domenica 6 novembre 2011

Lo sportello per trovare lavoro.

Il nostro Assessore ai Servizi Sociali, Eleonora Berni, continua a mettere in cantiere iniziative utili e positive. Persona schiva, riservata, sensibile e poco incline alla ribalta, Eleonora non si risparmia e continua il suo difficile lavoro di Assessore in un settore delicato e irto di difficoltà. Crediamo con tutta onestà e senza alcuna presunzione cheil ruolo dell'Assessore Berni sia uno dei più delicati e complicati dell'intera Amministrazione. Allo stesso modo siamo convinti che Eleonora, per quantità e qualità del lavoro svolto sia, insieme a Libero Grimani, uno dei più efficienti ed incisivi Assessori ai Servizi Sociali che Magliano abbia mai avuto.

Di seguito pubblichiamo l'articolo de "Il Corriere di Rieti" che parla della sua ultima iniziativa.

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15 commenti:

carlo gasperini ha detto...

Berni paragonarla a Grimani? ma stai scherzando spero.
E comunque mi spiace per qualcuno, ma di questo genere di assessori credo in assoluto il migliore sia stato Urbanetti.
E voglio anche esprimere una mia opinione, senza nulla togliere a quella iniziativa, qualsiasi esse siano rivolte a facilitare l'accesso al mondo del lavoro da parte dei giovani è bene accetto, ma millantare che esso sia lo sportello per trovare lavoro mi sembra eccessivo, forse si voleva dire uno sportello per informarsi, essere aiutati nella compilazione dei curriculum, facilitare l'accesso tramite il web in questo mondo. Dico questo perché esiste già lo SUI (sportello unico per l'impiego), o varie agenzie di collocamento e avvio al lavoro.
Fare propaganda sfruttando i morti, i giovani in difficoltà, per mere opportunità di bassa politica è sinceramente deplorevole.

Antonello Ruggeri ha detto...

Ci sembra che l'articolo del Corriere di Rieti allegato a completamento del post, dica con chiarezza a cosa serve lo sportello che l'assessore Berni ha voluto. Per il resto ognuno ha le proprie convinzioni. Lei reputa Urbanetti il miglior assessore ai servizi sociali? Padronissimo di pensarla in questo modo! Noi abbiamo un'opinione diversa dalla sua, tutto quà. Non sfruttiamo assolutamente l'immagine di defunti per propangadare nulla. Abbiamo voluto ricordare Libero Grimani perchè siamo convinti della bontà della sua opera. Le possiamo anticipare che ci crediamo così tanto che nel piano della toponomastica che stiamo portando a compimento, abbiamo inserito una nuova via da intitolargli. Come vede siamo così convinti di ciò che asseriamo da far seguire alle nostre enunciazioni, azioni concrete e piene di significato. Deplorevole è soltanto la sua presunzione che le fa supporre di avere sempre e in ogni argomento la ricetta giusta e la ragione dalla sua parte.
Inoltre non intendevamo sminuire il lavoro svolto Dal Sig. Urbanetti raimondo che ha svolto il ruolo di Assessore ai servizi Sociali per lungo tempo e con ottimi risultati. Su questo come vede concordiamo anche noi!

Anonimo ha detto...

Ma ancora non avete capito che quelli capaci erano solo loro? Non bisogna mai contraddirli, è meglio ignorarli.
Se i predecessori avessero amministrato bene, la giunta Graziani, ferme le restrizioni dei tagli, si sarebbe trovata ad operare con queste difficoltà? Ma mi faccia il piacere!!!!

Luca ha detto...

Inoltre sarebbe bene contestualizzare i fatti. Amministrare oggi è molto più difficile di qualche anno fa. Oggi i soldi a disposizione dei Comuni sono ridotti a zero e realizzare i propri progetti non è semplice. Fino a qualche decennio addietro si buttavano i soldi pubblici in ogni dove e ogni sempliciotto poteva far vedere che poteva fare qualcosa. Li vorrei vedere adesso cosa saprebbero fare!

Telesforo ha detto...

