domenica 3 agosto 2008

La chiusura dei Giardinetti

Un articolo di Paolo Di Basilio pubblicato oggi sul “Corriere di Rieti” ci spinge a fare alcune riflessioni sul tema dei “Giardinetti”. Stando a quanto riportato dall’articolo si potrebbe pensare chissà quali investimenti siano stati fatti in questi anni e chissà quali cure sono state riservate a quello spazio. Nei fatti non ci risulta che negli ultimi anni siano stati spesi dei soldi per il Giardinetti e l’unico intervento risale ormai a diversi anni addietro e ha contemplato anche l’insensato innalzamento del muretto che ha finito per coprire del tutto il bellissimo panorama che si può ammirare. Ci siamo sempre chiesti se non fosse stato meglio aver tolto il muretto esistente lasciandone solo 20 cm. e collocarvi sopra una bella ringhiera in ferro che lasciasse aperta la visuale verso la valle. Nell’ultimo anno poi nessuno ha visto mai la municipalizzata fare alcun lavoro di manutenzione e, ad onor del vero, nemmeno altro.

Sul fatto che si voglia poi ricorrere alla chiusura notturna riteniamo che forse sarebbe meglio utilizzare sistemi diversi e soprattutto esercitare un controllo e anche una repressione decisa. Ovviamente anche di giorno, visto che in quel posto raramente si vedono tutori dell'ordine e vengono continuamente infrante le regole che pure sono ben evidenti con cartelli e segnali.

In ultimo, ma non perchè meno importante, sarebbe opportuna una ampia collaborazione da parte di ognuno affinchè certi comportamenti non abbiano a far presa su tanti ragazzi che, lo sappiamo, quando sono in gruppo tendono ad emulare chi non rispetta le regole.

Inoltre riteniamo opportuno che anche le famiglie esercitino il loro ruolo smettendo di pensare che il tutto sia frutto della giovane età.

Essere giovani non può essere un alibi a comportamenti che non hanno nulla a che vedere con la gioventù.

Infine un piccolo rammarico: ci si è ricordati dell’indecenza di quel posto solo dopo una lettera spedita da alcuni bambini al Sindaco. Viene spontaneo chiedersi dove sia stato l’Assessore competente (ma anche gli altri) negli ultimi 4 anni. Visto che ormai sembra che le risposte le diano solo in occasione della Festa dell’unità, speriamo che ce ne sia una anche per questa domanda!


L'articolo del Corriere di Rieti



Il sindaco Angelo Lini dichiara guerra ai vandali

Troppi danni e ora il Comune prende in considerazione l’idea di chiudere di notte i giardinetti de “Le Mura”. Gli atti di vandalismo negli ultimi anni, con un’escalation negli ultimi mesi, non si contano più. Il Comune ha speso migliaia di euro per riparare lampioni, svuotare il laghetto dalla breccia buttata chissà con quale gusto dentro l’acqua oppore riparare il muro che si affaccia lungo la Valle del Tevere. Si parla di una cifra che si aggirà negli ultimi anni intorno ai 5mila euro solo per le riparazioni. Poi ci sono i giochi per bambini comprati da più di un anno, spendendo altri soldi pubblici, ma non ancora installati per la paura che vengano rotti dai soliti vandali che, magari per farsi belli davanti alla ragazzina di turno, se la prendono con l’anatra a molla piuttosto che con l’altalena o il dondolo. Un vero problema che l’amministrazione ha deciso di prendere di petto. Per ora è tutto congelato per i lavori di consolidamento del versante della collina dove si affacciano i giardinetti. I lavori includono anche una parte di riqualificazione dei giardinetti, subito dopo verranno rimontati i giochi e messi a posto lampioni e strutture danneggiate. “Ma a quel punto qualcosa dovrà cambiare - ha spiegato il sindaco Angelo Lini, incalzato sul tema durante la festa de l’Unità del Pd - non possiamo permetterci di pagare una riqualificazione per poi farsi distruggere tutto. Abbiamo preso in esame anche l’ipotesi di chiudere, con un cancello, Le Mura nelle ore notturne ossia quando di solito avvengono questi episodi. Non escludiamo a priori questa idea - ha ammesso il sindaco - anche se stiamo valutando anche altri sistemi come la video-sorveglianza”. Al momento attuale però l’idea che andrebbe per la maggiore dalle parti dell’amministrazione sarebbe quella del cancello anche se, la sola idea, già di per sè fa discutere. L'ex assessore ai Lavori Pubblici Sandro Tibaldeschi, oggi amministratore della Municipalizzata, intervenendo allo stesso dibattito ha sottolineato l’esigenza di “promuovere una coscienza civica nei cittadini, altrimenti saremo costretti a chiudere tutto perché nessuno è in grado di far capire a questi ragazzi che non si possono danneggiare i beni pubblici continuamente”. Un tema, quello della chiusura notturna, che, c’è da giurarci, farà discutere. Se non altro perché i giardinetti, proprio per la sua natura, sono un luogo frequentato dalla famiglie, ma ultimamente non è più così

