martedì 1 marzo 2011

Piccolo spiraglio per il "Marini"

Graziani ha insistito sulla necessità di non chiudere l'Ospedale. La Governatrice si è presa dei giorni di riflessione.
"MARINI" PICCOLO SPIRAGLIO PER MAGLIANO
Il Sindaco ricevuto dalla Polverini: "Questa volta ci ha ascoltato"
Dal sito de "Il Messaggero"
Di Raffaella Di Claudio
Quasi un’ora di colloquio in cui la presidente Renata Polverini ha ascoltato per la seconda volta le istanze poste dal sindaco Alfredo Graziani, ponendosi, a detta del primo cittadino, «in maniera più costruttiva». Lo spiraglio è minimo, ma l’amministratore prova a infilarcesi comunque, testa e piedi. Rispetto alla totale chiusura dimostrata durante la prima riunione, ieri pomeriggio la governatrice è apparsa più distesa e più propensa ad ascoltare le tesi a difesa dell’ospedale “Marzio Marini”, portate dal sindaco arrivato nell’ufficio della Polverini accompagnato dal senatore Angelo Maria Cicolani (Pdl). Poche parole, al solito, e l’ennesimo invito all’attesa. Che in questo caso dovrebbe essere di qualche giorno.
«Dopo aver ascoltato le nostre proposte finalizzate ad ottenere qualcosa in più rispetto alle disposizioni del decreto 80 che di fatto azzera il nostro ospedale - ha riferito Graziani - la presidente ha chiesto qualche giorno di tempo per relazionarsi con i tecnici regionali per capire come e se può intervenire. Dopo essersi confrontata con loro, mi convocherà nuovamente. Devo ammettere che rispetto allo scorso colloquio, in cui era apparsa ferma e assolutamente intenzionata a difendere il piano, questa volta mi è sembrata diversa. Ora, però, non so se questo vorrà dire che accoglierà le nostre richieste».
Richieste che tornano a battere sui bisogni della cittadinanza e quindi sui posti letto per acuti, le attività di day surgery e soprattutto sul mantenimento del pronto soccorso. Richieste sulle quali, in maniera dettagliata, sebbene Graziani continui a ripetere che «sono sempre le stesse (22 posti letto per acuti, pronto soccorso e attività di day surgery, ndr)», né il primo cittadino né il senatore sembrano intenzionati a voler entrare.
«Alla presidente - ha spiegato il senatore Cicolani - abbiamo posto una serie di esigenze del territorio, per tentare di trovare insieme una risposta che possa essere accettata dalla cittadinanza, ma anche dalla Regione e dai livelli superiori cui l’Ente regionale deve far riferimento. Motivo questo, il quale fino ad oggi la presidente ha risposto negativamente alle richieste di Magliano. Credo - ha concluso Cicolani - che sia necessario lavorare, come stiamo facendo, ad un piano possibile, perché altrimenti si tratterebbe soltanto di battaglia velleitarie che non servono a niente ed a nessuno». I giorni, però, passano. Ad oggi manca un mese esatto alla chiusura dei battenti del nosocomio e i maglianesi di portare pazienza “ancora per qualche giorno” non hanno più voglia.

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