Non dimentichiamo che Magliano è stato per anni "amministrato" dalle famiglie, certamente tutte degne persone, ma non sempre con una visione politica diciamo "aperta". Se solo penso che il nostro casello autostradale è l'unico che non ha "capannoni" mi fa capire che Magliano doveva restare agricolo o "colonico" come dice il saggio Memmo. Che avessero già pensato negli anni 60 e 70 che ci sarebbe stata la crisi? Non lo so però mi sembra che Fiano Romano, che allora era grande come Magliano, ancora se la cavi discretamente. Questa gente, non con il senno del poi, ma con il giudizio della storia, avrà qualche crisi di coscienza?????

carlo gasperini ha detto...

Purtroppo no, non è una opinione affermare che tale assessore a questi servizi sia stato o sia migliore dell’altro, è invece una constatazione e una evidenza ancora riscontrabile.
Libero quando era assessore, io facevo il segretario della sezione del PCI, ho avuto diversi scambi di idee con lui, sempre disponibile ed entusiasta del ruolo che svolgeva (la scuola materna ed infantile “Sandro Pertini” fu opera da lui voluta).; troppo presto però per affermare che sia stato il migliore assessore, troppo presto perché prematuramente scomparso. Intitolargli una strada? Perché no, personalmente mi farebbe piacere essendo stato anche un mio coetaneo e compagno di scuola, oltre che fino al 1970, anche compagno di partito nel PSI.
In quanto alla Berni penso che sia ancora presto cercare di fare paragoni, possiamo solo dire, anzi potete dirlo voi, che promette bene e gli auguro di raggiungere quegli obbiettivi che magari si è posta quale assessore; forse sarò disattento, però personalmente ancora non ne conosco i progetti.
La mia presunzione? Ma di cosa parlate, quale presunzione! È tale affermare che si stanno utilizzando metodi deplorevoli per non so quali finalità?
Sono metodi di regime tipici del ventennio, lo affermo perché li ho vissuti fin dall’infanzia, lo si fa quando vi sono delle evidenti difficoltà e si cerca di camuffarle deviando da quei problemi con la retorica.

carlo gasperini ha detto...

Ai tre posso soltanto ricordare che bisogna fare attenzione, perché eventualmente in quelle amministrazioni che ricordo i rapporti di forza al loro interno furono sempre di 8 a 8, vi era anche qualcuno che ancora siede su quelle poltrone rosse, Orsini ad esempio era nell'amministrazione che va dall'80 all'85, Ruggeri dal 90 e nel PCI da molto tempo prima, il padre di Falcetta in minoranza, ma non ricordo mai abbia avanzato un progetto in quel senso, qualche socialista ancora è li in maggioranza e fareste bene a chiederlo a loro non a me.

Anonimo ha detto...

Ma infatti si parla di anni precedenti e della grande lungimiranza che ha contraddistinto i maggiori esponenti del tuo partito. Se si fosse pensato a qualcosa di diverso e non si fossero persi treni importantintissimi passati negli anni 60 e 70; Magliano non sarebbe quella che è.

Anonimo ha detto...

Certo Magliano ha perso enormi occasioni nel periodo dello sviluppo economico ma almeno allora il PCI aveva uomini degni di rilievo. Guardate oggi gli eredi di quel partito come sono ridotti, quali menti eccelse vi si annidano!

carlo gasperini ha detto...

Ti posso chiedere quali siano stati quei treni importantissimi? voglio dire se sei in grado di citarmi una azienda che avesse chiesto ad esempio un pezzo di terreno per installarci un qualsiasi stabilimento.
Un'area industriale Magliano ce l'ha, è a Campitelli, la dove sorgeva l'azienda metalmeccanica officine Pulifici oggi manufatti in cemento pre compresso di Picciolini, dove c'è la "pavimental" e la cosidetta "Isola Ecologica", è una vasta superficie dove se si fosse voluto e si volesse ancora, potrebbero sorgere fabbriche a go go; ma chi è disposto ad investire sull'acquisto di terreni a prezzi da capogiro? e si perché quei terreni sono di proprietà privata, e i loro proprietari vogliono soldi.
Ho avuto diretta esperienza nel lontano 1980 con un imprenditore che voleva attivare una ceramica in quel posto successivamente aperta a Gallese scalo, ma non per antipatia verso il comune di Magliano, ma perché il comune di gallese concesse il terreno in comodato d'uso essendone il proprietario.
Chi sta oggi amministrando si può benissimo rendere conto di quanto sia conservatore Magliano, conservatore per cultura, quella cultura che proviene da quella contadina e derivante dall'insicurezza dei raccolti, vedere il lavoro duro di un anno svanire per una grandinata, una gelata, una "secca", questo perché la campagna non sta sotto ad un capannone.

carlo gasperini ha detto...

