venerdì 1 ottobre 2010

Chiuso il Marini!

La Presidente della Regione Lazio ha decretato che Magliano non avrà più il suo Ospedale.
Oggi è stato emanato il Decreto che di fatto sancisce la chiusura del Marzio Marini. Infatti, ad una prima lettura del Piano poco , anzi quasi niente, rimane di quello che è stato il fiore all'occhiello dell'intero territorio Sabino e anche di altri territori limitrofi. La nostra struttura paga il prezzo delle scelte politiche che la hanno depotenziata anno dopo anno.  Ieri sera il Consiglio Comunale ha espresso all'unanimità la contrarietà e il totale disaccordo al Piano di Riordino della Sanità che di fatto priva tutto il territorio di una importante struttura sanitaria. Invitiamo fin d'ora tutti i cittadini alla completa e totale mobilitazione per contrastare la scellerata e scriteriata decisione della Presidente della Regione.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

nn avevate detto di stare tranquilli e nn muoversi xk la polverini vi aveva assicurato che il nostro ospedale nn si toccava d'avanti ad una riunione co 9 sindaci ............?cosi hai detto caro sindaco.dopo che le porte sono state chiuse è difficile riaprirle...guardate civita c.,almeno si sono mossi......è inutile che ne parlate in piazza tra voi.....la genta è da molto che ne parla.....ed ora che fate,come vi giustificate?grazie e anche questo è finito a magliano.

Anonimo ha detto...

è uno schifo, si sono spesi anche tanti soldi per renderlo più funzionale, questo è uno spreco.
ed ora dove andremo a casa della polverini a farci curare?.

Anonimo ha detto...

il nostro ospedale non si doveva toccare queste le parole di RENATA POLVERINI quando venne a MAGLIANO come candidata alla presidenza della regione...ancora una volta la politica delude non mantiene le parole date,ora è troppo bisogna scendere in piazza e farci sentire tutta l'italia e' in fermento contro questo governo demagogo e populista . Non possiamo permettere di far morire questo paese BASTA BASTA forza amici tutti insieme come quando fu' della discarica uniti e compatti lasciando i credi politici in soffitta ....

Anonimo ha detto...

per quello che serve...ormai è stato totalmente smembrato e nn ci sono più reparti,o quelli che ci sono hanno 10 paz.,più la spesa che l'impresa...quindi giusto,anzi giustissimo

Anonimo ha detto...

se il marini chiude e veramente uno schifo che nn ha limiti....
nn ha colpa gente che lo fà chiudere ma noi cittadini che diamo il voto a degli incapaci che pensano solo hai suoi porci comodi....posso solo dire che se chiude questo piccolo centro sarà un bel problema per tanti paesi nel circondario e sopratutto per MAGLIANO....
RENATA POLVERINI!!????
A MAGLIANO DISSE: L'OSPEDALE NN SI TOCCA!!!! SECONDO ME è UN'ALTRA CHIACCHIERONA COME CHI STA AL POTERE..... VERGOGNA!!!! SOLDI SPESI INUTILMENTE....

Anonimo ha detto...

I politici dovrebbero vergognarsi di fare certe porcherie sulla pelle delle persone bisognose . La salute è la prima cosa da rispettare e tutti dovrebbero capire che chiudere gli ospedali significa uccidere delle persone innocenti. Il Signore perdoni questi malfattori e preghiamo tuttti insieme per il mantenimento della struttura ospedaliera .Forza Magliano

Anonimo ha detto...

..vennero da Rieti con loro somma fatica i Dirigenti attuali della direzione aziendale(pochissimi i loro viaggi per visitare la ns struttura,per vedere quanto e come funzionava,senza mai visitarla a fondo senza mai rivolgere una parola ai pazienti nè salutare il personale dipendente) a dire ai dipendenti "dove lavorare,per salvare questo ospedale!..."e con troppa educazione i dipendenti risposero: "ma con che cosa se ci avete tolto tutto:primari chirurghi ,cardiologi professionalmente ben preparati, trasferiti o messi in condizioni di andarsene altrove;macchinari all'avanguardia portati all'ospedale di rieti e fatti,una volta li,anche funzionare poco;fumo agli occhi i falsi investimenti sulla struttura del Marini che era già strutturalmente perfetta ed è stata deturpata da lavori infiniti,"Fateci lavorare a pieno con le nuove sale operatorie..",ha detto qualcuno ,hanno risposto non avete il materiale!! certo i veri investimenti sono stati fatti altrove;tutto questo era la spia di una fine già prevista e di questo possiamo ringraziare per prima la dirigenza aziendale!

