domenica 2 maggio 2010

La trasparenza del PD locale (tanto tuonò che piovve!)

In un primo momento eravamo tentati di non dare importanza alla "madre di tutte le battaglie" che i dirigenti del "nuovo corso" del PD locale hanno intrapreso da qualche settimana. Eravamo convinti a non replicare non tanto per la banalità della richiesta quanto perché pensavamo che in quelle menti fosse rimasto un barlume di senso critico.

Invece no.

Purtroppo non è così e allora bisogna fare ciò che si deve cercando di dare alle cose il giusto ordine e il loro vero valore.

E per fare ordine è necessario fare un percorso a ritroso nel tempo fino all'anno appena passato, quando ad amministrare Magliano era una Giunta guidata da un iscritto al PD e sostenuta in tutti i modi ed in ogni frangente dallo stesso Partito di cui i dirigenti attuali erano parte integrante.

Quell' Amministrazione, per quanto concerne l'informazione e la trasparenza, ha lasciato segni indelebili ai quali stiamo cercando di porre rimedio nella sola forma possibile: quella istituzionale.

Non esisteva un sito web degno di questo nome e i regolamenti non ne prevedevano l'utilizzo. Per quanto riguarda la partecipazione sarebbe utile ricordare una famosa ordinanza che vietava l'accesso in Comune ai Consiglieri se non in due giorni a settimana nelle ore di pranzo. Impossibile per gli stessi chiedere e ottenere risposte dal Sindaco e dagli Assessori.

Queste cose erano a conoscenza degli attuali dirigenti del PD che, è utile ricordare anche questo, non hanno mai detto niente ne mai hanno fatto qualcosa di concreto per rimuovere tali consolidati comportamenti. Ci sarebbe a questo punto da chiedersi se non fossero consenzienti o peggio, fossero loro stessi a suggerirli.

Noi, faticosamente e dal niente, abbiamo avviato la costruzione del sito web che tra qualche tempo sarà on-line, stiamo realizzando un hot-spot gratuito per navigare gratuitamente in Piazza Garibaldi, (che poi verrà esteso ad altri spazi pubblici) stiamo attuando la fase di revisione dei regolamenti per mettere on-line tutti gli atti del Comune e per permettere ai cittadini di poter eseguire tutte le pratiche per via telematica.

Tutte queste cose le abbiamo dette più volte al neo-segretario che però sembra essere come Giano bifronte. Infatti, quando gli si parla direttamente sembra capire e condividere, mentre quando poi torna ad essere solo, cambia repentinamente idea e dimentica le cose che gli sono state dette. Questo comportamento sembra per altro accentuarsi quando lo stesso si pone davanti ad un PC. Allora lì riesce a dare il meglio di se, come se fosse preso da una irrefrenabile voglia di dimostrare a se stesso e al mondo intero il suo valore e la purezza dei suoi (nuovi) principi.

Oppure nella mente di questa nuova dirigenza sta prendendo forma la voglia di emulare Berlusconi che li porta a cercare il controllo dell’informazione e quindi il potere.

Andrebbe poi aggiunta una doverosa considerazione: il Comune è un’Istituzione e va vista e trattata con il dovuto rispetto proprio perché è di proprietà di tutti i cittadini. Il rispetto per le Istituzioni parte proprio dalla giusta considerazione che si dovrebbe avere di esse. Per questo motivo non possono essere trattate alla stessa stregua di un semplice giocattolo da usare a proprio ed esclusivo piacimento.

E veniamo alla "battaglia" per le riprese del Consiglio Comunale.

Come è stata impostata da Di Basilio e compagni sembra una questione di vita o di morte, sembra che sia stato negato un diritto inalienabile, sembra che da questo derivi tutto il bene e il male del futuro dei Maglianesi.

Di fatto così non è.

E non lo è per una serie di ragioni, la prima delle quali risiede appunto nel Regolamento del Consiglio che non prevede che le sedute siano riprese.

La seconda riguarda proprio la strumentalizzazione che se ne fa già da adesso della richiesta. Infatti così come è stata posta sembra mirare ad una pubblicità delle sedute dell'Assise Comunale. Di fatto però quelle riunioni sono pubbliche da sempre per legge (salvo alcuni casi espressamente previsti) e ogni cittadino può assistervi.

La terza riguarda l'utilizzo delle riprese che si vorrebbero effettuare.

Questo è un punto delicato sul quale Di Basilio e compagni sembrano sorvolare. Il PD non è una televisione, non è una radio, non è un giornale ma un partito. I suoi dirigenti non sono giornalisti iscritti ad un ordine che hanno dei precisi obblighi anche deontologici. E' proprio l'uso politico che se ne vorrebbe fare che pone la questione sotto un'ottica completamente diversa.

In passato, nella sola ed unica occasione in cui ha potuto farlo, ha già dato dimostrazione di faziosità e dell'uso strumentale che se ne può fare di quelle registrazioni. Infatti in una manifestazione sulla Sanità, in occasione della recente campagna elettorale per le elezioni regionali, l'intervento del Sindaco non è stato inserito sul loro sito. Anzi, in quelle riprese Alfredo Graziani nemmeno veniva mai inquadrato! Semplicemente è stato cancellato!

Se questa è la trasparenza che chiedono i dirigenti del PD, non è difficile immaginare cosa vorrebbero fare con le riprese del Consiglio. Riprese che è bene ricordarlo, non finirebbero su un giornale, su una televisione, su una radio ma sul sito di un Partito per scopi politici, con relativi commenti di parte e non per altro.

L'ultima considerazione che vogliamo fare riguarda però la priorità che nel PD attuale si dà ai problemi.

Problemi sui quali, è bene ricordarlo, per tanti anni hanno volutamente e colpevolmente sorvolato e che sembrano ancora non vedere. Per loro la priorità è il loro giocattolino nuovo, la loro telecamerina e il loro computerino che sembrano aver preso il sopravvento sulle tante questioni di cui potrebbero essere protagonisti per il bene di Magliano se solo lo volessero.

Ma che vogliamo farci? Sò ragazzi!

E come a tutti i bambini a cui si toglie il giocattolo, piangono e strillano fino a rimanere senza fiato.

Ma noi li capiamo e proprio perché non ci piace assistere ai loro strepiti che minerebbero la residuale considerazione dei loro elettori, li vogliamo rassicurare.

Presto si comincerà a lavorare sul nuovo Regolamento del Consiglio Comunale. Quella sarà la sede naturale ed istituzionale in cui inserire nuove norme che però, lo diciamo fin da ora, dovranno essere improntate alla vera trasparenza e non a quella di parte che sembra tanto far comodo a Di Basilio e soci più o meno in quota PD.

1 commento:

Anonimo ha detto...

E mica so fessi! Vogliono fare come Berlusconi e attravero le telecamere ottenere quella visibilità che altrimenti non hanno. Fossi il Sindaco organizzerei un Grande Fratello in Sala Consiliare con maxischermo in Piazza Garibaldi.