sabato 9 ottobre 2010

La delibera del Consiglio Provinciale.

Pubblichiamo il testo del documento approvato dal Consiglio Provinciale Straordinario che si è svolto ieri pomeriggio a Magliano.
Il Consiglio Provinciale di Rieti
- Preso atto dei decreti del Commissario ad acta alla Sanità per la Regione Lazio, on. Renata Polverini.
Riunito in sessione straordinaria presso il Comune di Magliano Sabina.
Ritiene necessario formulare osservazioni al Piano Sanitario presentato, ritenendolo estremamente penalizzante per la realtà provinciale.


L'art. 117 della Costituzione riserva alle Regioni competenze riguardanti la materia sanitaria e la determinazione dei livelli assistenziali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale ricordando come questi devono essere condizionati da valori fondamentali, quali la dignità della persona e il bisogno di salute.
Non si ritengono condivisibili scelte che non siano frutto di una valutazione approfondita del contesto sociale entro il quale vanno calate e che non siano il frutto di una pianificazione e programmazione sulla quale debbono convergere i consensi dei rappresentanti territoriale.
Nella consapevolezza della necessità di un riordino e di una razionalizzazione della spesa sanitaria appare non accettabile la logica ragionieristica del razionamento quando questa non è supportata da una visione di prospettiva di un servizio essenziale per i cittadini.
Il servizio pubblico si rivolge all'intera comunità sociale e deve improntarsi a criteri di efficacia, di raggiungimento degli obiettivi sociali e di corretto uso delle risorse disponibili, per cui si ritiene che il contenimento dei costi non debba peggiorare il livello qualitativo delle prestazioni.
Occorre ricordare come la tutela della salute sia di gran lunga economicamente più vantaggiosa di qualunque obiettivo volto alla regolarizzazione del sistema di assistenza al fine di regolarne il consumo.


Il Consiglio Provinciale di Rieti

evidenzia come sarebbe stato opportuno, al di là di scelte ragionieristiche, un preventivo confronto con le realtà territoriali, non rimandando questo a momenti in cui le scelte sono già operative nell'ambito regionale.
Nell'ambito dei provvedimenti presentati dal Consiglio ritiene di dover presentare le seguenti valutazioni ed osservazioni al decreto emesso ed ai precedenti che sono stati propedeutici per le ultime scelte commissariali.
1. Appare del tutto evidente come la suddivisione in macroaree sia penalizzante per le realtà periferiche con un calcolo degli indici che risulta assolutamente condizionato dalla realtà romana e dalla presenza di grandi complessi ospedalieri e strutture universitarie. Basta osservare la dislocazione delle strutture per comprendere come Roma Nord sia in realtà la depositaria della sanità e come le realtà periferiche sono state depauperate di servizi. Occorre anche ricordare come gli indici della provincia di Rieti siano inferiori a quelli previsti se calcolati in ambito provinciale. Questo fa temere anche per i futuri sviluppi e sulla possibilità  che possibili e necessari investimenti siano di fatto condizionati da questa suddivisione e monopolizzati dall'area romana.
2. Appare assolutamente poco credibile la declassificazione, detta riconversione, delle strutture ospedaliere che diventano altra cosa e poco più che poliambulatori assistiti da un servizio di emergenza che nel piano sembra diventare strumento di routine per il trattamento delle patologie.
3. Preoccupa la non contemporaneità tra i tagli previsti e gli investimenti necessari per una qualificazione, anche territoriale, del servizio e si ritiene che il rimandare il tutto a successivi atti aziendali crei i presupposti per un disservizio evidente.
4. Il blocco del turn over e delle assunzioni è altro argomento che preoccupa ritenendo che questo mal si sposi con la necessità di qualità che la sanità dovrebbe garantire ai cittadini. Sempre più nelle nostre strutture si trovano dipendenti con contratti interinali o a termine e questo non permette lo sviluppo di quel lavoro di squadra necessario per elevare i livelli di qualità e non consente l'erogazione di prestazioni nei tempi necessari ai cittadini.
5. Nella provincia di Rieti  assistiamo  ad una riduzione dei posti letto nell'ospedale de Lellis ed alla “riconversione” delle altre strutture, come si legge, in presidi assolutamente insufficienti a garantire livelli accettabili di assistenza provocando di fatto una migrazione verso Roma Nord o altra regione anche di patologie non altamente specialistiche. Anche la previsione di posti di Rsa appare lontana nel tempo e legata ad una politica di investimenti assente nei documenti presentati.
6. Il cosiddetto “ospedale distrettuale” appare una struttura assolutamente non legata ai livelli assistenziali e priva di qualunque effetto positivo sulla gestione territoriale delle patologie.
7. Assolutamente insufficienti e penalizzanti, anche in riferimento agli indici regionali, le scelte fatte per Rsa e Riabilitazione ancora una volta insufficienti nel territorio.
8. Apprezzabile la scelta di potenziamento dell'assistenza domiciliare ma appare incomprensibile come questa possa avvenire in mancanza di personale tecnico dato il blocco delle assunzioni.
9. Assolutamente incomprensibile la scelta di riservare circa 300 posti letto nella disponibilità del Commissario.


Il Consiglio Provinciale di Rieti

Evidenziate alcune delle criticità comprese nel Psr, invita il Commissario ad acta a ritirare lo stesso e ad un confronto reale con le realtà territoriali per la redazione di un documento condiviso
Questo avviene nella piena consapevolezza della necessità di una ristrutturazione della sanità regionale che limiti le perdite economiche strutturali presenti e dando piena disponibilità ad un confronto sereno e produttivo.
E' in quella sede che i rappresentanti istituzionali si riservano di presentare le loro proposte.

1 commento:

Anonimo ha detto...

forza alfredo!!!!!NON TI VENGA IN MENTE DI DIMETTERTI!!NON DARGLIELA VINTA NON FAR RIDERE QUESTO SCHIFO DI OPPOSIZIONE CHE ANCHE QUESTA VOLTA SI E' FATTA RICONOSCERE UNITI? MA DOVE .NON MOLLARE NON MOLLARE MAI........