martedì 3 giugno 2008

Cosa succederebbe se...

Pensiamo sia utile iniziare a riflettere sulla possibilità che le nuove regole legislative in materia di immigrazione e i poteri ulteriori recentemente attribuiti ai prefetti, portino delle conseguenze nelle nostre terre.
In particolare ci riferiamo a quanto ventilato su "Il Messaggero" di oggi che parla di una possibile dislocazione in Bassa Sabina dei campi rom che verrebbero smantellati a Roma.
E' bene precisare che non esiste al momento nessuna iniziativa di questo genere ma un'ipotesi molto simile era già circolata qualche tempo addietro.
Senza ingenerare nessun allarmismo, vorremmo però iniziare a riflettere su come affrontare una simile eventualità.

Riportiamo di seguito quanto apparso su "Il Messaggero" di oggi.


I poteri in materia concessi al Prefetto di Roma e la possibile delocalizzazione creano timori

Rom, allarme in Bassa Sabina
Convocata per oggi l’Unione dei Comuni: «Non siamo attrezzati ad ospitarli»


La possibilità, al momento, è soltanto potenziale. Ma i poteri straordinari concessi dal Governo al Prefetto di Roma in materia di campi nomadi e l’eventualità che alcuni di quesi possano essere delocalizzati nelle aree dell’hinterland, compresa la Bassa Sabina, creano timori. E l’Unione dei Comuni della Bassa Sabina ha convocato per oggi pomeriggio, a Collevecchio, una riunione straordinaria. All’ordine del giorno lo studio di misure di protezione, in materia di sicurezza, per i cittadini. «Non siamo attrezzati per accoglierli», spiega il presidente. ANNIBALDI a pag 37.

Da pag. 37

Campi nomadi, la Bassa Sabina si allerta

Conferenza dei sindaci a Collevecchio per studiare misure di sicurezza per i cittadini

di SAMUELE ANNIBALDI

Chiariamolo subito al fine di evitare malintesi e strumentalizzazioni di sorta: nell’intero Reatino non esiste un’emergenza nomadi. Se per emergenza si intende e si pensa ad insediamenti di campi o alla possibilità che nel prossimo futuro ci si possa ritrovare sotto casa comunità rom delocalizzate in Sabina dall’hinterland di Roma. In ogni caso, la Sabina non vuole stare alla finestra e aspettare passivamente l’evolversi degli eventi, in particolare dopo l’ordinanza del presidente del consiglio dei ministri con la quale viene conferito al Prefetto di Roma, Carlo Mosca, il potere di delocalizzare i campi rom in deroga alle leggi vigenti. Nell’ordinanza non è chiaro se questa delocalizzazione significa spostare i campi nomadi di Roma in altri Comuni o in altre province del Lazio. Nell’ordinanza viene conferito al Prefetto Mosca l’incarico di “commissario delegato” per la realizzazione di tutti gli interventi necessari al superamento dello stato di emergenza nel territorio del Lazio, con particolare riferimento alle aree urbane del Comune di Roma e delle zone circostanti. In altre parole, al Prefetto spetterà il compito dell’individuazione, qualora quelli esistenti non riescano a soddisfare le esigenze abitative, di altri siti idonei per la realizzazione di campi autorizzati. Se dentro o fuori il territorio del Comune di Roma lo si capirà solo nei prossimi giorni. Detto ciò i sindaci dei Comuni della Bassa Sabina, territorio cerniera con l’hinterland romano, oggi alle 18 si vedranno nella conferenza convocata a Collevecchio nella sede del Municipio per parlare e lanciare proposte relative ad eventuali interventi e misure di prevenzione per la sicurezza e l’incolumità dei cittadini. Per l’occasione il presidente della Conferenza, Alessio Bonifazi, lancerà la proposta di istituire un tavolo regionale per la sicurezza.
«Una sorta di coordinamento - spiega Alessio Bonifazi - dove siedano insieme al sindaco di Roma, il Prefetto di Roma, il presidente della Regione e i presidenti e i Prefetti delle Province e una delegazione di amministratori locali anche della Sabina affinché si possa essere informati in tempo reale su ogni decisione che in maniera diretta possa riguardare a vario titolo i diversi territori della Sabina. Un tavolo costruttivo dove poter eventualmente dibattere e dare il proprio contributo in termini di scelte, proposte e idee. Quello che mancò un anno fa quando si parlò della possibilità di delocalizzare in via sperimentale i campi rom fuori dall’hinterland romano e che suscitò allarmismo in diversi centri del reatino e del viterbese». Alla fine, in quel caso, non se ne fece poi più nulla e tutto il clamore suscitato da alcune indiscrezioni trapelate da Roma rientrò subito.


Le barricate non sono ancora state alzate e probabilmente mai lo si farà. Ma è certo che il timore e le resistenze ad evntuali delocalizazioni di campi rom nella Bassa Sabina saranno forti. «Nello specifico - ribadisce Bonifazi - la Sabina non è un territorio attrezzato per ricevere ed ospitare comunità nomadi». Sulla questione c’è da aggiungere che la Prefettura di Rieti ha avviato tramite una nota ai sindaci della provincia una ricognizione sul territorio dei campi nomadi. Nel dispositivo viene chiesto ai Comuni di effettuare con la massima urgenza una ricognizione relativa al numero e alla eventuale dislocazione dei campi sosta per i cittadini nomadi, distinguendo quelli autorizzati da quelli sorti spontaneamente, fornendo una quantificazione se pure indicativa del numero di persone alloggiate. I Comuni a stretto giro dovranno ora rispondere, anche in caso negativo, fornendo i dati in loro possesso per ciò che attiene i rispettivi territori,
S.A.


