sabato 12 gennaio 2008

Il documento dei dipendenti:piccola analisi.

A beneficio dei nostri lettori non faremo il resoconto dell'incontro della RSU del Comune con i Consiglieri Comunali che è stato acceso ed articolato, ma tenteremo di fare un'analisi del documento che ci è stato presentato e letto.
Avevamo anticipato la lettera con la quale siamo stati invitati e l'avevamo interpretata come un tentativo della ricerca di comprensione anche e soprattutto in relazione ai recenti fatti giudiziari che hanno scosso il Palazzo Comunale.
Ci sbagliavamo. Nel corposo documento dei dipendenti di tale situazione è emerso poco o nulla se si esclude la solidarietà incondizionata al dipendente oggetto delle contestazioni della magistratura.
Nella prima parte della relazione, i lavoratori del Comune che la hanno sottoscritta, hanno fatto riferimento alle numerosissime leggi che di fatto sanciscono la divisione del potere politico e l'apparato burocratico del Comune.
Nella seconda parte, molto più articolata e dettagliata, la RSU ha rimarcato la condizione di disagio e di impaccio che prova in seguito all'esercizio del diritto dei Consiglieri e dei cittadini di accedere agli atti. Attività anche questa regolata da leggi dello Stato che sono state anch'esse puntualmente citate.
In particolar modo si è voluto sottolineare come questa attività viene svolta da alcuni Consiglieri, Partiti e rappresentanti di Associazioni Locali, in modo ricorrente e pretestuoso (a parere dei relatori) mettendo in questo modo in crisi l'apparato burocratico che si viene a trovare in una condizione di pressione psicologica poco edificante. Allo stesso tempo questo modo di fare, secondo gli estensori del documento, genererebbe nei cittadini un decadimento della fiducia nei confronti di loro stessi e più in generale delle Istituzioni.
Sempre secondo i relatori, il ricorso metodico a questa prassi, sottrarrebbe tempo prezioso all'attività lavorativa e farebbe vivere in una sorta di stato d'ansia che porterebbe a più facili e possibili errori.
Accettiamo le critiche e in alcuni casi le condividiamo fino al punto di esserci impegnati con l'Amministrazione a cercare di uscire da questa imbarazzante situazione che comunque riteniamo di non aver mai contribuito a creare.
Nonostante questo, l'impressione che abbiamo ricavato dalla riunione di ieri sera ci lascia con un pò di amarezza.
Le condizioni citate dai dipendenti che hanno sottoscritto quel documento, sono state molte volte richiamate anche dal Sindaco con la stessa intensità e con gli stessi argomentazioni. Ciò lascia intendere una comunità di intenti che non ci ha rassicurato circa l'equidistanza a cui dovrebbero essere legati i dipendenti dell'Ente.
Indipendenza ed equidistanza che ci sarebbe apparsa chiara ed inequivocabile se fossero state citate anche le condizioni che hanno generato il censurato comportamento dei Consiglieri di Minoranza, ma di questo, nelle numerose pagine della relazione, non si trova alcuna traccia.
Ne dobbiamo dedurre che con il mancato rimando a quegli antefatti, si sia voluto avallare di fatto il comportamento accentratore e dispotico del Sindaco.
Equidistanza ed indipendenza che si sarebbe manifestata se fossero stati censurati con forza anche alcuni comportamenti tenuti da qualche dipendente sia nella passata campagna elettorale, sia nell'esercizio delle proprie funzioni.
Tutto sarebbe apparso nella giusta luce di autonomia se fossero state censurate con la dovuta determinazione anche alcune affermazioni fatte da alcuni degli stessi in occasioni "mondane" o in giro per il paese.
Saremmo tutti più sereni circa l'imparzialità dei dipendenti se non fossimo a conoscenza di come gruppi di questi operano sistematicamente l'emarginazione di loro colleghi che hanno la "colpa" di non condividere.
Se tali situazioni fossero state esaminate con la stessa dovizia e con la stessa meticolosità con cui è stato analizzato il comportamento dei Consiglieri di Minoranza, sicuramente saremo stati più tranquilli e l'amarezza che proviamo sarebbe certamente inesistente.
Alla nostra sensazione si opporrà la concretezza dei fatti contrapposta alla inconsistenza delle chiacchiere. Nascondersi però dietro a simili banali argomentazioni non farà certo salire il livello del confronto che reputiamo in ogni caso molto positivo.
Le parole hanno un grande peso come lo hanno i comportamenti e ci dispiace che l'analisi attenta fatta dalla maggioranza dei dipendenti non abbia avuto la stessa accuratezza per ambedue le parti messe in discussione.
Se così fosse stato saremmo oggi molto più sereni e il nostro impegno nei confronti dei cittadini Maglianesi sarebbe segnato dalla consapevolezza di aver ricevuto la dimostrazione che ci aspettavamo e che invece, purtroppo, non c'è stata.

