giovedì 8 ottobre 2009

LA RIAPERTURA DELL'EUROSPIN

Riportiamo di seguito gli articoli pubblicati dalla stampa locale sul dissequestro dell'Eurospin. Lo facciamo anche a beneficio di tutti quei lettori che non risiedono a Magliano o che, per motivi di lavoro o altro, non possono leggerli direttamente sui giornali.

Da “Il Corriere di Rieti”

Magliano Sabina - Niente più sigilli all’Eurospin.

Il tribunale del Riesame ha accettato il ricorso delle società Bse e Ibs. La proprietà: “Ascoltate le nostre ragioni”. Ma l’indagine non si ferma.

L'Eurospin di Magliano Sabina riaprirà. L'insegna gialloverde del discount - che era sequestrato da oltre un anno - si riaccenderà e tra dieci, massimo quindici giorni, i carrelli torneranno a camminare tra gli scaffali. Il tribunale del Riesame di Rieti (riunito nell'udienza del 29 settembre) ha infatti accettato il ricorso avanzato dalle società di Bse Business Service Express - che gestisce il supermercato - e dalla Ibs Immobiliare Business Service - proprietaria dell'immobile - contro il rigetto del Gip alla richiesta di dissequestro avanzata l'estate scorsa. In poche parole via i sigilli dall'Eurospin di Magliano. Ieri nel pomeriggio Alberto Cataldi del Gruppo Bse di Monterotondo ha atteso perciò i carabinieri davanti all'immobile ed insieme a loro ha tolto quei sigilli che erano sulle porte del discount dal 26 agosto dello scorso anno. “Finalmente sono state ascoltate le nostre ragioni - dice Cataldi ancora su di giri per la notizia - adesso prometto a tutti quei maglianesi che ci sono stati vicini in questi mesi di inattività forzata che riapriremo in pochi giorni, il tempo di rimettere in moto la macchina". Insomma il "caso Eurospin" - l'indagine della Procura di Rieti legata a delle presunte irregolarità nelle procedure di concessione e autorizzazioni e per presunti abusi edilizi - ha riservato l'ennesimo colpo di scena. Via i sigilli La bocciatura della richiesta di dissequestro avanzata qualche settimana fa - alla luce delle varianti urbanistiche che avrebbero "sanato" le presunte irregolarità riscontrate dalla Regione e poi contestate dalla Procura - era suonata come una doccia fredda. Infatti dal dissequestro dell'agosto dello scorso anno c'era stata una variante approvata dalla Regione che "correggeva" le anomalie riscontrate e poi, per quanto riguarda la viabilità, che era considerata deficitaria nelle perizie, la strada di accesso - la rampa che scende dalla Provinciale 54 fino a viale Veneto Lotti - era stata allargata. Tuttavia ciò non era bastato per far cambiare idea al Gip. L'accusa - titolare del fascicolo rimane la dottoressa Cristina Cambi - aveva rilanciato mettendo sul tavolo la perizia definitiva del consulente tecnico nominato dal Pm in cui si ipotizzano diverse irregolarità procedurali legate all'immobile entrando ancor più nel dettaglio. Era bastato per lasciare i sigilli dov'erano. Le parti non si sono date per vinte, malgrado la partita del dissequestro sembrava ormai veramente chiusa. Specialmente le due società del gruppo Bse che sono entrate solo indirettamente nell'indagine, pagando, forse, il prezzo più caro: infatti nessuno dei responsabili è stato indagato per i fatti che hanno portato al sequestro. Tramite gli avvocati Claudio Vitelli di Roma ed Elia di Milano (domiciliato presso lo studio Sciumè di Roma) sono riusciti così a far prevalere le loro ragioni davanti ai giudici del Riesame. Nella motivazione con cui i giudici accettano il ricorso si dice chiaramente che le varianti urbanistiche intervenute nel frattempo hanno avrebbero fatto venire meno le esigenze cautelari del sequestro preventivo. Insomma, l'inchiesta farà il suo corso ma nel frattempo via i sigilli. Ora bisognerà capire se la Procura, come già fece nell'estate 2008 quando ci fu un primo dissequestro, tornerà alla carica chiedendo di nuovo i sigilli. Tuttavia la differenza sostanziale rispetto ad allora è che quel dissequestro arrivò per l'annullamento del provvedimento del Gip a causa di un vizio di forma. Invece quest'ultimo pronunciamento del Riesame è nel merito. E' la prima "sconfitta" della Procura in tal senso. Anche se per l'indagine - che è alle battute conclusive - la partita è ancora tutta da giocare. Lavoratori in festa La contentezza è grande anche tra i 14 lavoratori che dall'agosto dello scorso anno avevano visto sfumare il proprio posto di lavoro. Alcuni erano stati ricollocati in altri supermercati del gruppo, per altri invece non c'era stata più possibilità di lavorare. Da quello che si è appreso però dovrebbero tornare più o meno tutti al loro posto. Lo scorso anno, dopo il secondo sequestro (quello che è durato fino a ieri) furono protagonisti di una serie di manifestazioni che servirono tuttavia a poco. Furono le cosiddette "vittime innocenti" della bufera giudiziaria che si è abbattuta a Magliano tra il 2007 e il 2008

