martedì 26 agosto 2008

Nuovo sequestro per l'Euro Spin

Continuano i guai per il supermercato (e per i cittadini Maglianesi). Oggi su "Il Messaggero" è stato pubblicato un corposo articolo (che riportiamo per chi non avesse potuto leggerlo) in cui si annunciava un 2° sequestro.
Le motivazioni le potete leggere nell'articolo ma noi vorremmo puntare l'attenzione sulle "responsabilità politiche" che a questo punto devono per forza essere analizzate. Finora abbiamo usato tutta la prudenza possibile, ma di fronte a queste nuove vicende, ci sembra non più rinviabile una presa di posizione su questo ennesimo evento negativo che si è registrato a Magliano. Non siamo più disponibili ad accettare che tutto ciò che accade siano delle sciagurate coincidenze e vogliamo che nei prossimi giorni sia fatta chiarezza su questa vicenda che ogni giorno che passa diventa più ingarbugliata e ben lontano dall'essere risolta. Un'Amministrazione Comunale non può considerarsi avulsa da ciò che accade nel paese che amministra e ci sembra logico che le "responsabilità politiche" vengano vagliate e discusse fino in fondo. Allo stesso modo i Partiti Politici non possono più esimersi dal valutare quanto sta succedendo e, anche in questo caso, vogliamo che sia fatta chiarezza e che emerga con forza una posizione univoca sull'intera vicenda.
Torneremo sull'argomento quanto prima.
Di seguito l'articolo de "Il Messaggero".

La struttura è al centro di un’inchiesta che riguarda le regolarità delle concessione edilizie
Tornano i sigilli all’Euro Spin


La magistratura dispone nuovamente il sequestro del supermercato di Magliano

Tornano i sigilli all’Eurospin di Magliano Sabina. A distanza di mesi dal primo provvedimento di sequestro, poi annullato dal tribunale del Riesame, il supermercato finito al centro di un’inchiesta sulla regolarità delle concessioni edilizie rilasciate alla società che ha realizzato l’immobile, chiude di nuovo forzatamente i battenti. Il pubblico ministero ha motivato la seconda istanza di sequestro con la necessità di giunegere ad accertare cone satezza l’irregolarità delle procedure urbanistiche che hanno portato a rilasciare il nulla osta all’edificio che attualmente ospita l’Eurospin di Magliano.

Nuovo sequestro per l’Euro Spin
Il provvedimento è stato firmato dal gip Arturi su richiesta del pm Cambi


A Magliano si replica. A distanza di alcuni mesi dal primo, annullato dal tribunale del Riesame, la magistratura ha disposto nuovamente il sequestro dell’Euro Spin, il supermercato finito al centro di un’inchiesta giudiziaria avviata sulla regolarità delle concessioni edilizie rilasciate alla società che realizzò l’immobile. Il provvedimento è stato firmato dal giudice delle indagini preliminari Alessandro Arturi su richiesta del sostituto procuratore Cristina Cambi - tornata a sollecitare il sequestro dopo la revoca del precedente - e l’esecuzione è stata affidata ai carabinieri del Reparto Operativo di Rieti e di quelli di Magliano. Il pubblico ministero ha motivato la nuova istanza con il fatto che il primo sequestro fu annullato dai giudici del Riesame senza valutarne il merito, in quanto preliminarmente fu rilevato un vizio di forma nella procedura. Gli atti tornarono perciò alla procura che, dopo aver letto le motivazioni della sentenza, ha sottoposto al gip la nuova istanza ritenendo che sussistono ancora i motivi posti alla base della prima richiesta. A questo punto si riproporrà lo stesso copione: la difesa delle società interessate dal sequestro impugnerà il provvedimento davanti al Riesame chiamato nuovamente a esaminare la questione. L’insistenza della procura si spiega essenzialmente con il fatto che si ritiene fondamentale arrivare ad accertare se sono state seguite procedure illegittime nel rilascio del nulla osta alla realizzazione dell’edificio dove si trova l’Euro Spin. E’ un passaggio decisivo, perchè l’inchiesta che vede indagati, in concorso per abuso d'ufficio e violazione della legge urbanistica, due tecnici del comune di Magliano Sabina e l'amministratore della cooperativa edilizia che realizzò l'immobile, poi affittato a una cooperativa che gestisce l'attività commerciale, si basa su una consulenza tecnica secondo cui ci sono state irregolarità e abusi. Una perizia eseguita dopo l'esposto presentato da un commerciante di elettrodomestici (assistito come parte offesa dall'avvocato Attilio Ferri) secondo il quale l'area dove attualmente sorge l'Euro Spin, avrebbe dovuto ospitare un'altro tipo di intervento, riservato ad alloggi residenziali e popolari nonchè a verde pubblico.
Invece, complici alcune delibere “ad hoc” predisposte dai tecnici comunali, la destinazione d'uso - secondo procura e carabinieri - sarebbe stata modificata, grazie a delibere compiacenti che avrebbero variato a ripetizione il piano di zona, ampliando l'area concessa e rilasciando il conseguente permesso a costruire. I due tecnici comunali non avrebbero neppure tenuto conto del fatto che la Regione aveva bocciato la licenza edilizia, considerando le delibere illeggittime. Il Comune, invece di ordinare la chiusura, aveva ignorato il provvedimento della Pisana e, in aggiunta, aveva pure concesso l'agibilità e la relativa autorizzazione al commercio.

Massimo Cavoli


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