giovedì 28 agosto 2008

Indagini e sequestro Eurospin

Da “Il Giornale di Rieti”

Magliano Sabina, ancora sigilli per l’Eurospin

Mentre proseguono le indagini, i carabinieri hanno nuovamente sequestrato il centro commerciale. Gli inquirenti cercano documenti in Comune

dalla Redazione
mercoledì 27 agosto 2008

Il 26 maggio scorso, i carabinieri del Reparto operativo avevano sottoposto a sequestro preventivo il centro commerciale Eurospin di Madonna Grande. Il provvedimento era stato emesso dal gip del Tribunale di Rieti, su richiesta del pm, al termine di una lunga e complessa indagine condotta dai militari. Lo scopo del sequestro era quello di “impedire che il reato fosse portato ad ulteriori conseguenze”.

Il reato contestato era quello di concorso in abuso d’ufficio e vedeva tra gli indagati i responsabili della cooperativa ‘Tevere 78’ e i responsabili tecnici del Comune di Magliano Sabina. Il 18 giugno scorso il Tribunale di Rieti aveva disposto l’annullamento del provvedimento di sequestro preventivo per un errore formale dell’ordinanza, alla quale il gip non aveva allegato la richiesta di sequestro del pm che, invece, ne costituiva parte integrante.

Ieri sera, è giunto ai carabinieri un nuovo provvedimento di sequestro, reiterato dal gip del Tribunale di Rieti, sulla base di una nuova richiesta del pm. All’arrivo degli uomini del’Arma, un gruppo di cittadini di Magliano - circa 80 persone - ha tentato di impedire l’esecuzione del provvedimento. I cittadini - a conoscenza delle intenzioni dei carabinieri dopo che la stampa locale ne aveva dato ampia diffusione - seppur consapevoli delle attività investigative, hanno cercato di scongiurare la chiusura del centro commerciale che pratica prezzi convenienti.

Dopo una trattativa di qualche ora, alla fine, i clienti del centro commerciale hanno permesso alle forze dell’ordine di dare esecuzione al provvedimento. Le indagini che portano al nuovo sequestro dell’Eurospin avevano preso il via in seguito della costituzione della cooperativa ‘Tevere 78’, con sede a Magliano Sabina.

La società “nata senza scopo di lucro e con il fine mutualistico di costruire case popolari ed economiche”, usufruendo della legge prevista per gli interventi di edilizia economica e popolare - legge 167/72 - beneficiava di sovvenzioni e sgravi fiscali. Con tale intento aveva ricevuto, in concessione dal Comune, l’area nella zona Madonna Grande e, ottenuto il premesso a costruire, iniziava ad edificare. Al termine dei lavori cedeva in affitto i locali alla Business Service Express s.r.l.

Degli alloggi popolari non c’era più traccia, e lì dove dovevano sorgere case popolari e “attrezzature collettive e sociali, veniva allestito un grande centro commerciale Eurospin gestito dalla B.S.E. Le indagini hanno appurato che questa illecita attività speculativa da parte della Cooperativa Tevere 78, si è potuta sviluppare solo grazie alla complicità dei responsabili tecnici del Comune di Magliano Sabina che, con diverse delibere, hanno variato più volte il Piano di zona, ampliando l’area concessa e rilasciato il permesso a costruire. Queste delibere sono ritenute del tutto illegittime, nella procedura e nel contenuto, sia dalla Procura che dalla Regione Lazio che aveva già annullato il permesso a costruire.

Ignorando le disposizioni della Regione, il Comune aveva concesso anche il certificato di agibilità. Intanto le indagini proseguono; nei giorni scorsi i carabinieri del Reparto operativo insieme al consulente tecnico nominato dalla Procura, con un decreto di acquisizione emesso da pm, si sono presentati in Comune per acquisire ulteriore documentazione.


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