domenica 3 ottobre 2010

Le proposte dei Maglianesi per il Marini.

Di seguito pubblichiamo il testo della proposta che era ed  è ancora in discussione nella Commissione Comunale Sanità.
A nostro avviso le proposte che vi sono contenute sono razionali e realizzibali e non aggraverebbero i conti come si vuol fa credere. 
Chiaramente nella seduta già programmata per Lunedì 4 Ottobre, si dovrà rivederla in funzione di quanto contenuto nel Decreto della Polverini e anche perchè, in alcuni suoi passaggi, si notano degli anacronismi. La seduta di Lunedì sarà anche occasione per integrare la proposta con i suggerimenti di tutti al fine di ottenere un testo rispettoso delle volontà di tutti e che sia in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini. 

Questo il testo della proposta:

MARZIO MARINI OSPEDALE DELLA BASSA SABINA

 “GLI ABITANTI DELLA BASSA SABINA NON POSSONO PAGARE ALLA POLITICA IL COSTO  DEGLI ERRORI DELLA POLITICA

La politica economica-finanziaria nazionale e regionale non vorrebbe che i piccoli ospedali vengano dotati delle risorse necessarie a dare una risposta alle necessità degli abitanti che se ne servono.
Siamo convinti che la sanità non è un business e non va trattata come una attività imprenditoriale.
INVESTIRE NELLA SALUTE, può anche comportare delle perdite in “Bilancio” se questo serve ad aiutare persone con scarse possibilità economiche, persone rimaste sole che mal sopporterebbero uno sradicamento territoriale.
Per giustificare le riconversioni dei piccoli ospedali oltre al motivo del debito, si adduce come rafforzativo un miglioramento della sicurezza.
Si sostiene che in questi non si hanno e non si possono avere gli standard delle grandi strutture.
La verità è che questa situazione è figlia spesso di un male tipicamente italiano, quello della politica, che ha operato nella direzione di strutturare gli Ospedali, come se dovessero servire più ai medici che ai pazienti.
Più che le capacità, hanno contato e continuano purtroppo a contare, le tessere ed il partito di appartenenza.
Troppe volte abbiamo assistito alla rimozione diretta o indotta di medici onesti e capaci che riempivano le nostre corsie, con professionisti di partito che le hanno svuotate.
Reparti che lavoravano a tempo pieno con lunghe liste di attesa, davano una risposta seria e di qualità ai pazienti che vi si ricoveravano.
Basta guardare gli anni passati le innumerevoli prestazioni che venivano erogate dal reparto di Chirurgia Generale con Ortopedia ed Urologia.
I risultati erano eccellenti.
Il tasso di mortalità non era certo più alto di quello che si rilevava in altre strutture.
Rammentiamo come caso emblematico quello del Dott. Silvestri dove non bastarono 4.000 firme (un plebiscito) a farlo rimanere. Tutti ricordano come e quanto lavorava quel reparto. La politica di fatto lo ha rimosso sostituendolo. Da allora i numeri sono andati pregressivamente in caduta libera.
Oggi, sempre la politica vorrebbe con le motivazioni sopra ricordate, riconvertire, perché non ci sono i numeri, perché è troppo alto il costo economico, perché non ci sono gli  standard  di sicurezza.  I Cittadini della Bassa Sabina non vogliono pagare alla politica gli errori e le responsabilità  della politica non sono disposti a tollerare oltre chi non trova riscontro tra gli abitanti della nostra terra.
Se un ristorante non ha più avventori si hanno 3 possibilità per rilanciarlo:
1)   Ristrutturare il locale.
2)   Chiudere o riconvertire l’attività.
3)   Cambiare il cuoco.
Noi siamo per cambiare il cuoco. Non mettiamo in discussione le sue qualità, ma prendiamo atto che la sua cucina non piace.
