mercoledì 16 febbraio 2011

Tutta la sabina lasci il Lazio!

Clamorosa proposta avanzata dal capogruppo del Pdl della provincia. Dopo l'ok al referendum per magliano si allarga la protesta per passare in Umbria.

È arrivato il momento di riflettere se passare interamente, come provincia di Rieti, in un'altra Regione. La proposta, effettivamente forte ma che serpeggia sempre più nei discorsi di piazza e di bar del reatino medio, è stata lanciata ieri dall'assessore comunale e capogruppo provinciale del Pdl, Felice Costini. «Visto che aldilà della maggioranze al governo della Pisana, siano di centrodestra o siano di centrosinistra, la politica della Regione è sempre la stessa, ci sarebbe da chiedersi se non sia doveroso, nell'interesse del territorio, indire un referendum per la secessione dell'intera provincia di Rieti dalla Regione Lazio - ha affermato Costini - evitando così che lo smembramento avvenga Comune per Comune, per poi ricercare una Regione in cui le dimensioni della nostra provincia permettano di essere prese in considerazione».

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9 commenti:

Anonimo ha detto...

Chi ha veramente le palle si vede. Altro che sti 4 quaqquaraqquà del pd!!!!!!!!! Buffoni siete solo capaci di denigrare le persone e non avete uno straccio di proposta da fare. BUFFONI!!!!!!

Mattia ha detto...

Almeno questo tiene fede alle parole dette al Consiglio Provinciale tenutosi al Manlio. Il presidente Melilli invece ha detto le stesse cose ma ora si tira indietro per convenienza personale. Io l'ho votato comne tutti queli della mia famiglia ma la prossima volta ci penseremo bene e al limite ci asterremo.

Anonimo ha detto...

credo ancora una volta che le persone con le palle siano solo di destra....una destra sociale che guarda gli interessi della comunita' e dei piu' indigenti..grazie F.COSTINI da tutta la destra-sociale di magliano sabina..

Giuseppe Baratro ha detto...

Lo sapevo! Neanche é stata fissata la data del referendum ed ecco subito che si affaccia già il comitato del NO. Chi ha vissuto la politica maglianese degli anni passati, si ricorderà di un signore che era il signornò. Facevi una lista e lui pronto te ne faceva una di disturbo solo con l'intento di farti perdere le elezioni. Di fantomatiche associazioni a Magliano c'é l'abbondanza. Anche il sig.Rossi, tempo fà, ha cercato di crearne una ma, per sua "sfortuna" é deceduta lo stesso giorno che é nata. Certo il potere coagulante del signore che si propone adesso con il Comitato del "NO" é ben diverso anche perché proviene dalla scuola del signornò. Comunque l'Italia e gli Italiani cominciano ad essre stufi di Cavalieri e Commendatori e soprattutto di quelli che si riaffacciano alla politica come i viaggiatori sul treno del film "amici miei". Comunque "buona caccia" come si dice al cacciatore.

Mi sun de Milan ha detto...

Ma il Cummenda, non é dello stesso partito del Costini? Ha proprio ragione il "Baratro", il signornò é tornato. Neanche l'armata brancaleone é più un Don Chiscotte senza il Sancio Panza. Te salut.

Giuseppe Baratro ha detto...

Come mai il "caramella" non ha fatto ancora nessun commento in proposito?
Ma chi é il caramella?
E' il Gasperini.
Ma perché caramella?
Perché come la caramella lo "scartano" tutti.

Antonio Burrone ha detto...

Ho visto una nutrita rassegna stampa sul blog di Magliano Democratica che dà ampio risalto all'intervista di Cicchetti. Quello che mi sorprende é che ancora a Cicchetti é stato regalato un momento di popolarità. Sicuramente quello che cercava. Considerando che, in proporzione é stato il candidato più votato, in proporzione é stato anche quello più trombato dal suo partito. Dissentire e fare rimostranze é il minimo. A chi però dice che l'attuale amministrazione non ha ancora un progetto per passare in Umbria, sento il dovere di rispondere che in tutti gli anni che si é avuta in provincia una Maggioranza di sinistra o di centro sinistra, con in vari consiglieri eletti nelle file del pci, del pds, dei ds (ma quanti so') a Magliano che progetto hanno avuto i vari amministratori per fermare il lento depauperamento del paese? In tutti gli anni che hanno governato, anche da soli, quali investimenti sono stati fatti su Magliano? Il problema dell'ospedale é scoppiato adesso ma, ho la sensazione che sia come un cancro che non é stato curato nel momento i cui é stato scoperto e ci si é dormito sopra. Non dimentichiamo i vari Bagarani e Dionisi (consigliere provinciale),nonché del consigliere Russo, già medico dell'ospedale (Frega non oso commentarlo) per non parlare di Correani. Adesso, purtroppo la carota é arrivata all'altezza del cavallo dei pantaloni. E' opportuno separare la politica dalle demagogia, amesso che si capisca la differenza.