22 commenti:

Anonimo ha detto...

Accedere agli atti è un diritto di tutti (ovviamente rispettando le norme che disciplinano tale ricorso) e non credo che ciò diventi fonte di imbarazzo, ritardo e rallentamento burocratico.

L'utilizzo di un diritto non può e non deve mai creare problemi. Se ne crea significa che la macchina amministrativa non funziona.

Anonimo ha detto...

Certamente ad accedere agli atti è e rimane un diritto di tutti,e non è questa una pressione psicologica ma un diritto,quindi quando un cittadino o un consigliere chiede gli atti non esercita nulla ma solo un suo diritto.
Riguardo al pretestuoso loro che lo esercitano nei confronti di chi ha un diritto, a non riconoscerlo come tale,nessuno deve creare problemi su un suo diritto ma se crea problemi evidentemente la macchina amministrativa non funziona..
Nessuno da modo ai cittadini di pensare un decadimento di fiducia dei dipendenti comunali,ma visto le ultime vicende giudiziarie è il cittadino pensa e reagisce di fatto su quello che succede,nei confronti dei dipendenti e delle istituzioni.
Anch’io dipendente di una Multinazionale vivo tutti giorno stati d’ansia,per i risultati che la mia azienda vuole costantemente ,purtroppo bisogna oggi sempre mettersi in discussione se vuoi emergere per ottenere risultati. questo non vuol dire togliere lavoro alle attività lavorative ma,basterebbe fare un piano di lavoro,con dei lineari seri per ottenere dei seri risultati,non errori.
Riguardo alla situazione che si cita nel documento giusto collaborare per uscirne,ma non è la minoranza che l’ha creata,e nessuno dice che voi avete creato tutto questo,ma certamente avete collaborato,ad avallare certi sistemi,non democratici.
Riguardo all’amarezza BEEEE!!!! Se si tratta solo di amarezza allora vi andata alla grande vorrei dire,comunque credo che non tutti i dipendenti comunali sanno veramente come stanno le cose,sono sicuro che non tutti percepiscono stati d’ansia come altri che non sanno,e percepiscono stipendi da favola,che ne dite!
EQUIDISTANZA,ma di cosa parlano questi signori;
1) Il Sindaco tramite una delibera obbliga i Consiglieri a recarsi in Comune negli orari da lui stabiliti.
2) Per avere gli atti passano giornimesi senza avere nulla
3) Si crea un malumore di gestione del personale veramente al livello psicologico,dove si vedono alcune persone e sempre quelle espletare sempre i soliti servizi solo perché?
Per poi non andare avanti,e addirittura su tutto questo nel documento stilato della relazione finale senza avere almeno il riconoscimento di tutto quello che la minoranza a cercato di portare in evidenza in questi anni per il bene di tutti indistintamente..
Come leggo e riporto nel documento di Maglia no insieme,EQUIDISTANZA ed INDIPENDENZA che si sarebbe manifestata se fossero stati censurati,con forza alcuni comportamenti tenuti da qualche DIPENDENTE sia nella passata campagna elettorale,sia nell’esercizio delle proprie funzioni,giusto si deve una riflessione,di alcuni Dipendenti appunto dicevo prima che non tutti sanno come stanno le cose ,ma chi faceva affermazioni per il Paese e nelle occasioni mondane.
La cosa che provo più schifosa è quello che vedo scrivere su Maglia no insieme ve lo riporto come tale:
SAREMO TUTTI PIU’SERENI CIRCA L’IMPARZIALITA’ DEI DIPENDENTI SE NON FOSSIMO A CONOSCENZA DI COME GRUPPI DI QUESTI OPERANO SISTEMATICAMENTE L’EMARGINAZIONE DI LORO COLLEGHI CHE HANNO LA COLPA DI NON CONDIVIDERE
Questo se è vero è vergognoso,non mi sarei aspettato da una amministrazione di Sinistra questo modo di fare,e allora di cosa parlano di pressione psicologica,quando viene fatta agli altri!
La minoranza deve continuare ad espletare tale ruolo sempre nella correttezza e nella trasparenza,e evidenziare talecomportamento a danno di chiunque sia,e cercare di confrontarsi lasciando una finestra aperta a chi dopo anni di mistificazioni ha voglia di disintossicarsi.

