mercoledì 19 dicembre 2007

Quel che resta di Magliano...

In questi ultimi anni il nostro paese si è meritato gli onori delle cronache solo per fatti prettamente negativi. Gli eventi di questi ultimi giorni ne sono purtroppo la riprova. Qualche giorno fa si parlava della vicenda della 167, ieri il triste epilogo di una squallida vicenda di concussione che ha portato agli arresti di un tecnico della Commissione Ediliza Comunale. Quello che oggi abbiamo potuto leggere sui quotidiani ci lascia avviliti e tristi. Eravamo consapevoli che il modo di amministrare di questo Sindaco non era all'altezza di quello che Magliano avrebbe meritato. Sapevamo che una maggioranza muta da anni, inadeguata e appiattita sul proprio capo non avrebbe potuto produrre niente di positivo. Percepivamo l'inesistenza politica dei Partiti che appoggiano questa maggioranza che non hanno mai saputo interpretare il proprio ruolo. Però l'ipotesi (in corso di accertamento) che dalle stanze del palazzo comunale si potesse arrivare a tanto è lontana dalla nostra comprensione. Mai Magliano ha conosciuto vicende del genere, mai il nostro paese è stato sottoposto ad una simile vergogna. Questo è quello che resta della nostra Città. Su queste macerie dovremo impegnarci per ricostruire un fututo diverso e per restituire alla nostra gente l'orgoglio di essere Maglianesi.
Di seguito pubblichiamo quanto è apparso su "Il Messaggero" questa mattina affinchè chi è fuori dalla nostra provincia possa avere la giusta informazione.
Magliano Insieme


Terremoto giudiziario al comune di Magliano Sabina: ingegnere accusato di concussione, indagati il sindaco e un tecnico
Soldi in cambio di favori, arrestato
Renzo Guidi avrebbe ricevuto 5500 euro per approvare due progetti

Ingegnere del Comune di Magliano Sabina arrestato per concussione dai carabinieri: ha ottenuto 5500 euro da un commerciante
Tangenti per approvare i progetti
Renzo Guidi tradito dalle intercettazioni telefoniche. Indagati il sindaco Lini e un tecnico

di MASSIMO CAVOLI

Denaro in cambio del parere favorevole a far approvare i progetti in Commissione edilizia, è questa l’accusa mossa dalla procura all’ingegner Renzo Guidi, 54 anni, sulla base della denuncia presentata da un commerciante, arrestato ieri mattina dai carabinieri del reparto Operativo di Rieti che gli hanno notificato un ordine di custodia cautelare emesso dal giudice delle indagini preliminari Roberto Saulino. Il reato contestato al professionista, membro della Commissione edilizia, è di concussione, stessa accusa ipotizzata nei confronti del responsabile dell’area tecnica del Comune di Magliano, Massimiliano Filabozzi, e del sindaco Angelo Lini. Al primo cittadino il magistrato non contesta di aver preteso o incassato soldi, ma il ”concorso morale” nella concussione in quanto, essendo a conoscenza di quanto stava accadendo, avrebbe consigliato alla vittima di adeguarsi alle richieste di pagamento. Pur coinvolgendo tutti e tre gli indagati sotto la stessa ipotesi di reato, la custodia cautelare in carcere è scattata solo per Guidi perchè, secondo quanto si è appreso, l’architetto avrebbe cercato di inquinare le prove a suo carico raccolte dai carabinieri che da settimane tenevano i suoi telefoni e quelli degli altri sotto controllo. E proprio le intercettazioni, insieme ad alcuni assegni consegnati a Guidi dal commerciante, costituirebbero gli elementi più importanti sui quali si basa l’accusa formulata dal sostituto procuratore Fabio Picuti. L’inchiesta risulta rafforzata anche da diverse testimonianze che convergerebbero verso un’unica direzione: per avere il parere favorevole in Commissione edilizia e dalla Regione alla quale Renzi, dietro incarico del comune, forniva pareri in temi ambientali per l’apertura di esercizi pubblici, bisognava pagare. Magistratura e carabinieri hanno accertato il versamento di 5.500 euro, parte in contanti e parte in assegni, soldi consegnati prevalentemente nello studio tecnico che Guidi dirige a Osteria Nuova di Poggio Moiano. A far scattare l’indagine è stata la più classica delle situazioni: un commerciante maglianese, che tra l’altro negli anni scorsi era stato colpito anche da un grave lutto familiare causato dalla perdita del proprio figlio in un incidente stradale. La vittima voleva aprire un esercizio commerciale per la rivendita di prodotti alimentari in una chiesa sconsacrata in località Fragellini in Magliano Sabina. Dopo aver presentato il progetto il Comune gli aveva richiesto uno studio sull’impatto paesaggistico. E’ in questa fase, secondo al ricostruzione dei carabinieri, che il commerciante era stato contattato dall’ingegner Guidi il quale gli aveva riferito che, se non avesse dato a lui l’incarico di redigere la relazione tecnica per lo studio dell’impatto ambientale, il progetto sarebbe stato sicuramente respinto. Dato che, secondo l’indagato, l’area dove doveva sorgere l’esercizio commerciale era sottoposta a vincolo paesaggistico, era necessario presentare un’apposita relazione tecnica per il superamento del vincolo. Solo se tale studio fosse stato eseguito dall’ingegnere il progetto sarebbe stato approvato.
L’imprenditore però aveva ritenuto ingisutificato quel modo di procedere e così aveva affidato l’incarico per lo studio a un altro libero professionista. Una decisione che però avrebbe provocato la risentita reazione da parte del tecnico comunale e nel corso di un incontro svoltosi nello studio di Osteria Nuova, avrebbe minacciato di non approvare il progetto. A questo punto, per sbloccare la pratica, la vittima si era vista costretta a consegnato all’ingegnere una somma in contanti, presente un testimone. Non appena raccolta la denuncia, i carabinieri avevano ottenuto dalla procura l’autorizzazione a effettuare le intercettazioni telefoniche e proprio dai colloqui intercorsi tra Guidi e Filabozzi sarebbero arrivati importanti riscontri alle dichiarazioni rese dal commerciante. A questa indagine si era poi aggiunto il sequestro della documentazione amministrativa nel comune di Magliano il cui esame ha permesso ai carabinieri di accertare diverse anomalie. In particolare è stato appurato che l’area interessata dal progetto non era soggetta ad alcun vincolo paesaggistico, trattandosi di sottozona urbanistica e destinata a nuovi insediamenti commerciali. Questi gli elementi dell’accusa che saranno contestati a Guidi - difeso dall’avvocato Silvana Forniti - venerdì mattina dal gip Saulino, nel corso dell’interrogatorio di garanzia che si svolgerà nel carcere di Santa Scolastica. Il tecnico, come avrebbe sostenuto prima dell’arresto, si dichiara innocente e sostiene che le sue erano prestazioni professionali per le quali era regolarmente autorizzato dall’amministrazione.