Paolo Di Basilio

7 commenti:

Anonimo ha detto...

la chiusura con cancello non la condivido, in quanto limiterebbe le libertà anche di tutte quelle persone oneste e civili. sono invece favorevole all'istallazione di una video sorveglianza, che potrebbe tornare utile anche per la futura struttura che nascerà nell'ex convento

Anonimo ha detto...

scusate quello che sarà un commento un pò polemico, ma ci si accorge dei giovani solo quando fanno danni, senza curarsene poi se a questi non viene offerto nulla, e quando dico nulla, tengo a sottolinearlo ancora meglio, NULLA.
I danni e gli atti vandalici sono un comportamento da condannare senza se e senza ma, e su questo non ci piove, ma altrettanto "vandalismo culturale" è lasciarli nelle mani di loro stessi senza proporre od offrire nulla. Se si avesse un centro sportivo, una sala polivalente, un circolo un club, una piscina....

Anonimo ha detto...

Hai perfettamente ragione Franz. Ci si scorda che esistono i giovani ma si è sempre pronti a chiamarli in causa in senso negativo. Però quello che è successo ai Giardinetti non ha comunque alcuna scusa e anzi rafforza in negativo il giudizio che in generale viene espresso sui giovani. Questo è un elemento che va considerato anche se io sono portato a non generalizzare e quindi trovo veramente ingiusto catalogare i ragazzi tutti e sempre in negativo. Però una "stretta" va data perchè non è possibile vedere quello scempio. Hai visto quale forza è stata data al Sindaco con questi atti vandalici? Intanto si è dipinto come una vittima adducendo a questi comportamenti l'impossibilità di intervenire e poi ha potuto giustificare anni di inerzia a causa dei "giovani vandali". Come vedi il danno prodotto da qualche imbecille va oltre la dimensione puramente economica.

Anonimo ha detto...

Voglio intervenire su questo tema con una riflessione che forse farà arricciare il naso a qualcuno. Ma l'educazione c'è ancora qualcuno in grado di insegnarla? In primo luogo dovrebbe venire la famiglia che dovrebbe svolgere un ruolo primario e subito dopo la scuola. E' ovvio che mancando il compito essenziale della famiglia, viene inficiato anche quello della scuola che si ritrova genitori sempre pronti a difendere i loro figli anche quando non lo sono. Io credo che tanti genitori dovrebbero ritrovare il loro ruolo di educatori e sforzarsi molto di più parlando, insegnando, essendo da esempio e spiegando cosa sia la vita ai loro figli. Invece si vedono ragazzini di 12 anni che non hanno alcuna regola comportarsi con arroganza e maleducazione senza che nessuno dica loro qualcosa. Sempre più spesso i genitori li lasciano soli 24 ore al giorno un pò per bisogno ma anche per comodo e si vedono ragazzi crescere nei bar e sempre con molti soldi in tasca senza che nessuno si preoccupi di spiegare loro che quei soldi si devono guadagnare con il lavoro e con il sacrificio. Il discorso si potrebbe allungare e io lo finisco qui con una sola riflessione: non confondiamo l'esuberanza dei giovani con la maleducazione. In quest'ultima una buona dose di responsabilità ce l'hanno le famiglie. Grazie e scusate.

Anonimo ha detto...

oggi la stragrande maggioranza dei genitori, invece di punire un figlio bocciato, danno la colpa ai proff e vanno diretti a fare ricorso al TAR!
che esempio possono dare?

Anonimo ha detto...

www.sabinamente.blogspot.com

"Magliano diversa: progetto di Tino Taizzani"

cosa ne pensate?

Anonimo ha detto...

Chiudere i giardinetti? Che c'è di strano;dopo aver chiuso Magliano è la logica conseguenza.In una mappa degli anni '50 Magliano era scritto in grassetto,ciò per evidenziarne l'importanza rispetto agli altri centri della Sabina.Soltanto la meritevole opera di chi ci ha amministrato,la sua pervicace determinazione, lo ha portato a questo punto.Complimenti ci siete riusciti,stiamo scivolando inesorabilmente agli ultimi posti.Per fortuna che le cose stanno cambiando,ci apprestiamo a consegnare ciò che resta,nelle mani di un nuovo partito,il PD, che speriamo completi
il capolavoro!