Anonimo ha detto...

scusate, ma non e' un LORO DOVERE D' UFFICIO, poiche' INCARICATI DI PUBBLICO SERVIZIO, evadere le richieste (quelle legittime) di qualunque privato cittadino, diritto sancito dalla legge 241/90 art 24?
cmq se lavorate di piu'non vi puo' che fare bene, diminuite i caffe' al bar, che rendono nervosi!

Anonimo ha detto...

Non sò cosa esattamente è stato detto in quella riunione a porte chiuse, poichè il sottoscritto non è stato invitato, forse solo perchè persona scomoda.
In una normale prassi la gente acculturata, dovrebbe di norma invitare e prendere parte alla discussione le persone che si tirano in ballo e a cui vengono rivolte delle accuse, d'altronde io personalmente ho messo la mia faccia e i miei soldi sempre a difesa dei cittadini senza mai avere o pretendere niente in cambio, magari oggi qualcuno si è risparmiato una malattia dal futuro che ci avevano destinato con la Masan, o non ha l'eternit sulla testa, o non sente più la puzza sotto casa , o ha i depuratori che funzionano, oggi la raccolta di puliamo il mondo non si butta più sotto la scuola materna, gli allevatori stanno più attenti a riversare i reflui sui terreni e nei corsi d'acqua, anche chi costruiva abbusivamente approfittando di chi era in cura dall'oculista ora lo evita, certi appalti ad personam, assunzioni, permessi, autorizzazioni, premi produttività, incarichi, corsi di formazioni perenni, viaggi di lavoro, tutto questo ed altro insieme a una spesa pubblica fuori ogni aspettativa, interessarsi di tutto questo vuol dire l'inizio della rinascita di un paese.
I Consiglieri, le Associazioni o gli Ispettori della Regione Lazio, hanno il compito-dovere di chiedere documenti di dominio pubblico in Comune, di segnalare e anche denunciare alle autorità ciò che hanno riscontrato, per il bene della cittadinanza e non per strumentalizzazioni personali, come continuamente vorrebbero lasciar intendere.
Capisco la reazione alquanto scomposta del Sindaco, che continua a nascondersi dietro ai Consigli Comunali, o dietro le riunioni a porte chiuse , dove crede che usare i dipendenti serva ad intimorire la minoranza, lo invito qualora si accorgesse che gli attributi non servono soltanto ad impaurire, ma si possono usare anche per ricustruire, ad un'incontro pubblico per parlare in modo democratico di tutto quello che mi contesta e se gli interessa potremmo parlare dei temi dell'ambiente e dello sviluppo.
Cosa pensa che si aspettano i cittadini ?
No non è con le solite promesse, non funziona più, la gente vuole fatti concreti, i posti di lavoro precari che avete illusoriamente concesso a qualche persona, non si reggono, prima o poi si dovranno licenziare e questa amministrazione ne uscirà a testa alta, invece sarà colpa dei prossimi che verranno che purtroppo per le vostre promesse scellerate, avete illuso i giovani facendogli perdere del tempo utile.
Pietro Galadini Espiatorio...mah!!

Anonimo ha detto...

Confesso una certa confusione nell'analizzare la riunione di ieri sera,confusione forse generata, dalle aspettative che mi ero dato, sin dal momento della ricezione della lettera dei dipendenti comunali. Credevo che il loro disagio, derivasse dal clima conflittuale che permea questo mandato sin dal suo inizio. Credevo che ci fosse una presa di posizione netta di coloro che, stando in mezzo a due fuochi,auspicavano un nuovo modo di confrontarsi, fra chi amministra e chi per mandato deve controllare.Speravo, che oltre alle critiche,legittime, rivolte alla minoranza,si accennasse a taluni comportamenti di chi governa e che hanno di fatto determinato questo clima di sofferenza e disagio. Mi ero illuso.Per i dipendenti,mi auguro non per tutti,la causa della sfiducia dei cittadini nei loro confronti e lo stato di ansia in cui si vengono a trovare è dovuto esclusivamente all'operato di una certa minoranza.Mi aspettavo una riunione dove,il vero problema fosse analizzato e sviscerato,in modo pacato e asettico,dove si fosse messo un punto e a capo sulle vicende passate e gettate le basi per un futuro diverso da questo,dove si capisse che cambiando il conduttore il treno sarebbe andato lo stesso,senza paura che qualcuno fosse costretto a scendere e senza deragliamenti. Comunque un dato altamente positivo c'è stato,per la prima volta mi è stato concesso di parlare in loro presenza,di chiarire certe posizioni e di ribadire il rispetto e il riconoscimento per quello che fanno
per la comunità. Di auspicare per loro, che sono dipendenti,di essere da oggi e per sempre indipendenti da chiunque stia ad amministrare.

