lunedì 27 febbraio 2012

Edificio scolastico di Viale XIII Giugno: gli eventi confermano le perizie.

A distanza di più di due anni dall'esito delle perizie commissionate dall'Amministrazione Comunale, gli eventi confermano lo stato di pericolosità dell'edificio che dagli inizi del XX° secolo ha ospitato tanti giovani  Maglianesi nel percorso di formazione scolastica. 
Facciamo una brevissima cronistoria degli eventi che ne hanno determinato la chiusura.
In seguito ad eventi sismici furono predisposte dagli Enti competenti obblighi di verifica sulla vulnerabilità degli edifici ospitanti le scuole.
Il Comune predispose un accertamento che purtroppo confermava la vulnerabilità sismica dell'edificio di Viale XIII Giugno. La perizia accertò anche lo stato di pericolosità strutturale del palazzo in quanto la sua realizzazione risaleva ai primi del 1900 e quindi l'Amministrazione Comunale fu costretta a dichiararne la chiusura. 
Si è molto dibattuto su questo tristissimo evento ma a distanza di più di due anni, alcuni fatti confermano la bontà di quella scelta.
Era impensabile che un'Amministrazione responsabile e attenta non ponesse la giusta attenzione ai pericoli in cui avrebbero potuto incorrere i bambini che avrebbero dovuto utilizzare quell'edificio.
Nelle foto che pubblichiamo alla fine di questo post, potete vedere che i soffitti e i solai (che nella perizia erano considerati i punti più pericolosi) stanno inesorabilmente cedendo.
L'Amministrazione Comunale, insieme alla perizia, ha commissionato anche un progetto per la messa in sicurezza dell'intero immobile sia dal punto di vista dell'adeguamento sismico che da quello strettamente strutturale.
Purtroppo il costo complessivo dell'opera ammonta a circa un milione e mezzo di Euro.
Allo stesso tempo ci si è attivati per reperire i necessari finaziamenti per procedere alla ristrutturazione.
Ad oggi risultano asegnati al Comune di Magliano Sabina solo 200.000 Euro che sono largamente isufficienti per assicurare qualsiasi intervento risolutivo.
L'Assessorato ai Lavori Pubblici sta studiando la possibilità di intervenire a stralci ma le somme a disposizione consentono ben poco.
L'Amministrazione continuerà a cercare con determinazione tutte le strade percorribili per poter restituire alla collettività un edificio storico e indispensabile al nostro paese.
Auspichiamo che ci si riesca prima che i danni siano completamente irreversibili.




(Clicca sulle immagini per ingrandirle)

1 commento:

Anonimo ha detto...

I pucci sono andati da mammina prefetto,cattivi che siete, perchè non gli date ascolto? Rispettate le regole poffarbacco altrimenti il delegato regionale batte i piedi e si mette a frignare.
Dategli finalmente una stanza dove potersi riunire e ricevere i loro elettori affinchè possano raccolgliere le loro istanze. L'orologio di piazza va tre minuti dietro,x l'arsenico c'è del marcio
la fontana schizza bassa,le piante non sono potate i documenti non sono pronti. A proposito la stanza dategliela ma lontano,tanto lontano.