Magliano - Risorge l’ex Officina Pulifici.
I capannoni sono stati rilevati dalla “Travaglini cementi armati vibrati srl”. Dal 2009 costruirà pannelli per insonorizzare ferrovie e autostrade
A pieno regime impiegherà trenta operai
Risorge l’industria maglianese. Ieri erano i nastri trasportatori, domani saranno i pannelli per insonorizzare ferrovie e autostrade. E si riparte proprio da uno dei luoghi simbolo dello sviluppo economico sabino: la ex Nuove Officine Pulifici che per decenni è stata l’unica industria metalmeccanica di tutta la zona. Certo, cambierà il settore e nei locali in località Campo Sacco non verranno prodotti gli “storici” nastri trasportatori, ma ciò che conta è che i capannonni della ex Officina Pulifici riprenderanno vita. Dal 2002 - quando il gruppo decise di dismettere l’attività maglianese - nel sito c’è stata per un po’ di tempo, senza lasciare perlopiù traccia, una Ceramica. Dal 2009, invece, si riprenderà, almeno queste sono le intenzioni, a fare sul serio. I capannoni - circa 16mila metri quadrati ancora in buono stato - sono stati rilevati recentemente dalla società “Travaglini cementi armati vibrati srl” che ha già uno stabilimento nella vicina Gallese (Viterbo) dove si producono maggiormente traversine e canaline in cemento. Società che vede tra i suoi maggiori clienti le Ferrovie dello Stato e che negli ultimi anni si è fatta apprezzare, grazie ai suoi prodotti, in Italia e non solo. L’amministratore delegato è maglianese. Si tratta di Paolo Picciolini, trentenne figlio di Arturo Picciolini imprenditore di successo nel settore dei calcestruzzi nonché amministratore comunale (è stato a lungo vicesindaco di Magliano e oggi è assessore al bilancio). L’intuizione di rilavare i locali delle ex Officine Pulifici è arrivata quando la società ha pensato di diversificare le produzioni puntando sui pannelli fonoassordenti in cemento armato per abbattere i rumori nelle zone attraversate da ferrovie e strade. Un prodotto di cui i gestori di autostrade e ferrovie avrebbero sempre più bisogno. Un mercato in continua crescita. Già da qualche settimana il gruppo ha preso possesso dell’area e sono iniziate le operazioni di bonifica e pulizia dei capannoni e delle aree di pertinenza. Operazioni che continueranno fino a tutto l’anno in corso. L’inizio delle attività - dice Paolo Picciolini - dovrebbe essere previsto per la prossima primavera. In un primo tempo l’azienda conta di impiegare una decina di persone per poi arrivare, a pieno regime, ad una trentina di operai. Lavoratori che andranno formati. Infatti la produzione di questi pannelli - benché rientra nello stesso settore delle altre produzioni della “Travaglini” - è totalmente innovativa: i prodotti si realizzano con una lavorazione manuale attraverso dei grandi stampi. Un progetto ambizioso a cui il gruppo pare credere molto. Una buona notizia per l’economia maglianese che vede risorgere uno dei capannoni storici del suo sviluppo industriale. L’Officina Pulifici nacque agli inizi del ’900 e stava all’interno del centro storico (dove oggi c’è via Emidio Pulifici): produceva attraverso richiestissimi tornitori utensili agricoli. La svolta è arrivata nel dopoguerra quando le attività sono state trasferite nella Nuove Officine Pulifici nei capannoni vicino all’Autosole e dove sono stati prodotti per anni i nastri trasportatori per l’industria fino all’epilogo nel 2002. Tra alcuni mesi si riparte
Paolo Di Basilio
5 commenti:
Qui nessun commento? Eppure si parla di posti di lavoro!
Lo immaginavo, traducete tutto in posti di lavoro. Infatti siamo arrivati dove siamo arrivati proprio per questo! E del bel colpo messo a segno per la campagna elettorale che ne dite?
Dico che è notevole, grazie al collaborazionismo dei giornali.
Scusate l'ignoranza quale sarebbe il colpo messo a segno per la campagna elettorale ?
Insieme insieme starà pure insieme ma non insieme alla perspicacia.
Nell'articolo del giormale qui riportato, si promettono ancora posti di lavoro (ci risiamo, a sei mesi dalle elezioni)e le promesse provengono da precisi personaggi (collegati con l'andazzo amministrativo del nostro paese): se non arrivi a capire, allora non ti scusare per l'ignoranza.
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