Altro articolo sempre da "Il Messaggero" di oggi

di RAFFAELLA DI CLAUDIO

La maggior parte dei maglianesi lo hanno appreso dalla televisione. Tutti ormai sapevano dell'indagine per concussione aperta nei confronti di due tecnici e del sindaco Angelo Lini del Comune di Magliano Sabina, ma ieri la comunicazione dell'arresto dell'ingegner Guidi è caduta come una doccia fredda su cittadini e esponenti politici. Arrestato perchè secondo l'accusa aveva costretto un imprenditore a pagare oltre 5 mila euro per l'approvazione di progetti edilizi. Un'accusa che a Magliano prima d'ora non si era mai sentita. «Ho appreso la notizia dal telegiornale regionale - risponde il sindaco che ha ricevuto uno dei tre avvisi di garanzia -. Sinceramente sono rimasto sorpreso anche se, torno a ripetere, io posso rispondere del mio operato e non di quello degli altri. Da parte mia, ribadisco la mia completa estraneità ai fatti: resto sereno, perchè non ho motivo di temere». Lini spera «che la situazione possa volgere nel migliore dei modi, ogni giudizio sulla persona, però, è sospeso fino a quando non sarà definitivamente chiuso l'iter giudiziario». L'eco della notizia ha raggiunto anche le sedi dei partiti politici. Magliano Insieme e Udc, riuniti nello stesso gruppo, tra oggi e domani si incontreranno per discutere del caso e, eventualmente, decidere una linea politica da seguire. Sentito a caldo, Alfredo Graziani capogruppo di Magliano Insieme non nasconde lo sconcerto. «Queste cose non fanno bene a Magliano - commenta - . In 60 anni di amministrazione non si era mai verificato un episodio tanto grave. Nello specifico, gli ultimi due anni sono stati pieni di scandali (vedi la Masan, l'ostello, fino alla denuncia per diffamazione nei confronti di Magliano Insieme). Più che sui banchi consiliari - conclude - viene da pensare che l'attività amministrativa a Magliano si svolge a livello giudiziario».

3 commenti:

Anonimo ha detto...

cosa è uscito dalla riunione?

Antonello Ruggeri ha detto...

I 7 partiti che ieri sera hanno partecipato alla riunione hanno all'unanimità deciso di chiedere pubblicamente le dimissioni del Sindaco. A tale scopo è stato redatto un manifesto che verrà affisso nei prossimi giorni (compatibilmente con le festività). Nel frattempo i Consiglieri di minoranza chiederanno la convocazione del Consiglio Comunale e presenteranno una mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco.
I Partiti che hanno partecipato e condiviso sono: Forza Italia, Socialisti Italiani, Verdi, Comunisti Italiani, UdC, Alleanza nazionale e Sinistra Democratica.

Anonimo ha detto...

?posto tutto su sabinamente ok...mi sembra una notizia!