venerdì 20 marzo 2009

Altri guai in Comune: denunciati in 15 dalla GdF.

Continuano i guai per il Comune di Magliano. Sono stati denunciate dalla Guardia di Finanza 15 persone compreso il Sindaco, l'intera Giunta, i Consiglieri Comunali e due persone esterne agli organi elettivi. Oggetto della denuncia la gestione dell'AMS, ovvero l'Azienda Municipalizzata voluta dal Sindaco Lini e dalla sua maggioranza.
Vedremo cosa succederà e quali saranno gli sviluppi di questa ennesima, tristissima vicenda che vede coinvolta la nostra Città.

Riportiamo di seguito l'articolo apparso oggi sul Corriere di Rieti.

Indagine della Finanza sul “prestito” di dipendenti alla Municipalizzata. Denunciate 15 persone tra sindaco, assessori, consiglieri e tecnici.

Un danno erariale di 145mila euro per aver “prestato” 5 dipendenti comunali alla Ams, l’azienda municipalizzata sabina, che è di totale proprietà dello stesso Comune di Magliano Sabina. E’ la conclusione alla quale è arrivata la Guardia di Finanza di Poggio Mirteto che per questo ha denunciato alla Procura della Repubblica di Rieti 15 persone tra membri della giunta e del consiglio comunale, il sindaco Angelo Lini compreso, e tecnici del Comune di Magliano. L’informativa redatta al termine di un’indagine che proseguiva da un oltre un anno è ora al vaglio della Procura che, tramite il magistrato che prenderà in mano il fascicolo, deciderà come e contro chi eventualmente procedere. Per adesso l’ipotesi di reato contenuta nelle denuncia della Guardia di Finanza sarebbe quella di abuso d’ufficio. Tuttavia spetterà al magistrato decidere per quale titolo di reato eventualmente procedere. L’indagine Tutto sarebbe nato in seguito a delle segnalazioni giunte lo scorso anno. Nelle prime settimane del 2008 il Comando Stazione della Guardia di Finanza di Poggio Mirteto perciò ha deciso di vederci chiaro. Le Fiamme Gialle si portarono a Palazzo Vannicelli acquisendo diversa documentazione. Un “blitz”, anche se il termine può apparire esagerato, che fece scalpore e che suscito anche diverse polemiche nei giorni successivi. Ma nel silenzio gli uomini della Guardia di Finanza di Poggio Mirteto indagavano passando sotto la lente le carte acquisite in Comune. L’attenzione degli investigatori si è soffermata su quei 5 dipendenti comunali che l’amministrazione ha “comandato” alla Municipalizzata. Vale a dire quelle persone che, pur restando dipendenti del Comune lavorano per la Municipalizzata che, malgrado la “proprietà” unica, è pur sempre un’azienda a parte. Il Comune nel giugno del 2007 ha affidato diversi servizi alla Ams srl come la raccolta dei rifiuti solidi urbani, illuminazione pubblica, servizio di trasporto scolastico, manutenzione immobili e manutenzione strade. L’amministrazione - secondo tale ipotesi investigativa - avrebbe tuttavia continuato a sostenere parte dei costi del personale prima assegnato a taluni di questi servizi generando, secondo la Finanza, un danno erariale di 145mila euro. Le denunce Dopo aver affidato in servizi “in house”, vale a dire senza gara, il Comune trasferì diversi beni strumentali all’Ams per utilizzarli nei servizi che gli erano stati concessi in gestione. Di fatto tra il Comune e la “sua” Municipalizzata si era verificata una vera e propria cessione d’attività regolata da precise leggi nazionali e da sentenze della Corte di Giustizia Europea. Inoltre il Comune aveva disposto il comando di 5 propri dipendenti che, di fatto, sono stati “prestati” all’azienda che, secondo la Guardia di Finanza, ha beneficiato delle prestazioni di questo personale in assenza della correlativa spesa per retribuzioni e contribuzioni previdenziali. Questo malgrado i trasferimenti erogati dal Comune. Per questo ci sono state le 15 denunce a carico dei membri di giunta e consiglio comunale che votarono favorevole alle deliberazioni e due persone esterne agli organi elettivi o di governo che tuttavia hanno responsabilità, secondo la Guardia di Finanza, sull’iter. Ora spetterà alla Procura stabilire se quanto avrebbe accertato la Finanza configura i reati ipotizzati .