Anonimo ha detto...

Stesso commento su "Aprile".

A me sinceramente sembra tutto così banale.
Mi spiego meglio:
Il sindacato dei dipendenti dell'ente locale chiede un incontro con l'amministrazione comunale e la minoranza di questo, vengono esposti problemi di ordine normativo e organizzativo;
dov'è il problema (politico)!
giustamente questi lavoratori hanno tutto il diritto ad essere tutelati in base alla normativa vigente; che chiedano al sindaco l'applicazione integrale del contratto e sopratutto lo si faccia rispettare! perché è palesemente evidente le condizioni in cui operano alcuni dipendenti, sopratutto operai, buttati sulla strada come fossero stracci, senza alcuna tutela riguardante la sicurezza.
Per gli impiegati vale lo stesso discorso con in più la professionalità; quante volte hanno partecipato a corsi di aggiornamento alle nuove leggi e normative? sono a conoscenza della maggiore responsabilità assunta dopo l'ultima riforma Bassanini?
Se si ha la coscienza di avere svolto il proprio lavoro con competenza, non avranno nulla da temere; se invece, per accondiscendere alle richieste di qualche politico, hanno come si dice, "chiuso un occhio", danneggiando magari qualch'altro cittadino, beh, allora....
Vedete anche voi che la politica non è più quella di una volta; per colpa dell'arroganza di qualcuno e dell'imbecillita di qualche partito che sorregge questo qualcuno, ne va di mezzo il sereno rapporto tra cittadini, potere politico, potere burocratico che, se quest'ultimo non è ben sapientemente amministrato sfiora nel migliore dei casi la corruzione o l'aggiottaggio.
Personalmente sono solidale ed anche qualcosa di più a tutti i lavoratori ed impiegati onesti, non ho alcun motivo dubitare non lo siate e per il futuro vorrei vedervi molto più combattivi nel rivendicare i vostri sacrosanti diritti.
La dignità, sopratutto quella di un lavoratore, non si baratta.

Noticina:
Mio desiderio vedere lo sgombero delle tende il prima possibile poiché siamo noi maglianesi essere cinti d'assedio.
Carlo

Anonimo ha detto...

Credo che Carlo non abbia compreso fino in fondo la vera finalità dell'iniziativa della RSU. Infatti si evince da quanto è stato scritto che lo scopo principale di quest'ultima non è stato quello di rivendicare diritti negati ma quello di attaccare senza riserve l'operato delle minoranze. Non mi sembra questo il compito che la legge affida ai dipendenti che quantomeno dovrebbero comportarsi imparzialmente. In fin dei conti èmi sembra evidente che la regia di quella farsa sia stata dell'amministrazione che ha giocato un'altra carta per ricompattare intorno al suo pastore tutte le pecore e far sembrare i problemi esistenti, che ci sono, tutti legati ad una minoranza cattiva e iperattiva e per giunta sempre a sproposito. Non credo che sia questo il compito dei dipendenti liberi ed imparziali.

Anonimo ha detto...

per antonello:
questo è il link che mi avevi chiesto, spero possa servirti!

http://floeste.blogspot.com/search/label/Personalizzare%20Blogger

Anonimo ha detto...

Grazie Sabba.
Il link è giusto ma quello che dovrebbe portarmi al codice HTML purtroppo non funziona.
saresti così cortese di copiare dal vostro blog quello che tu hai inserito e mandarmelo via e-mail?
Grazie in ogni caso!

Aprile ha detto...

E allora anonimo ti riporto anche qua l'ultimo mio commento su aprile, così, tanto per essere ancora più chiaro.

Quattro punti estrapolati dal post.