Paolo Di Basilio

Da “Il Messaggero”

Riaprirà il supermercato di Magliano dopo l’approvazione da parte della Regione della variante alla zona 167
All’Euro Spin si torna a fare la spesa
La rimozione dei sigilli è stata decisa dal tribunale del Riesame

di RAFFAELLA DI CLAUDIO
A 13 mesi dal secondo sequestro, il tribunale del Riesame nell’udienza del 29 settembre scorso ha disposto la riapertura del supermercato Eurospin di Magliano Sabina. Ieri pomeriggio i carabinieri hanno tolto i sigilli all’immobile di proprietà della “Business Service Express” perché in base all’approvazione da parte della Regione della variante urbanistica che riguarda la zona 167 non sussistono più i presupposti per mantenere in essere le misure cautelari. Insomma, ad oggi non c’è più ragione che il supermercato resti chiuso. Chiaramente, però, le indagini della magistratura proseguono.
«Abbiamo ritirato il testo del dispositivo questa mattina (ieri per chi legge, ndr) - riferisce il responsabile amministrativo della “Business Service Express”, Alberto Cataldi - Ci siamo portati sul posto dove i carabinieri ci hanno notificato il dissequestro. Ora siamo nuovamente e legittimamente in possesso dell’edificio e contiamo di riprendere l’attività nel giro di 15 giorni».
La prima tappa dell’azienda a capo dell’Eurospin sarà quella di ricomporre la squadra di lavoro. Ricordiamo che nel supermercato maglianese erano assunti 10 dipendenti tutti residenti nel comune, molti dei quali, quando nel settembre del 2008 le speranze di riapertura dell’immobile si fecero nulle, scelsero altre strade, dovendo provvedere a mantenere figli e famiglie e a pagare mutui per abitazioni appena acquistate. La loro fu una battaglia compatta. Iniziò il 27 maggio quando furono apposti i primi sigilli alla struttura e si infranse dopo il 26 agosto data in cui, dopo una breve riapertura, il supermercato con una spettacolare azione venne nuovamente posto sotto sequestro dai carabinieri di Rieti, tra le proteste dei maglianesi. Maglianesi che ieri si sono riuniti nel piazzale antistante all’Eurospin, dove c’erano anche molti amministratori, sindaco Alfredo Graziani in testa. La notizia ha, infatti, velocemente fatto il giro del centro sabino. Del dissequestro ne hanno parlato persino i blog che si occupano di quello che accade a Magliano Sabina. Mentre per la magistratura le indagini continuano, per molti cittadini «questa brutta pagina - dicono - si volterà quando e se potremo finalmente tornare a fare la spesa all’Eurospin».


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