sabato 22 dicembre 2007

Oggi sui giornali.

Anche se a qualcuno sembra dar fastidio il fatto che la gente sia informata, continuiamo a proporre ciò che i quotidiani scrivono sulla vicenda delle indagini per concussione che hanno portato in carcere un tecnico a convenzione del Comune e alla notifica di due avvisi di garanzia al responsabile dell'Ufficio Tecnico Comunale e al Sindaco. Ci rendiamo conto che il lavoro dei giornalisti a volte può essere ingrato ma riteniamo che si debba rispettare anche quando scrivono di fatti che preferiremmo non conoscere.
Magliano Insieme

Dal "Corriere di Rieti" oggi in edicola.

L'indagine di Magliano
Guidi nega di aver minacciato il commerciante

Architetto sotto torchio per 2 ore
Ha ammesso di aver preso soldi ma solo per prestazioni

RIETI - E’ durato circa due ore e non sono mancati momenti di tensione. Si è svolto ieri mattina l’interrogatorio dell’archietto Renzo Guidi, membro della commissione edilizia di Magliano Sabina arrestato martedì scorso con l’accusa di aver chiesto tangenti ad un commerciante per far passare una concessione edilizia. Il professionista, ascoltato in carcere dal giudice per le indagini preliminari Roberto Saulino, ha deciso di non avvalersi della facoltà di non rispondere accettando, di fatto, l’interrogatorio. In sostanza ha confermato quanto aveva riferito al suo difensore (avvocato Silvana Forniti). Avrebbe preso sì i soldi, in assegni (due) e contanti (circa 1000 euro), per un totale di circa 2500 euro. Ma non come tangente, bensì per il pagamento di prestazioni professionali rilasciate al commerciante maglianese che invece ha querelato Guidi ritenendo illeggittima la richiesta. A quel punto non sono mancati momenti di tensione. Gli inquirenti hanno contestato, testimonianze alla mano, la mancanza di un preciso mandato del commerciante al professionista. In sostanza la presunta vittima non avrebbe chiesto alcuna prestazione. A riprova di ciò ci sarebbero anche alcune intercettazioni in cui si dice chiaramente che questo mandato non è stato mai stato conferito. L’architetto ha inoltre negato l’accusa di aver minacciato il commerciante di non far passare il progetto se la relazione per il superamento di un vincolo paesaggistico (che l’accusa sostiene che non c’era lungo quell’area) non fosse stata redatta da lui. Circostanza comunque confermata da alcuni testimoni tra cui il libero professionista a cui l’impreditore si era rivolto per la relazione tecnica. Per il momento l’archietetto Guidi resta in carcere anche se l’avvocato Forniti ha richiesto la scarcerazione o, in subordine, gli arresti domiciliari. Il gip Saulino si è riservato di decidere nei prossimi giorni.
Intanto a Magliano Sabina non si placa la bufera intorno all’indagine che sta facendo tremare Palazzo Vannicelli. Ad essere coinvolte sono le fondamenta della macchina amministrativa: la commissione edilizia e l’ufficio tecnico. In ogni caso il sindaco Angelo Lini, indagato a sua volta, continua a dirsi tranquillo. Ieri nell’incontro di fine anno con i dipendenti ha espresso l’auspicio che tutto venga chiarito in fretta.
Paolo Di Basilio


Da "Il Messaggero" oggi in edicola

"Caso Guidi, Sindaco dimettiti" Lini: "No, io non c'entro"

di RAFFAELLA DI CLAUDIO

«Caro sindaco, lei è diventato un problema per l’amministrazione comunale e per Magliano: lo diciamo anche per lei, è meglio che si dimetta prima che sia obbligato a farlo», dice Alfredo Graziani a nome di tutta la minoranza durante il più affollato consiglio comunale dell’ultimo periodo. E il sindaco Lini: «Ammetto pure di avere perso la serenità in alcuni momenti, ma in questo caso sono certo di poter dimostrare la mia completa estraneità ai fatti». Già, i fatti: l’arresto, martedì scorso, dell’architetto Renzo Guidi per concussione. Il consulente del Comune di Magliano E’ sospettato di aver intascato 5.500 euro per rilasciare un permesso edilizio. Nei guai per questa vicenda, ma in libertà, anche il sindaco e il responsabile dell’ufficio tecnico Massimiliano Filabozzi. Ieri due appuntamenti per questa storia che scuote la Sabina: in mattinata a Rieti l’interrogatorio di garanzia dell’architetto che poi, dopo aver partecipato alla messa di Natale celebrata in carcere, si è detto certo di uscire al più presto da Santa Scolastica. In serata il consiglio comunale straordinario convocato a sorpresa dallo stesso sindaco per anticipare l’opposizione. Teso, voce che si è scaldata solo dopo il duro intervento della minoranza, Lini è stata difeso dalla maggioranza che ha giurato sulla sua onestà criticando la «strumentalizzazioni» della minoranza. Opposizione che ha impietosamente elencato tutti i casi che ultimamente hanno visto coinvolto il Comune guidato da Lini: Masan, ex ostello, denuncia per diffamazione (caso acqua potibile) e caso legge 167. Alla fine delle comunicazioni ognuno è restato sulle proprie posizioni. Gli auguri di Natale, comunque, maggioranza e opposizione se li sono scambiati davanti agli occhi un po’ stupiti dei cittadini.

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