Nel corposo documento dei dipendenti di tale situazione è emerso poco o nulla se si esclude la solidarietà incondizionata al dipendente oggetto delle contestazioni della magistratura.

In particolar modo si è voluto sottolineare come questa attività viene svolta da alcuni Consiglieri, Partiti e rappresentanti di Associazioni Locali, in modo ricorrente e pretestuoso (a parere dei relatori) mettendo in questo modo in crisi l'apparato burocratico che si viene a trovare in una condizione di pressione psicologica poco edificante.

il ricorso metodico a questa prassi, sottrarrebbe tempo prezioso all'attività lavorativa e farebbe vivere in una sorta di stato d'ansia che porterebbe a più facili e possibili errori.

Le condizioni citate dai dipendenti che hanno sottoscritto quel documento, sono state molte volte richiamate anche dal Sindaco con la stessa intensità e con gli stessi argomentazioni.

...........
......
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Fermo restando quanto già detto nel mio precedente commento, con particolare riferimento alle condizioni di lavoro di tutti i dipendenti comunali, ai carichi che questo comporta, alle normative vigenti in materia di contratto nazionale dei dipendenti degli enti locali; voglio commentare questi quattro brani tratti dal post sul blog di “Magliano Insieme”, considerando sempre, previo beneficio dell’inventario, questo risponda a verità e non ad un commento.

1)Quella solidarietà incondizionata che loro danno al loro collega coinvolto nel reato di concussione credo sia mera solidarietà scontata, data a qualsiasi collega di qualsiasi altro posto di lavoro di qualsiasi altra azienda; diciamo essa si può definire… D’ufficio.

2)Tutto ciò che qualsiasi cittadino, consigliere, associazione, chiedono di prendere visione relativa a documenti, delibere, ordinanze, è nel loro pieno diritto e nessuno, tantomeno dipendenti preposti al rilascio di questi, possono interferire su questo diritto.
Se questo “apparato” dovesse andare in crisi, gli stessi lavoratori si facciano promotori verso la stessa amministrazione chiedendo il potenziamento di questo o quell’uficio caricato di maggiore lavoro, magari utilizzando la mobilità interna.

3)Mi piacerebbe conoscere quale sia quest’altra preziosa attività lavorativa cui si riferiscono gli eventuali estensori di quell’ipotetico documento; come se dedicarsi all’assolvimento di richieste da parte di cittadini e altri, non fosse una “preziosa” attività lavorativa; mentre per il vivere stati d’ansia mi vien quasi da dire… si facciano qualche seduta dallo psicoanalista, tanto fa ridere l’affermazione.
Se veramente c’è ansia, probabilmente non si è a posto con la propria coscienza, oppure è la dimostrazione della poca dimestichezza con leggi e regolamenti, e allora si rivendichi l’obbligo di partecipare agli aggiornamenti che ogni volta ci sono.

Se il sindaco, in questo caso anche “dirigente d’azienda”, sente l’obbligo non tanto nascosto di prendere le difese inconsistenti dei propri dipendenti, senza magari avere mosso un dito affinché si migliorassero le condizioni di lavoro di questi, allora qualcosa mi puzza…

Comunque mi sento di rassicurare tutti i dipendenti, svolgete il vostro lavoro, il vostro incarico, senza nulla temere se il vostro comportamento è, ed è stato limpido e trasparente.

La lotta politica è altra cosa
E se questa si fosse svolta sempre con il rispetto dell’avversario, non si sarebbe giunti a tale situazione.
“i panni sporchi si lavano in famiglia”, recita un vecchio proverbio maglianese.
Tanto vi devo.
carlo

Anonimo ha detto...

Ancora una volta questa Amministrazione vuole distinguere i buoni dai "cattivi" e ha chiamato in causa i dipendenti a fargli da manforte. No si fa altro che aumentare i conflitti anziché diminuire le tensioni.
Se i nostri "lungimiranti" amministratori avessero il buon senso di chiamare in causa nelle loro scelte importanti la minoranza e i cittadini (in qualche caso anche i consiglieri di maggioranza), se pensassero a una Giunta partecipata anziché solo al bilancio partecipato, non credete che tanti "problemi" potrebbero essere evitati?

Anonimo ha detto...