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Quelle riflessioni le fanno tutti coloro sentano farle, compresi noi di Sinistra Democratica; con in più qualche approfondimento per vederci ancora poco più chiaro ponendoci anche delle sacrosante domande e, ove possibile darci delle risposte.
Non so cosa intendiate per politica e se esiste anche una personalizzazione di questa (credo di si), noi sicuramente cerchiamo di interpretarla come in origine, cioè:
"l'amministrazione della città per il bene di tutti".
Chiusa la parentesi.

Antonello Ruggeri ha detto...

Per chi fa politica in modo serio è d'obbligo fare le riflessioni. Ma è ancor più necessario farle in tempo! Quando l'analisi di un problema è postuma e se, soprattutto e conseguente alle negatività che tale fatto ha prodotto, bisogna rilevare l'incapacità di chi si proponeva di fare politica. Questo è solo un ulteriore caso e non certo l'unico. Certo nelle analisi si possono sempre commettere degli errori, questo è comprensibile, ma la cecità completa anche di fronte alle evidenze, rimarca anche l'incompetenza e l'eventuale mancanza della necessaria autorevolezza.

Anonimo ha detto...

preferisco commentare in questo blog provvisto di filtri piuttosto che in altri dove si rasenta il ridicolo.
ho letto stamattina la notizia sul giornale.
c'è ancora dell'incredibile che può succedere, dopo tutto quello successo in passato.
davvero non pensavo sarebbe stato possibile.
vorrei chiedervi che tipo di danno economico è stimato per il nostro comune e come se ne potrebbe venire a capo, senza puntare le colpe su chi eventualmente non ne ha, come i dipendenti che vi lavorano.
grazie

Antonello Ruggeri ha detto...

Allo stato delle cose non è facile capire cosa sia successo. Il danno prodotto di cui si riferisce nell'articolo è di 145.000 Euro ed è stato accertato dalla Finanza per cui è ragionevole credere che sia reale. Ora c'è da aspettare la decisione della Procura. Se quest'ultima convaliderà le denunce ci saranno ulteriori indagini per accertare le responsabilità e verranno emessi i relativi avvisi di garanzia. Certo, vista l'autorevolezza di chi ha presentato la denuncia, anche la Procura dovrà comportarsi di conseguenza.

Anonimo ha detto...

E non è nemmeno difficile capire cosa sarebbe successo in futuro, bastava analizzare bene l'interrogazione consigliare presentata dalla dott.ssa Luciana Surico ( Verdi ), che ora torna prepotentemente di attualità:
Analisi Piano Industriale AMS SRL

Prologo
Partiamo da lontano. Dal cosiddetto "Ratto delle sabine".
Romolo, dopo aver fondato Roma, si rivolge alle popolazioni vicine per stringere alleanze e ottenere delle donne con cui popolare la nuova città. Al rifiuto dei vicini risponde con l'astuzia; organizza un grande spettacolo per attirare gli abitanti della regione e rapirne le donne.

Alla fine della nostra analisi interpreteremo questo episodio tra storia e leggenda.

Premessa
Davanti ad ogni attività economica ci sono alcune domande che occorre sempre porsi: perché? A chi giova? Funziona? E’ economica? Apporta vantaggi?
A queste semplici domande cercheremo di dare risposta analizzando il cosiddetto piano industriale.

Nella introduzione del piano, si enumerano gli obiettivi della costituzione dell’AMS: Efficacia, efficienza, economicità, crescita economica del bacino, attenzione ambientale, occupazione, formazione professionale “strategica”. Nel prosieguo del piano, non viene mai descritto concretamente come e perché questi obiettivi si realizzeranno.

Richiamiamo da ora l’attenzione al D.Lgs. 18.08.2000, n° 267 “T.u.e.l. Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”. All’Art. 113 comma 5c, sul controllo: …a condizione che l’ente o gli enti pubblici titolari del capitale sociale esercitino sulla società un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi…(Comma sostituito dall’Art.14, comma 1c D.L 269/2003)
In proposito teniamo ad evidenziare come il controllo, sia riservato in via primaria all’Ente, come descritto anche dal successivo Art. 114, comma 7, che demanda al ….collegio dei revisori dei conti dell’ente locale esercita le sue funzioni anche nei confronti delle istituzioni.