Ancora un ricordo.
Chi di voi è a conoscenza che le fognature di Magliano centro furono realizzate con le cosi dette "opere volontarie"? così come l'acquedotto? Non c'èrano fondi della regione, c'erano i dazi e la tassa famiglia e poi tanta volontà di riscatto, tanta solidarietà, tanto consenso a quei partiti (comunisti e socialisti) che amministravano il comune in condizioni disastrose; si usciva infatti da un periodo buio, quello del fascismo, quello che aveva ridotto gli italiani un popolo di straccioni, quello che oggi questo presidente del consiglio, attore con kilogrammi di cerone sul volto, etti di vernice nera su quei capelli finti, col finto sorriso ghignante stampato in faccia, ci sta di nuovo trascinando.

Anonimo ha detto...

Caro Gasperini, avendo saputo che in un commento da Te fatto, segnalavi la mia inattiva presenza in minoranza nel consiglio comunale in passato, mi sono preso la briga di leggerTi, per cui penso che Ti debba una risposta. non mi risulta che la allora minoranza ed io in particolare non abbia fatto proposte, è vero il contrario, la maggioranza, si distingueva per l' abitudine di non prendere in considerazione non solo la minoranza ma neanche Te. sono passati molti anni, ma mi sembra che Ti allontanasti dal Consiglio in quanto poichè tentavi di intervenire spesso contro la linea del Tuo gruppo, innervosivi i tuoi compagni. più volte la minoranza avanzò soluzioni che avrebbero, se accolte, modificato la vita economica di Magliano.
Più volte proponemmo l'abbandono del progetto del piano PIP che la maggioranza voleva realizzare sotto la cantina sociale e la sua localizzazione nella pianura, ma quali attività artigianali moderne potevano essere realizzate in un pendio con il 20/30 di dislivello, fatto stà che quel progetto assurdo non fu mai realizzato.
Quando proposi di aprire il nostro paese ad attività produttive Lotti Veneto dal palco pubblico mi rispose "ma quale industria magliano ha l'industria verde dell'agricoltura" si gli risposi "agricoltura silvo pastorale"; quando proposi di realizzare la lottizzazione di Berardelli e con la vendita dei lotti di acquisire terreno in pianura da destinare a basso prezzo a chi avesse voluto impiantare una azienda a Magliano un allora Sindaco mi rispose che fin che c'era lui i capitalisti se volevano venire a Magliano dovevano passare sul suo corpo.
quando proposi di aderire al plesso scolastico di Civita Castellana, l'allora sindaco si alzò e testualmente disse"sono d'accordo con la mozione fatta da Falcetta ma per disciplina di partito devo votare contro".
insieme ad Augusto Poeta proponemmo la costruzione di una piscina anche attraverso una sottoscrizione pubblica, il progetto naufragò perchè la allora maggioranza lo considerava inutile.
Insieme all'amico Donato Chieti feci una continua battaglia perchè non si realizzasse l'ospedale di Poggio Mirteto, nulla hanno mai fatto le giunte di sinistra per difendere il nostro ospedale.
più volte i componenti della giunta, i Sindaci succedutisi hanno manifestato la insofferenza a chè Magliano crescesse sia per timore di confronto, sia per una avversione al cambiamento, per paura che la completa stagnazione in cui per anni il nostro paese era stato relegato, fosse modificata da persone che venute da fuori, non potevano essere controllate dall'oligarchia che si era consolidata.
Magliano aveva ed ha una posizione geografica particolarmente felice, strade, ferrovia, autostrada, Ti sei mai chiesto perchè invece di progredire si è sempre ridimenzionato, Ti sei mai chiesto perchè tranne le gru dei compagni di Carpi, non hanno mai allignato sul nostro territorio imprese costruttici degne di questo nome,ti sei mai chiesto perchè tra i venti e i trenta anni fa quando tutti i paesi vicininiori erano irti delle costruttive torri, a Magliano era presente solo qualche piccolo cantieruccio di ben individuati e sempre uguali signori?
Ti ricordi che a seguito di una pungolante azione della minoranza che tentava di smuovere quelle pietre sedute in consiglio comunale 3 consiglieri di maggioranza si dimisero e 2 non partecipavano, se non te lo sei mai chiesto, ritengo che non sia mai troppo tardi per riflettere seriamente; mi dicono che hai un tuo spazio, un blog, inizierò a leggerlo, spero solo che non siano solo prese di posizione, in tal caso sarebbero del tutto inutili:
sono stato sempre per il dialogo vorrei continuare ad esserlo.
Antonio Falcetta

carlo gasperini ha detto...