Bravo fischia,hai colto nel segno.Le cose andranno un giorno così, ma noi non ci saremo,ad altri toccherà comportarsi in modo corretto e ricevere gli applausi.Noi come sempre, avremo avuto il merito di sollevare queste questioni;noi a seminare ed altri a raccogliere. Ma questo è il destino di chi guarda al di sopra della mangiatoia.

Anonimo ha detto...

Quanti anni sono passati da quando la maestra di burocratese affiggeva insieme ad altri, oggi accusati, i famigerati manifesti ( scritti a pennarello, veri dazebao) contro i pecoroni dell'allora PCI! Oggi è al guinzaglio dei loro falsi eredi e si ritrova a fare la capobranco. Che squallore!Che coerenza! Freud, Freud mettici una pezza!

Anonimo ha detto...

Anonimo Memoria d'elefante ha detto...

....Quanti anni sono passati da quando la maestra di burocratese affiggeva insieme ad altri, oggi accusati, i famigerati manifesti ( scritti a pennarello, veri dazebao) contro i pecoroni dell'allora PCI! Oggi è al guinzaglio dei loro falsi eredi e si ritrova a fare la capobranco. Che squallore!Che coerenza! Freud, Freud mettici una pezza!...

14 gennaio 2008 22.02

Stento a capire, forse ti riferisci ad avvenimenti pregressi quando forse io non c'èro.
Se mi dai un aiuto forse riuscirei anche a capire qualcosa senza dovere presumere sia rivolto alla ex coordinatrice di FI.
In quel caso non so davvero chi siano coloro che seguano nel gregge il capobranco.

Anonimo ha detto...

Regola del dipendente: "Ora ma soprattutto... Labora! "

Anonimo ha detto...

Caro Alfredo consigliere, se pensavi di essere l'unico regista sulla piazza di Magliano, anche con lo strabiliante successo della tua commedia natalizia , mi spiace ma devo darti una brutta notizia: stavolta Angelo Lini ti ha surclassato. Vuoi mettere la sua sapiente regia dell'altra sera con la tua? Non c'è paragone. La rivisitazione de " Il processo " di Kafka,seppur ambientato non a Praga ma a Palazzo Vannicelli concedimelo, ha avuto un tocco di classe. C'è stato il colpo di genio...il coup de teatre! Solo Egli, sempre sia lodato, è riuscito infatti nella titanica impresa di coalizzare il sindacato (pseudo) dei lavoratori psicologicamente prostrati ( con la prostata?),con il datore di lavoro. Ti assicuro,senza tema di essere smentito, che in 21 anni di attività sindacale nella Filt-C.G.I.L., con incarichi di segreteria R.S.A. e incarichi nel Direttivo Filt del comprensorio di Viterbo, di mignottate così non ne avevo mai viste. Dicono che quando ti alzi e te ne vai hai sempre torto, ma dopo essermi abbottato i coglioni con la 142, l'8 barrato e il 69, con grande preferenza per quest'ultimo,farmi prendere per il culo era l'ultima cosa che avrei potuto sopportare. Dunque a questi stakanovisti della fotocopia stiamo sulle palle perchè...Perchè ma perchè siamo la minoranza. Perchè esercitiamo un diritto-dovere sancito dalla costituzione. Intanto ci hanno mentito ( tanto per suffragare la tesi, tesi? dell'imboscata che ci hanno teso). Ci hanno mentito anche sulla lettera di "invito". Leggi testuale: tra i CONSIGLIERI comunali e il personale dipendente. E allora , Sua Eccellenza, sempre sia lodato ed il Direttore Generale, Capo del Personale, che ci stavano a fare? Il sindaco Lini è stato retrocesso forse al rango di consigliere? Su una cosa non ci hanno mentito: sul fatto di essere " personale dipendente". Dipendono, dipendono eccome se dipendono!!! Arileggo, sempre testuale dal gentile invito: " in merito alla situazione di grave disagio in cui viene svolta l'attività lavorativa, a seguito dei recenti avvenimenti che hanno riguardato il comune di Magliano Sabina". Tradotto in soldoni, tre personaggi di spicco sono raggiunti da avviso di garanzia per un reato gravissimo,concussione, e i lavoratori dell'Ente Comune di Magliano sentono lo stress sulla loro pelle , del clima che si è creato nel Palazzo. Poverini, hanno tutta la nostra solidarietà. Ma ,udite udite, in tutta la discussione di ciò non si fa menzione e comunque, ancora una volta lo stress glielo procura la minoranza. E allora ditecelo se siete in cerca di pretesti! Dichiariamo a parole e con i fatti di essere sempre e comunque per la presunzione di innocenza e tanto veniamo tacciati di essere forcaioli. Siccome chi ha lanciato questa accusa non soffre, grazie a Dio, di alcun difetto di pronuncia non ci sono dubbi su cosa abbia voluto significare la parola forcaioli.si narra di un tale che salendo sul patibolo, con il cappio intorno al collo, lanciò il suo ultimo disperato grido: " Abbaffo il RE, viva la forca!". Se l'accusa allora è quella di sorcaioli ( dovrebbe trattarsi di un neologismo, boh) beh, allora l'accusa me la piglio! Altrimenti,come ho già fatto, la rispedisco al mittente. Cè una gravità in quello che è accaduto che forse non è stata ancora valutata appieno. Intanto sarebbe opportuno chiedere al relatore dell'altra sera copia del testo, in modo da portarne a coscenza anche gli organi di stampa, di inviarne copia alle segreterie provinciali di Rieti di CGIL, CISL,UIL ( per la CGIL ad esempio Claudio di Berardino), di ascoltare il parere di qualche costituzionalista e perchè no di organizzare noi, come Magliano Insieme il match di ritorno in casa e con il pubblico con questi sedicenti rappresentanti dei lavoratori. A quelli veri rinnovo tutta la mia stima e solidarietà.
Disco consigliato: P.F.M. :" ...Sire.Maestà, riverenti come sempre siam tutti quà...tutti fedeli amici tuoi..."

