lunedì 21 febbraio 2011

Non siamo soli!






Oggi il "Giornale di Rieti" ha pubblicato un bellissimo articolo di Tommaso Paparusso che, è bene ricordarlo, da sempre è stato al fianco di Magliano nella sua lotta a difesa del Marzio Marini e della Sanità in genere.
Non siamo soli quindi quando affermiamo che i Partiti, tutti o quasi, se ne sono sempre FREGATI di questo Comune. 
Non siamo soli a pensare che le logiche partitiche sono più forti, molto più forti, degli interessi dei cittadini.
Non siamo soli quando diciamo che siamo stufi di personaggi che vengono a Magliano solo per prendere voti per poi scordarsi di tutto appena hanno imboccato la strada per Rieti.
Non siamo i soli a pensare che per alcuni personaggi è facile dire a Magliano alcune cose  per dimenticarsene subito e dire l'esatto contrario quando si è a Rieti!
Buona lettura!

Verso l'Umbria, tardi per fare il mea culpa!
Perchè meravigliarsi se un Comune come Magliano Sabina decide la triste via dell'esilio?

di Tommaso Paparusso
lunedì 21 febbraio 2011

Sembra che il tempo a Roma si sia fermato ai ludi circensi del Colosseo, vista la continua ricerca per i suoi giochi di schiavi, gladiatori, teatranti ed altro da reclutare nel grande e disponibile vivaio reatino. Il fascino romano attrae in modo particolare i politici della provincia che comodamente preferiscono avere il piede in due staffe.
Una staffa ben radicata per ottenere voti elettorali in loco e nell'altra tutta dedita alla sudditanza e benevolenza della Regione e di Roma. L'attesa di sentire la loro voce in difesa del territorio è sempre più lontana e disinteressata. Qualche apparizione, commenti rilasciati ai giornali e poi tutto fumo. I problemi vengono lasciati scivolare volutamente nell'oblio, tanto da oscurare con un velo pietoso questa isolata e orfana provincia. Segue...
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6 commenti:

Anonimo ha detto...

Bello é che continua il dibattito. Ancor più bello é che il parlarne sta smuovendo molte coscienze. Tirando le somme e facendo il conto della serva, si può facilmente evidenziare il "guadagno" che ha avuto Magliano da Rieti, nonostante la nutrita presenza, nel tempo, di consiglieri provinciali eletti nel nostro territorio e di politici che sono venuti a far promesse senza mantenerle ( anche qualche consiglere regionale nel periodo di Marrazzo). Oggi fa scalpore (giustamente) la Polverini che non ha mantenuto le promesse, ma di quelli che si sono succeduti sullo scranno di piazza per accaparrarsi i voti, quanti hanno mantenuto gli impegni presi?
Tutti quelli che dicono che ci vogliono i progetti o sono contrari al passaggio che hanno da "guadagnare" restando nel Lazio?

Anonimo ha detto...

La dignità di essere combattenti e non vili.

Anonimo ha detto...

La dignità di un popolo si vede in questi frangenti. Ma i vigliacchi si fanno scudo delle bandiere dei partiti, quegli stessi partiti che hanno sempre fatto man bassa in questo paese. Dx, SX, tutti uguali! Tante belle parole ma pronti solo a farsi i cazzi propri a scapito della gente. E ancora ci sono coglioni che ci credono, che credono a questi imbecilli.

Anonimo ha detto...

...Una staffa ben radicata per ottenere voti elettorali in loco e nell'altra tutta dedita alla sudditanza e benevolenza della Regione e di Roma. L'attesa di sentire la loro voce in difesa del territorio è sempre più lontana e disinteressata. Qualche apparizione, commenti rilasciati ai giornali e poi tutto fumo. I problemi vengono lasciati scivolare volutamente nell'oblio, tanto da oscurare con un velo pietoso questa isolata e orfana provincia.

È impressionante come venga a mancare l'unione e l'attaccamento alla loro terra e la terra dei loro padri, necessario per far quadrato, con tutti i partiti di qualsiasi ideologia politica e per poter contrastare con veemenza i soprusi, le prepotenze, imposizioni e disegni romani - regionali. Invece ogni schieramento agisce per proprio conto, lasciando gli interessi del territorio allo sbando. Come può meravigliare se per la propria difesa, la propria dignità un Comune come Magliano Sabina decide e sceglie la triste via dell'esilio, della secessione dalla sua provincia....

SEMPLICEMENTE FANTASTICO QUESTO ARTICOLO. GRANDE PAPARUSSO, COMPLIMENTI!

Antonello De Angelis@stiadsl.it ha detto...

Sono certo che i Maglianesi capiranno i benefici che avrà Magliano passando in Umbria,ma vorrei dire che sono stato sempre d'accordo che Magliano si doveva staccare dal Lazio,e ogni giorno che passa ne sono sempre più convinto,come ho dimostrato nel mio blog condivido la scelta di questa amministrazione e la difenderò fino alla fine anche come segretario IDV di Magliano.
L'articolo di Giulio è coerente con il passato e il presente adesso però servono i fatti caro Giulio spazzare via questa marmaglia di Politici sia di destra che di sinistra che anno dimostrato di averci ingannato,e allo stesso tempo spazzeremo via i loro portaborse,e i loro ruffiani inconcludenti.
Se devo scegliere il mio partito o Magliano certamente prima viene la mia cittadina.

Mattia ha detto...

Il giornalista Paparusso ha scritto quello che i Maglianesi pensano. Più in generale ha descritto la presa di coscienza dei cittadini nei confronti della politica e dei partiti. Io spero che sempre più gente si renda conto di quale classe politica disponga la nostra Nazione. Credo che la gente sia arrivata veramente e che non si fidi più dei tanti cialtroni che ci rappresentano. Rieti in questo batte tutti e spero che la cancellino questa Provincia. Dopo che noi ce nes iamo andati ovviamente.