Non pensino quindi, Il Sindaco e gli organi di Giunta, che il Consiglio Comunale sia privato dei suoi poteri di vigilanza e di rendicontazione alla cittadinanza. Attraverso la costituzione dell’AMS, infatti, l’unico obiettivo pienamente raggiungibile, è quello di creare posti di lavoro a chi ne ha già: ovvero i componenti del consiglio di Amministrazione, che siamo certi, al momento non figurano nelle liste di collocamento. Altro obiettivo che riconosciamo, è quello di escludere l’opposizione, che pur rappresenta parte della cittadinanza, da qualsivoglia organo della società costituenda. Tuttavia gli articoli citati ci conferiscono, quale opposizione, uno spazio che utilizzeremo pienamente per compiere il nostro dovere nei confronti di tutti gli elettori: vigilare, controllare, esprimere pareri ed alternative, e se necessario evidenziare errori di qualsiasi tipo e da qualsiasi motivazione provocati.

Un fatto dobbiamo riconoscere al Sindaco: la costituzione delle aziende speciali è un fenomeno di moda in tutta la penisola. Sicuramente Egli è uomo attento alle evoluzioni legislative. La forma è salva. Adesso vedremo che la sostanza, ossia cosa contiene il piano industriale, è poca cosa, mal descritta, e a volte di dubbia verità.

A pag 16, 3.2, Il percorso, recita tra le altre affermazioni generiche…all’individuazione di progetti e programmi di medio periodo ed al delinearsi di una strategia che veda coinvolti altri attori della più ampia area sabina.

In merito giova ricordare alla cittadinanza, il fallimento dell’accordo a tre comuni, per l’erogazione dei servizi. Il talento imprenditoriale dell’Amministrazione è stato dimostrato in quell’occasione. Come voglia ora L’Ams, non più, come allora, su un piano di pari dignità, ma da Fornitore a Cliente, erogare gli stessi servizi è mistero che invitiamo a chiarire. Il tutto con un bacino di utenza iniziale, quello dei Maglianesi, che non ha le dimensioni d’impresa per rendere efficiente, efficace ed economica una attività di questa portata, senza un ulteriore incremento dei costi.

A pag. 18, 4.1 I servizi di Igiene Urbana – Considerazioni generali, si fa un gran parlare di raccolta differenziata, raccolta domiciliare più “capillare”, senza peraltro far intendere come e perché questa attività non è stata svolta finora dall’Amministrazione, e come e perché dovrebbe essere svolta meglio da una AMS i cui organici, mezzi, e finanza, ricalchino in modo pedissequo quella dell’Ente conferitario.

Quanto al Personale, ai veicoli, alle attrezzature, alla sede operativa, ai moduli di raccolta, ai servizi accessori e alla successiva descrizione dei servizi, si presenta un elenco di competenze ora proprie dell’ente. Anche qui non si fa parola di come e perché i servizi miglioreranno, con quali investimenti che non siano meri trasferimenti ma iniezioni di finanza ex novo.

Stessa solfa al 4.9, con un piccolo inciso che ci consentiamo: riguardo ai rifiuti umidi utilizzabili per il compostaggio, ci auguriamo che venga posta maggior attenzione agli attori sul territorio, alle loro brillanti carriere, e soprattutto alla tutela delle falde dove vengono operate queste lavorazioni.
L’elenco di ciò che dovrebbe fare un ente e nel futuro l’Ams continua nelle pagine successive.

Passiamo ad analizzare altre poste:
4.10 pag. 38 – Igiene Urbana

Sia gli investimenti che il personale non modificano l’attuale situazione. Né appare veritiero attendersi uno sviluppo del fatturato dai paesi limitrofi, come dimostrato, fallimentare esito dell’iniziativa già menzionata. Seppure fosse vero, i comuni non licenzierebbero i propri operatori dedicati alle funzioni affidate all’AMS, se non con un accordo che ne preveda da quest’ultima l’assorbimento. Che in totale fa un saldo occupazione pari a 0 unità.

I costi a pag 39 non rispecchiano quelli sostenibili dal Comune, senza nessun vantaggio ed economia di scala. Questo è un assunto che vale per ogni voce del piano, in quanto le economie di scala si creano fondendo due aziende, due enti, o con la costituzione di un’azienda che nasca da uno spin off di più di un ente. Se l’Ente è uno, e l’azienda sempre una è, i ricavi rimangono i medesimi, mentre i costi aumentano, in quanto alcune posizioni non possono essere occupate da personale comandato dall’Ente.