Anonimo ha detto...

Tino ha detto tutto ciò che andava detto! Organizzate un bel dibattito pubblico sullo stesso tema e con i segretari della UIL e della CGIL. E pubblicate il documento se ve lo danno.

Anonimo ha detto...

Allora sappiate ancora una cosa, quando svolgevo il mio incarico di consigliere dal 1980 al 1985 e proveniente dalla interessante quanto fruttuosa esperiensa nel CdA dell'ospedale, volevo "esportare" in comune quel modo unitario di amministrare.
Mai delusione fu più palesemente evidenziata, come scontrarsi contro muri di cemento armato.
Una volta ebbi modo di chiedere ad una guardia, perché di fatto questo erano e non vigili, di andare a fare un sopraluogo al Giglio, al rifiuto di questi, gli dissi che avrei dovuto porre per iscritto quel rifiuto.
Sapete cosa mi rispose?
Carlo, bada, tu fai l'amministratore per 5 anni, io quì c'handrò in pensione, quindi attento a ciò che fai.
Capite? una vera e propria intimidazione stile ndrangheta, pur non essendo calabrese bensì maglianese.
Ecco amici e compagni, c'è stato e c'è ancora in modo più evidente un tacito e reciproco patto, quello dell'omertà da un lato, quello delle intimidazioni dall'altro, al centro purtroppo ci sono i cittadini.
Ecco, per questo mi/ci faremo in quattro pur di ribaltare questo criminale andazzo.
Se devo sputare in faccia a qualcuno, lo faccio spavaldamente in piazza.

Anonimo ha detto...

credo che i giovani maglianesi abbiano intrapeso la via per uscire da questo clima.dobbiamo sostenerli con tutte le nostre forze nei loro progetti.quindi signori miei rimbochiamoci le maniche, facciamolo per loro!

Anonimo ha detto...

verrà il giorno in cui anche noi potremo dire:

"nuntio vobis
- gaudium magnum -
non habemus più sindacum Lini"

Anonimo ha detto...

Aoh! Mastella si è dimesso perchè hanno dato gli arresti domiciliari alla moglie e perchè indagato. Noi abbiamo un ingegnere che è stato al gabbio,un dirigente indagato per concussione e il primo cittadino pure.A voi le conclusioni e i parallelismi se ce ne sono. Ha sbagliato il ceppalonico, che indagato ma non colpevole si è dimissionato,o ha indovinato il calvese a rimanere inchiodato alla poltrona, nonostante le nubi che si addensano sulla sua testa? Ha ragione Pagliani,siamo un comune Campano con gli stessi problemi di acqua,di raccolta differenziata,di stazioni di compostaggio,di puzza,di clientelismo,di enti super inutili,di convenzioni amichevoli.L'unica differenza è la faccia,quella di Mastella,rossa,quella del nostro Tosta.

Anonimo ha detto...

ilpaesecheparla.blogspot.com