domenica 19 ottobre 2008

Contro l'inciviltà.

L’interno di Porta Santa Croce interamente deturbato da scritte con la vernice spray o a pennalello, ingenti i danni

Pubblichiamo un altro articolo del Corriere di Rieti di oggi.
Vorremmo che si riflettesse a fondo su queste cose poichè non possiamo credere di vivere in un paese incivile. Magliano Sabina è stata sempre indicata come una città solidale e aperta, accogliente e civile. Possiamo capire le enormi difficoltà che ci sono nel comprendere fino in fondo un fenomeno di grande portata come l'immigrazione, ma non possiamo accettare che il nostro paese sia ridotto in questo modo. Invitiamo quindi tutti i visitatori ad una seria riflessione e ad una capillare opera di sensibilizzazione nei confronti di quanti pensano di affrontare un tema molto serio come questo, con superficialità e leggerezza. Inoltre non è sporcando i muri della nostra città che si può pensare di sostenere la propria fede politica, decantare il proprio amore per qualcuno o manifestare un più o meno lecito dissenso verso gli altri. Senza contare gli atti di vandalismo che hanno ridotto alcune zone di Magliano in esempi di inciviltà che non hanno eguali. Questo modo di fare si può spiegare solo con due parole: inciviltà e maleducazione e andrebbe punito in modo esemplare!

Dal Corriere di Rieti.

Magliano Sabina - Scritte razziste di fronte alla chiesa.

Porta Santa Croce completamente imbrattata e distrutta dai vandali. Disegni osceni davanti alla cappella dell’ex convento delle clarisse.

Non si sono fermati nemmeno davanti al portone della chiesetta dell'ex convento delle monache di clausura. Hanno imbrattato con la vernice spray ed i pennarelli anche quello con scritte e disegni di dubbio gusto. Se a qualcuno gli viene in mente di andare a fare visita ad uno dei monumenti più suggestivi del centro di Magliano, Porta Santa Croce, si trova di fronte uno spettacolo inguardabile e francamente fastidioso: l’intero monumento deturpato da scritte. Ce n’è per tutti i gusti: dalla frase di stampo razzista a quella d’amore. Tutto insieme fa un mix che ha rovinato uno dei biglietti da visita di Magliano. La Porta infatti è (o meglio era prima che qualcuno prendesse a sassate i riflettori) illuminata di notte e siccome il monumento si affaccia proprio sull’autostrada per migliaia di persone Magliano è quella porta che, illuminata nel buio, sembra un castello. Oggi, dopo che negli anni scorsi le amministrazioni che si sono succedute hanno lavorato non poco per recuperare questo bene comune tutto è stato rovinato. Il “tunnel” che va da piazza Princessa di Piemonte fino alla Porta vera e propria è pieno di scritte. Non c’è un francobollo di muro, storico, “salvato” dalle scritte si va dal “Vietato ai rumeni” al “Rumeni figli di p....”, dal “Vietato agli italiani, capito?” scritto in rosso al “Viva il Duce” scritto, ovviamente, in nero. In mezzo tanti messaggi “leggeri” o d’amore. Dappertutto. Sul selciato storico con la vernice azzurra, sulla porta di legno dell’ex biblioteca con i pennarelli fino al pannello dell’energia elettrica tempestato di spray. Ma il vero pugno nello stomaco è vedere il portone della chiesa dell’ex convento di Santa Croce completamente imbrattato con scritte d’amore, ma pure apprezzamenti pesanti su ragazze e qualche disegno (fortunatamente coperto) fuori luogo vicino alla croce di una chiesa. E pensare che là dentro, fino a qualche anno fa, c'erano le monache clarisse di clausura a cui i maglianesi, fedeli e non, erano legatissimi. Ma forse chi ha combinato tutto questo non lo sa e nessuno probabilmente, glielo ha ricordato. Il Comune già da tempo è stato allertato della situazione e sarebbe intervenuto. Tanto che i “raid” - erano stati segnalati anche degli schiamazzi notturni - negli ultimi tempi sembrano essere terminati. Ora rimane da riparare i danni. Ripulire un intero monumento e non solo. Infatti in questi mesi i vandali hanno rotto nell’ordine: il lampione all’interno del “tunnel”, i riflettori all’esterno ed hanno riempito di immondizia il percorso naturalistico che scende dalla porta. Ma non basta perché qualcun’altro si è accanito sui tufi, storici pure quelli, del muro davanti alla porta. Li ha staccati ad uno ad uno per gettarli di sotto. Oppure addosso ai lampioni gettando nel buio la più bella Porta di Magliano

Paolo Di Basilio




11 commenti:

Anonimo ha detto...

per prima cosa vorrei segnalare un altra forma di inciviltà: la storica panchina di marmo del "quadratino" orribilmente venrniciata di rosso e recante la scritta "niku". io non so di chi sia questo nome o se esso sia semplicemente un nomignolo, sta di fatto che vedere quella scena è stato per me come una botta nello stomaco. facciamo in modo che vi sia il rispetto in tutti gli angoli di magliano da parte di tutti gli abitanti di questo paese. poi vorrei esortare l'amministrazione affinchè facesse delle pressioni sulle nostre forze dell'ordine nel cercare di controllare davvero le zone meno in vista di magliano. io credo che il loro lavoro sia anche questo, oltre a divertirsi nelle partite di calcetto o nel fare posti di blocco dove ad essere fermati sono sempre i soliti.un saluto a tutti

Progetto Cicero ha detto...