Anonimo ha detto...

Dal blog di aprile
"Allora lascia perdere i ricordi perché ce ne sono anche di buoni, mooolto buoni, come quelli dell'esperienza del sottoscritto quale consigliere di amministrazione di quell'ospedale che oggi vorrebbero chiudere e che non siete riusciti a mantenervelo, tutti, indistintamente tutti nessuno escluso eccetto me unico sopravvissuto di quella meravigliosa avventura non solo politica, si eccetto me e lo posso gridare forte senza possibilità di essere smentito".
Aho! Ma a Magliano c'avete GOLDRAKE e non lo sfruttate? Ma al sindaco non gli é rimasto da nominare un assessore esterno? Che aspetta? C'avete l'unguento per tutti i mali e non lo sfruttate?

Anonimo ha detto...

E' un po' che non commento notizie sui blog. Tempo fa mi sono detto che era molto più importante darsi da fare nella realtà che perdere tempo a scrivere e sognare un futuro migliore, però in questi ultimi mesi ho letto molto, e spesso mi sono meravigliato. Ho cercato di calarmi nella mente di chi giornalmente deride e offende chi oggi siede in Consiglio Comunale, devo dire che troppo spesso, a mio parere, si prende di mira Ruggeri; forse perché l'unico a prodigarsi su queste pagine per comunicare e, talune volte spiegare, decisioni prese da tutti. Ho visto gente intervenire nelle "conversazioni" e subito essere messo alla berlina, anche da chi (dice) di sostenerci. Ma soprattutto ho visto politici provinciali non fare un bel niente; ho visto una persona, che stimavo, preoccuparsi più di onorare il nome dei suoi amici che difendere i cittadini della "nostra" provincia. Ho visto politici di spicco non riuscire per mesi a prendere un appuntamento ma inventarsi di tutto per rimediare al disastro (tutto reatino) Ritel. Ho visto maglianesi “denunciare” su blog locali inciuci e accordi in favore non si sa di chi, solo per aprire bocca e dar fiato alle trombe. Per mesi sono stato zitto perché frastornato da tutte queste cattiverie gratuite e indifferenza, ora voglio solo dire a qualcuno di vergognarsi e a qualcuno di specchiarsi.
All’Onorevole Cicchetti voglio dire che non credo possa fare lezioni di stile ai maglianesi e al nostro Sindaco, visto la sua dura contrapposizione col Presidente Polverini quando ha perso il posto di Assessore regionale. Vede Onorevole Lei l’ha fatto per una poltrona che spettava alla provincia, noi lo facciamo per qualcosa di più che spettava alla Sabina! Avendo capito fin da subito le grandi difficoltà che si è trovata a gestire la Regione Lazio, non abbiamo mai chiesto la Luna, non abbiamo mai chiesto un Ospedaluccio sotto casa. Abbiamo chiesto la possibilità di mantenere una MINIMA assistenza sanitaria che, come ha ben detto, tocca 40000 persone e la possibilità di mantenere l’indotto economico generato da una struttura più snella per le casse regionali. L’indotto era per tutta la Sabina e non solo per Magliano.
Un ultima domanda al Pd locale: come mai visto le grandi menti e forza politica che avete dal 2007 a marzo 2010 non siete riusciti a specializzare il nosocomio maglianese come proponete oggi? Come mai avete permesso che all’interno della struttura regnasse l’anarchia gestionale ed economica anch’essa causa dell’imminente chiusura? Personalmente non faccio fatica a dire che non ho grande influenza politica su qualsivoglia partito, il mio impegno lo dedico a Magliano e ai Maglianesi, anche perché a dirla tutta guardandomi indietro, non mi sembra che chi oggi sbraita abbia fatto un granchè!
Giulio Falcetta