà.
Anche i tradizionali partiti si sono trasformati in clan, oggi comanda la mia famiglia, domani se ci riesci la tua.
Ricordo ad esempio in un congresso, presi la maggioranza dei voti, ma non feci il segretario, non lo feci perché per rispettare quel sistema di cui parlavo in precedenza, la commissione elettorale aveva indicato fosse un altro compagno.
Due anni dopo lo diventai con lo stesso sistema, pur non avendo un numero sufficiente di tessere da portare, si badava alle capacità dirigenziali ed organizzative, alla serietà, all'attaccamento ai valori del partito.
Oggi non più e lo si nota benissimo, è stato mantenuto peggiorandolo quel sistema coercitivo dove contano le tessere anziché appunto le capacità.
Scusa, potrebbe sembrare monotono, mentre invece lo ritengo interessante per coloro che non hanno conosciuto quel periodo della storia di Magliano. Carlo gasperini

carlo gasperini ha detto...

La segreteria? Ma quale segreteria! Non c'è più nessuno di quelle persone serie che in qualche modo davano equilibrio a quella compagine divenuta obsoleta, piena di pregiudizi senza senso.
Non mi va di fare nomi, li conoscete benissimo primo fra tutti il sottoscritto. Non vi è mai stata una segreteria, c'è un direttivo dimezzato con l'aggiunta di componenti mai eletti, componenti in simpatia al solito e per lo più giovani allo sbaraglio tra cui prevale uno, colui che crede di essere stato anch'esso unto dal signore soltanto a poco più di venti anni.
Mi piange il cuore soltanto per qualche giovane si, ma responsabile amico di cui ho sempre nutrito non solo simpatia ma per le capacità e l'equilibrio dimostrato. Questo genere di elementi però non contano niente, la politica la dettano o dalla provincia, oppure.. umm umm dal marpione disarcionato e sconfitto.
La tragicommedia continua.