In quest’ultimo caso, che è il nostro in esame, o si presenta un piano di sviluppo credibile che preveda lo sbocco su nuovi mercati (clienti) a fronte di accordi di programma, o la nuova azienda non è che un ramo scisso dalla precedente, della quale duplica alcuni costi (amministrativi, contabili, di amministrazione). In mancanza di una prospettiva che nel piano non esiste neppure in fieri, la costituzione appare inutile, oppure utile ad interessi non economici, ma politici.

Non della politica con la P maiuscola, quella che si occupa del bene della collettività, ma di quella con la p minuscola, quella che si occupa del bene degli eletti e dei propri amici. A tale proposito chiediamo chi ha esteso il piano industriale, quanto è costato, ed i nomi dei consiglieri di amministrazione e dei sindaci che questa amministrazione vuole insediare.




5. Il sistema idrico.

Il piano inserisce nei costi e nei ricavi la gestione della rete idrica, della rete fognaria, degli impianti di depurazione, e lo fa prevedendo una gestione di 5 anni. Ciò appare singolare, quasi divertente, ove si pensi alla messa in regime dell’ ATO, che viene appena citato, mentre nei prospetti economici si ignora l’impatto sui costi e sui ricavi dello stesso per tutti e 5 gli anni! Che senso ha presentare un piano nel quale quasi il 40% del fatturato e dei costi andrà eliminato perché competente all’ATO? Attendiamo risposta. Certo che senza l’idrico il fatturato si presenta largamente inferiore al milione di €, ossia al fatturato di una piccola impresa.

Ripetiamo: Qui prodest? Anche qui gli aumenti occupazionali quindi sembrano fuori da ogni sana considerazione.

6. I servizi scolastici

Qui v’è un aumento di 3 unità rispetto alle attuali. Ciò significa che verrà erogato un servizio migliore dell’attuale. Si faccia da subito! Non si presenti come aumento occupazionale un miglioramento del servizio. Sembra che il Comune non possa rendere servizi efficienti, e che si debba rimandare alla costituzione dell’AMS per vedere funzionare i servizi. Sarebbe come dire che una forma giuridica assicura sic et sempliciter un miglioramento rispetto ad un’altra non in forza di un contenuto programmatico e di incremento del mercato, ma solo in forza di detto cambiamento.

Provate a dirlo agli amici imprenditori della zona: - “Cambiate da snc a srl, o da srl a snc, avrete incrementi occupazionali, sviluppo del territorio, sinergie dei costi, tutela dell’ambiente…” Fa ridere ma ci sarebbe da piangere.

Eppure il cosiddetto Piano industriale è veramente tutto qui, racchiuso in questa banale esemplificazione.

Tralasciando alcuni servizi di minor impatto economico veniamo alle risorse umane.

A pag 53 si imputa alla AMS l’incremento del maggior numero possibile di servizi. Perché? Cosa è che il Comune non può fare? In che la ASM è favorita rispetto al Comune? In nulla.. L’elencazione di pag. 53 è risibile applicata al Comune di Magliano. Avrebbe senz’altro senso in comuni di dimensioni maggiori.

Teniamo a evidenziare in pag. 55: “Ricavi per riduzione di costi”.
Valgono qui le considerazioni prima esposte sulle fusioni, incorporazioni, ecc. Non si capisce come si ridurranno i costi e perché cambiando solo la forma giuridica dell’impresa, ossia da Ente a S.r.l.
Delle due l’una: o le riduzioni di costo presentate non sono né vere né verosimili, o in passato ed ora si paga troppo per gli stessi costi.

Dettagliando, pare dal piano che i ricavi per economie di scala siano pari al 10% dei costi, e che i ricavi per riduzione di costi siano pari al 20% dei costi. In totale fa un bella riduzione del 30% dei costi.

Ripetiamo: Delle due l’una: o le riduzioni di costo presentate non sono né vere né verosimili, o in passato ed ora si paga troppo per gli stessi costi.

Infatti la somma dei risparmi va da 247.000,00 € del primo anno, a 378.000 per l’ultimo anno, ai quali assommeremmo come risibili anche i ricavi da interessi attivi della gestione di tesoreria (nulla osta che il comune abbia gli stessi ricavi), da 6.000,00 € il primo anno ai 9.000,00 € dell’ultimo. Così come per le sponsorizzazioni: da 20.000,00 € il primo anno a 30.000,00 € l’ultimo anno.
In totale vengono presentati falsi miglioramenti che vanno dai 273.000,00 € del primo anno a 417.000 dell’ultimo anno.