Sono l’ideatore di una community che raccoglie circa 500 artisti e si chiama Progetto Cicero (http://progettocicero.ning.com).

Stiamo tentando un esperimento di comunicazione on-line basato sulla creazione di comunità piccole ma dotate di una forte coesione tra i membri che viene ottenuta sia con regole di comportamento (nominalità, tolleranza, proattività ed educazione) sia con la condivisione di discussioni e ragionamenti.
Allo scopo di alimentare la discussione tra di noi e trarre ispirazione dalla stessa, abbiamo dato il via ad un’attività che si chiama “Quindi-Ci” (http://progettocicero.ning.com/group/quindici).

In soldoni, ogni 15 giorni ci diamo un tema e lo trattiamo con diversi linguaggi.
In una sorta di gioco/concorso, passata la quindicina, scegliamo l’intervento più interessante.

Il tema attuale è "La vera ricchezza".

Ti scrivo in quanto, nel documentarmi, ho trovato il tuo blog ed ho pensato di invitarti ad alimentare con essa la nostra discussione nella convinzione che, quello che per te sarebbe un secondo di taglia ed incolla, per noi potrebbe essere la fonte di spunti interessanti e la possibilità di aggiungere nuove menti brillanti al nostro gruppo.
Tu potresti pubblicizzare il tuoi scritti e trovare persone interessanti con cui discutere.
Spero che considererai il mio messaggio come il complimento che esso è.

Una cosa importante: ognuno di noi ha i suoi siti, il suo blog, i suoi spazi e non li abbandona.
Il Progetto è un luogo dove discutere o presentare questi tuoi lavori (oppure semplicemente le tue idee) e non per fa alcuna concorrenza a blog siti e comunità che già li contengono.

Un saluto
Guido Mastrobuono
(Direttore del Progetto Cicero)

PS.

Coerentemente con i nostri obiettivi, per l’accesso alla comunità, richiediamo una registrazione nel sito all’indirizzo http://progettocicero.ning.com/?xgi=db6QQdU , per la quale sono richiesti i seguenti dati: Nome, Cognome, Età, Residenza ed una foto del viso.

Anonimo ha detto...

non ci siamo scomposti con la terra piena di cacca non ci siamo scomposti della nostra acqua imbevibile e ora ci feriamo perche' imbrattata una panchina simbolo di cosa? di quello che ci meritiamo.
ma per favore

Anonimo ha detto...

il solito disfattista.iniziamo a far rispettare l'educazione anche ai nostri figli e proviamo a creare un mondo migliore.con la speranza che chi deve vigilare possa vigilare. se poi tu non lo sei mi dispiace, ma io sono un sentimentalista e quel piccolo angolo di paese a me è sempre stato a cuore.

Anonimo ha detto...

Non si tratta di disfattismo ma di relismo.
Come te sono rammaricato che quel piccolo angolo di paese mostri vandaliche ferite.
Ma ripeto scandalizzarsi per cio' quando immani disastri sono sotto gli occhi di tutti e' semplicemente ridicolo e non si tratta di essere sentimentalisi o meno ma piuttosto di dimostrare davvero di voler bne al nostro paese tirando fuori le teste dalla sabbia-

Anonimo ha detto...

ma quale testa dalla sabbia dici?hai letto il titolo del post?sai di cosa si sta parlando?hai presente il concetto "attinente"?non mi sembra che si parli di masan, ma di atti vandalici, da qui questa riflessione anche su quell'angolo di paese.

Anonimo ha detto...

?

Anonimo ha detto...

vedi hai appena dimostrato quello che dico: appena si parla di problemi veri che sono fastidiosi si risponde con parole come attinenza, o meglio non si sa' cosa rispondere.
Questa l'ennesima dimostrazione che meritiamo tutto quello che abbiamo.

Anonimo ha detto...

possiamo anche parlare di masan, io questi problemi non me li pongo, perchè sono cosciente dello scempio avvenuto e delle conseguenze che tutt'ora stiamo pagando, ma ripeto, si sta discutendo, come evidenziato dal post, di atti vandalici con sfondo "razzista". a quello provo ad attenermi, altrimenti comincio a pensare che un certo c.g. cominci ad aver ragione sul fatto che determinati problemi vengono continuamente riproposti, mentre altri sono praticamente evitati.

Anonimo ha detto...

che articolo senza senso...

Anonimo ha detto...

CHIAMATELA COME VI PARE,MALEDUCAZIONE,IGNORANZA,
INCIVILTA',DATEGLI ANCHE UNA
CONNOTAZIONE POLITICA TRAVIATA,
MA NESSUNO SI CHIEDE IL PERCHE'
E DI CHI SONO LE COLPE.
PERCHE'? LA NOIA
LE COLPE? DI CHI L'HA CREATA