sabato 31 ottobre 2009

Casa alloggio: si studiano possibili soluzioni.

L'Amministrazione Comunale sta vagliando diverse soluzioni per la struttura di Piazza Principessa di Piemonte.
Allo stato attuale è stata esaminata in concreto la possibilità di un intervento di una Società che Giovedì scorso ha presentato ai dipendenti, all'Amministrazione e alla AMS il suo progetto industriale e le garanzie che intenderebbe applicare ai lavoratori e agli ospiti della struttura.
La Società ha assicurato l'assunzione a tempo indeterminato di tutti i dipendenti che potrebbero usufruire anche di un precontratto che gli assicurerebbe la certezza del passaggio. La Società ha precisato che tutta la trattativa con il personale avverrebbe con la partecipazione e in accordo con le Rappresentanze Sindacali che sarebbero chiamate a sovraintendere e seguire l'operazione.
Nessuna decisione è stata ancora presa e, mentre l'Amministrazione approfondisce altre possibili soluzioni, i dipendenti avranno il giusto tempo per vagliare e ragionare sull'offerta.
Comunque, qualunque sia il progetto che dovrà essere realizzato, il percorso garantirà lo stesso livello occupazionale e la scelta compiuta sarà una scelta condivisa fino in fondo con tutti gli interessati.

Qui di seguito il post pubblicato su Incontri.cc

Qui sotto invece riportiamo l'articolo pubblicato da "Il Messaggero" oggi in edicola al quale però dobbiamo precisare che non corrisponde alla verità il fatto che "in caso di fallimento dell'operazione resterebbe solo l'alternativa della cooperativa".
Come già detto nel nostro post, l'Amministrazione sta valutando altre diverse opportunità.


Casa alloggio, un piano di salvezza
Progetto della cordata romana: non si chiuderebbe e i dipendenti sarebbero salvi

Procede la trattativa per scongiurare la chiusura della casa alloggio di Magliano. La cordata romana guidata dall’imprenditore maglianese proprietario del castello di Foglia ha incontrato i 15 dipendenti della struttura, mostrando loro il piano industriale della casa di riposo che, col consenso di lavoratori, sindacati, Comune e Curia, dovrebbe sorgere di fronte all’attuale casa alloggio, nei locali del monastero di Santa Croce. Lo staff del gruppo roman-maglianese che da anni opera nel settore sanitario ha illustrato le proposte di rilancio ai lavoratori intervenuti insieme a rappresentanti dell’amministrazione e dell’azienda municipalizzata sabina.
L’idea che tutti i soggetti interessati si sono impegnati a valutare riguarda il progetto di creazione di una casa di riposo che arrivi a ospitare più di 40 anziani e assuma a tempo indeterminato tutti i dipendenti che fino ad oggi hanno permesso il funzionamento della casa alloggio. L’assunzione in pianta stabile dovrebbe avvenire secondo la pratica del precontratto. I dipendenti che hanno seguito le proposte dei privati avranno 15 giorni per vagliare i pro e i contro di quella che, a oggi, sembra essere l’unica iniziativa quotata a garantire la prosecuzione del servizio e ad assicurare il posto alle 15 dipendenti. Entro dicembre sarà necessario capire cosa il Comune vuol fare, perché in base a quanto previsto dal decreto Brunetta per l’azienda municipalizzata che, ad oggi, gestisce il servizio “in house” (mantenendo un’attività all’interno dell’azienda utilizzando le sole risorse aziendali), dall’anno nuovo non potrà più farlo. Qualora falliscano le trattative col gruppo proprietario del castello di Foglia, ci sarebbe una sola alternativa: l’iscrizione dei dipendenti a una coop che poi si proponga come gestore della casa alloggio.
R.D.C.


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