18 commenti:

Anonimo ha detto...

succederebbe un macello

Anonimo ha detto...

Ma che macello faremo come fanno a Roma li fanno andare via per forza

Anonimo ha detto...

succederebbe quello che ci meritiamo.
Campi di zingari, masan e discarica.

Anonimo ha detto...

Non sono un anonimo, sono carlo e la mia vuole essere soltanto una provocazione.
Se non si è mai programmato qualcosa di serio, se non si sono adibite aree a disposizione del comune per servizi, se tutto è "deserto", prima o poi qualcuno ci porrà gli occhi e succederà quello già visto per la discarica e la masan.
Quello che serve è cambiare destinazione d'uso a certe aree a rischio, la vecchia fornace dopo la vittoria per la discarica è restata come era prima, l'area dove dovrebbe sorgere l'eliporto di fatto discarica lo è già, altri siti sono nelle medesime condizioni.
Si progetti che il territorio di Magliano sia area protetta, si porti a termine il progetto sviluppato anni fa sulla realizzazione di un parco attrezzato nel bosco di Campana, si definisca magliano comune denuclearizzato, si rispetti l'ambiente ed i corsi d'acqua esistenti (ci sono oasi naturalistiche anche di pregio).
Mi dispiace, ma responsabilità le avete anche voi che vi siete posti quali candidati ad amministrare questo Comune.
Se avvenisse quello che per ora è soltanto una eventualità, ci sarebbe ben poco da fare perché opporsi ad un campo rom dove sono presenti persone, non è la stessa cosa che opporsi ad una discarica.
Ripeto, certi eventi occorre prevenirli con scelte che creino sviluppo e che scoraggino a coloro che vengono certe idee.
Non mi si venga ora a dire... ma tu dov'eri... troppo semplice sarebbe poiché posso testimoniare che quando son stato consigliere queste cose le dissi 25 anni fa, compresa l'area fornace dove poi vollero farne un centro di raccolta (compostaggio) per monnezza; così come il parco di Campana, così come Magliano riserva faunistica.
Ci sono troppi interessi, compresi quelli dei cacciatori, ma quando esplode qualcosa di grave giù! caccia al comunista...
davvero singolare comportamento.

Anonimo ha detto...

Guarda che a Magliano hanno sempre governato i"comunisti".Indi per cui poscia, tutto ciò che di buono c'è è da accreditare a loro,come di contro,tutto ciò che è negativo;se c'è.....A loro e a chi li ha votati,ripeto a chi li ha votati.Tu fai come i topi, che quando la nave affonda se la squajano,birbantello,così non si fa!In quanto alle responsabilità,la minoranza ne avrà pure,ma sempre di meno dei tuoi compari,che hanno quella di aver ridotto il paese così com'è.

Anonimo ha detto...

per i rom sta succedendo come per la monnezza di napoli.li spostano da li per portarli in periferia e la gente si ribella.questo è il governo di destra che trova le soluzioni per tutto e che cambierà volto all'italia.bah, pori voi che ancora gli date credito

Anonimo ha detto...

Mio caro "coscienza" guarda che dentro alla tua coalizione (se ne fai parte certamente), ce ne sono diversi che hanno fatto parte delle amministrazioni comuniste come le definisci tu,
ed anche in minoranza, ed anche...un po dovunque.
Io non rinnego un bel cazzo di nulla, confermo e difendo tutto di quella esperienza nel contesto dei tempi e tutte le positività vorrei trasmetterle ai nuovi arrivati.
Così,
tanto per evitare equivoci e fraintendimenti.

Anonimo ha detto...

carlo ha detto...

PD, PDL, MI, e tutte le restanti forze politiche, concordando anche la seconda lista.
certo, dovremmo avere la garanzia che nessun'altra lista si presenti, ma anche se lo fosse, non avrebbe comunque "scampo".

Aprile ha detto...

Confermo.

Anonimo ha detto...

A 'mbriachi,non scrivete sotto i fumi dell'alcool.Fatelo quando siete sobri,semmai conoscete questo stato di coscienza,io ho forti dubbi.

Anonimo ha detto...

Vedrete se ci riuscirò a fare emergere i veri nemici di Magliano, e gli altrettanto veri ambiziosi opportunisti che cercano soltanto mettersi in una evidenza che altrimenti non avrebbero.
Ce ne fosse uno si sia sbilanciato!
ognuno tace per timore si possa scoprire.
Questa si ch'è ipocrisia!

Anonimo ha detto...

ma chi so i nemici di magliano??? nn mi pare stiano qua dentro!

Anonimo ha detto...

I nemici di Magliano sono come Dio, è in cielo, in terra ed in ogni luogo....
e l'occhio del grande fratello spia...

Anonimo ha detto...

PARANOIAAAAA

Anonimo ha detto...

Delirium tremens il tuo,
anonimo.

Anonimo ha detto...

ROM ani, brava gente
i ROM eni, brutta gente
i ROM? che gente !!

Anonimo ha detto...

questo blog sta' diventando di scarsi contenuti!

Anonimo ha detto...

Bene perchè non ce li metti tu i contenuti che auspichi?