Mi ricordo tutto caro Antonio, certo che si, e mi fa piacere pure ti sei ricordato di me che essendo capogruppo della componente pci in consiglio, ero spesso in disaccordo con i miei compagni di partito e colleghi amministratori, tant’è che mi dimisi da quell’incarico. Ricorderai pure la famosa “fuga”, non quella di Bach il musicista, ma quella della componente socialista da un consiglio comunale.
Non sono cambiato poi molto come vedi e se quei piani successivamente sono stati cambiati lo si deve a quei consiglieri (anche te perché no) che chiedevano una dis locazione diversa ed è per questo che furono trasferiti a Frangellini e che a distanza di 30 anni, sono ancora in embrione. Quel sindaco forse ti rispose così perché vedeva in quell’area di Mazzamora qualcosa di diverso che, se la mente non mi tradisce, una lottizzazione dove si sarebbero dovute realizzare case, parte riservate ad edilizia sovvenzionata e parte a quella convenzionata ma che poi si decise per il completamento della zona 167 che vediamo oggi quasi terminata.
Potrei sottoscrivere gran parte di quello che dici, ma dovresti avere l’onestà intellettuale di fare altrettanto tu, di ammettere che in quel periodo si fece molto e che se non si è fatto, non lo si è potuto fare per la grande influenza che aveva in particolare una forte ed agguerrita categoria di lavoratori e imprenditori, quelli agricoli voglio dire e che ancora hanno e che sono convinto, si adeguassero un poco di più ad alcune norme, sarebbero ancora la ricchezza di questo paese; basta guardare il nord est dell’Italia, centinaia di aziende (non agricole) chiuse ed in crisi.
Comunque credo che avrò ancora modo di dialogare con te, come ho sempre fatto con tutti, anche con quelle teste calde oggi non più PCI.
Lotti non aveva visto male, ma con la lungimiranza che gli era propria, con la lungimiranza che soltanto poche persone sensibili possono avere, aveva previsto forse inconsciamente che certo tipo di sviluppo sarebbe stato effimero, ed infatti oggi lo vediamo.
La gente del mondo ha sempre più bisogno di cibo, e questo lo si produce coltivando la terra.
Il mio blog?
www.apriletaurus.blogspot.com
grazie della attenzione.
Carlo Casperini

carlo gasperini ha detto...

“nulla hanno mai fatto le giunte di sinistra per difendere il nostro ospedale.”
No scusa, questo pezzo lo avevo saltato. A chi ti riferisci in particolare? Voglio dire prima o dopo il 1980?
Perché tu sai che prima dell’ottanta il sottoscritto, insieme a Bocci, Bellucci, Di Giacomo, Simeoni, Fratini, portarono a compimento il nuovo ospedale in tutte le sue parti compreso il completamento della pianta organica. Tutti quelli che vi hanno lavorato o prestato la loro professione, sono convinto lo ricordano con estrema soddisfazione, tutti quei malati che vi sono stati trattati lo ricordano come qualcosa di prezioso ed efficiente.
L’ospedale di Poggio Mirteto non è colpa della sinistra caro Antonio, bensì di quel sistema Democratico Cristiano dell’epoca basato sulle correnti che amministrava insieme ai socialisti la Regione Lazio; l’antagonismo becero tra Malfatti e Micheli, il tutto a colpi di miliardi di lire per costruire ospedali mai aperti (il fenomeno non è solo sabino). Cattedrali pubbliche in un deserto.
Se poi ti riferisci a quello che successe dopo il 1980 ricordo solo una cosa, che divenne presidente della ASL RI2 la signora Mazzoli, democristiana e di Poggio Mirteto.

Antonello Ruggeri ha detto...

Finalmente si torna a dialogare con pacatezza e serenità. Siamo convinti che tanti lettori troveranno buoni spunti di discussione in questo scambio di opinioni.