Gio ha detto...

è una vergogna...non ci posso credere che vada a finire così...questa è la "grande coerenza" dimostrata...riesce a finire sempre tutto a magliano!

Anonimo ha detto...

La scelta di chiudere di fatto l'Ospedale è stata decretata a tavolino senza nemmeno provare a cercare delle soluzioni idonee per il funzionamento reale di questa struttura. La vicinanza con Civita Castellana è stata letale in quanto si tratta di un Comune molto piu' grande e questo ha accelerato la decisione negativa. L'Ospedale poteva comunque avere una sua specificità se non si fosse perso tempo ,in passato, in proposte senza senso, tipo l'attività in relazione alla vicinanza dell'autostrada(enorme bestialità sostenuta un po' da tutti senza evidenze)o alla necessità di avere "in piccolo"tutte le specialità, condizione oramai ampiamente superata. Si doveva puntare a delle attività particolarmente specializzate(chirurgia artroscopica del ginocchio , riabilitazione cardiovascolare,cardiologia di base e chirurgia in day surgery, tanto per fare alcuni esempi).Cio' non è stato fatto per miopia politica ed interessi particolari, anche interni, tesi sopratutto a garantire privilegi ben remunerati di pochi che hanno prodotto zero risultati.In questi ultimi anni l'involuzione dell'Ospedale è stata progressiva ed irreversibile e nessuno ha voluto arrestare(sopratutto chi lo ha amministrato)questo processo. Le scelte fatte sono state tutte contrarie a favorire un maggior sviluppo della struttura ospedaliera spendendo nel frattempo centinaia di migliaia di
euro in perenni lavori di ristrutturazione di cui non si vede mai la fine. Ora credo sia tardi per recuperare, ma la politica si sà ha i suoi ripensamenti...C'è bisogno di una azione "forte" dell'Amministrazione Comunale, di far sentire la voce di un territorio ancora una volta depredato delle proprie risorse e mal considerato dalla politica. Bisogna premere in tutti i modi affinchè il decreto venga modificato e percio' fare delle proposte serie e credibili( pochi posti letto per acuti di area medica, riabilitazione postacuzie,specie cardiologica,chirurgia in day surgery senza ricovero,facendo presente che la chiusura delle degenze fa risparmiare solo qualche centinaio di migliaia di euro). Forse solo in questo modo si riuscirà a recuperare qualcosa e creando nel frattempo le condizioni per un nuovo slancio della sanità nel nostro territorio.

Antonello Ruggeri ha detto...

Ci piace questo modo propositivo di affrantore questo enorme problema. Cerchiamo di fare tesoro di questa esperienza e cerchiamo di essere uniti per fare delle azioni forti supportate da richieste serie e inappellabili sotto il profilo dei dati. Grazie a tutti e continuate a fare le vostre proposte. Se poi le corredaste con il vostro nome tutto assumerebbe un carattere di responsabilità che in questo caso non guasta.

Anonimo ha detto...

ancora dubbi sul fatto che, se si fosse cominciata per tempo la procedura per passare in provincia di Terni, tutto sto bordello sarebbe stato evitato?

Antonello Ruggeri ha detto...

Sicuramente la riflessione è sensata. Ma l'ipotesi del passaggio alla Regione Umbria non poteva, e non può nemmeno oggi, essere solo una minaccia. E' necessario che ci sia la convinzione di farlo. Bisogna ragionarci seriamente ed iniziare la procedura ma con determinazioni altrimenti finisce nel nulla come a Leonessa dove il referendum ha decretato che la maggioranza dei cittadini non voleva quel passaggio. Io credo seriamente che si debba iniziare a pensarci ma non come minaccia ma con la certezza che Magliano nel Lazio non ha futuro. Roma assorbe e decide per tutti e le ragioni politiche e d economiche della capitale fanno passare in second'ordine tutte le esigenze degli altri. Credo però che la politica dei Partiti non si lascerebbe convincere facilmente in quanto anche gli interessi politici con l'Umbria sarebbero rimessi in discussione. Ma io un tentativo tra la gente (che poi dovrebbe essere quella che conta veramente) lo farei.