Risulta interessante osservare come sottraendo questi falsi risparmi (oppure ottenibili da ora dal Comune senza nessuna ostativa di Legge, ma semmai da incapacità) al risultato annuo di esercizio,
il reale risultato annuo sarebbe di perdita per tutti gli anni del piano.
Più precisamente da -134.000,00 € del primo anno, a -205.000,00 € dell’ultimo anno.

Forse è a questa casistica che gli estensori hanno pensato, quando a pag. 53 includono il principio della….
…garanzia, nel caso di crisi dell’A.M.S., di rientro garantito nei ruoli funzionali già ricoperti nel Comune di Magliano Sabina per i dipeneenti che hanno scelto il “comando”-

Per questi brillanti risultati si prevede di corrispondere complessivamente agli amministratori, dai 40.000,00 € del primo anno, ai 60.000,00 € dell’ultimo anno. (il maggior aumento del Piano: +50%!)

Evidenziamo ancora come la pag. 62, visti i tempi, sembra più la letterina a Babbo Natale, che una stesura obiettiva dei costi e benefici dell’intrapresa. Non vi è nessun reale punto di forza. Purtroppo nemmeno uno.

Forse è questo il motivo per cui a pag. 65, nei Credits, si ringraziano gli estensori del piano. Lavoro inutile, ma visti i ringraziamenti….sicuramente gratutito!


Conclusioni
Non sappiamo se l’episodio del Ratto delle Sabine sia realmente accaduto, anche se a documentarlo c’è un racconto abbastanza preciso e dettagliato dello storico Tito Livio.

Per certo, a giudicare dal piano, sembra che i Sabini non si siano più ripresi dal colpo.

Anonimo ha detto...

ma scusate se questa società è stata istituita nel 2007, questa inchiesta parla di 145000 euro, ma solo per il primo anno.
questo mi induce a pensare che il danno economico sia da moltiplicare per 3 anni.
sempre sperando che la somma non sia destinata ad aumentare.
poi riflettendoci, mi chiedo:
davvero i dipendenti al servizio del comune e prestati alla ams non erano al corrente di tali movimenti?
il loro contratto di lavoro con chi è stato firmato?
non voglio a questo punto incolpare i lavoratori, ma di sicuro hanno fatto spallucce e hanno pensato a lavorare.
sintomo che questa amministrazione è sempre più lontana anche dai rapporti umani qualsivoglia.

Anonimo ha detto...

X grillo c'è; ma hai letto bene l'interrogazione fatta da Luciana?
Avevamo previsto prima cosa sarebbe successo.

Anonimo ha detto...

si ho letto tutto.
in effetti devo riconoscere che avete avuto una triste premonizione.
purtroppo spesso a pensar male in questo paese va a finire che ci si azzecca.
come sempre siamo in prima pagina per cose che non ci rendono onore.
io, come la maggior parte della gente, sentendo le voci in giro per il paese, credo che un controllo da parte della minoranza sarebbe stato un primo passo per scongiurare quanto poi accaduto.
questa amministrazione ha sempre avuto il senso di dispotica onnipotenza nel prendere qualsiasi decisione e questo si poi riflettuto non solo su tutti i contribuenti, ma anche sugli stessi lavoratori che saranno i primi a subirne le future conseguenze.
spero che saremo in grado di rimettere sui binari giusti una situazione economica devastata che, causa tutte queste vicende, la giunta uscente lascerà in eredità a chiunque sarà il vincitore delle prossime elezioni.

Anonimo ha detto...

io, come la maggior parte della gente, sentendo le voci in giro per il paese, credo che un controllo da parte della minoranza sarebbe stato un primo passo per scongiurare quanto poi accaduto.

Il controllo della minoranza, almeno da parte dei Verdi, c'è sempre stato, e su tutto a favore di tutti quelli che pagano e a sfavore dei furbetti, che ne approfittano.
Comunque non capisco cosa ci azzecca il raggionamento del Sindaco fatto oggi sul corriere di Rieti?
Ma cosa significa che si sente attaccato proprio vicino alle elezioni? Non ha finito il suo mandato? Cosa vuole combinare ancora? E poi attaccato da chi?
Ma non è la Guardia di Finanza che ha fatto le denunce? Vuole cambiare le istituzioni? Non credo sia nella capacità di elevarsi a intoccabile o impunibile, è bene che si ricordi di essere un'espressione del PD, in questo paese, o no?