Fatto questo preambolo doveroso passiamo ad analizzare nello specifico le proposte dell’Amministrazione Comunale per il nostro Ospedale.
Per significare la rilevanza che questa struttura ha per il territorio  abbiamo deciso nella conferenza dei 20 Sindaci della Bassa Sabina, di cambiare nome alla struttura: da OSPEDALE MARZIO MARINI DI MAGLIANO SABINA a OSPEDALE MARZIO MARINI DELLA BASSA SABINA.
Ci siamo recati con diciotto Sindaci in Regione a rappresentare all’Assessore ai LL.PP. Malcotti, l’esigenza che l’Ospedale della Bassa Sabina non sia riconvertito ma venga potenziato. A rafforzare questa opera è stata iniziata una raccolta di firme su tutto il territorio della Bassa Sabina.
Questo è un momento particolare dove regnano confusione ed incertezza derivate da atti concreti e soluzioni che potrebbero non apparire chiare e certe.
Ci riferiamo al P.S.R. del dicembre 2009 dove si conferma un P.T.P. per il nostro Ospedale ed alla delibera della A.S.L. dove si sancisce la nascita di un Presidio unico Ospedaliero RIETI – MAGLIANO SABINA – AMATRICE. Atto che ci risulta sembrerebbe non avallato dalla Regione.
Abbiamo poi Il decreto del maggio u.s. emesso dal Commissario alla Sanità della Regione Lazio RENATA POLVERINI nel quale il nostro Ospedale non viene nominato e per quanto riguarda la Provincia di Rieti è prevista la riduzione di 30 posti per acuti con la trasformazione di Amatrice.
Per completare il quadro a nomina avvenuta del Direttore Generale si prevede una riduzione delle Unità Operative Complesse.
Alla luce di quanto sopra, l’Amministrazione Comunale ha stilato un documento per il rilancio dell’Ospedale e della Sanità Provinciale che dovrà essere condiviso, integrato con le  proposte formulate dagli Amministratori di minoranza e dalla Conferenza dei Sindaci della Bassa Sabina.
L’Amministrazione ha poi dato seguito al progetto condiviso con le forze politiche locali e la Conferenza dei Sindaci per verificare la possibilità di un “ACCORPAMENTO” con l’Ospedale di Civita Castellana.
 Ipotesi che è ora al vaglio del Sindaco di quella città, Angelelli Gianluca.
 L’Amministrazione ha a cuore, inoltre, le sorti della Sanità di tutta la Provincia e ribadisce quanto affermato nella Conferenza dei Sindaci:
-       che il bene salute è il bene assoluto e va perseguito nell’esclusivo interesse della collettività lontano da logiche ragioneristiche e di risparmio.
Pertanto nella Provincia vanno salvaguardati i livelli essenziali di assistenza, ospedali per acuti, riabilitazione post acuzie, lungo degenza medica, sanità ambulatoriale, sanità intramedia, hospice, sanità domiciliari e rete di urgenza emergenza.
Si sottolinea che la Provincia di Rieti conta complessivi 446 posti letto (2,9 letti per acuti ogni mille abitanti rispetto all’indice regionale, prescritto per Decreto, pari a 3,3 letti per acuti ogni mille abitanti) con carenza pressoché totale di posti RSA, appena 77, e zero letti di riabilitazione post acuzie e lungodegenza medica (160 posti letto).
Questo è il profilo essenziale della Sanità “di strutture” che si contestualizza in una Provincia di 2.750 kmq di territorio con scarsa viabilità interna, con una popolazione di circa 160.000 abitanti.
-       che la proposta di accorpamento della ASL di Rieti sotto una macro area comprendente VT ed alcune strutture sull’area romana desta forte preoccupazione nello scenario futuro che ci prospetta una sanità sempre più Roma-centrica con un rischio concreto di una fuga di “pazienti per acuti” verso le strutture umbre.
-       Che l’Ospedale F.Grifoni di Amatrice, oltre ad essere un presidio importante per la comunità locale rappresenta un ostacolo alla migrazione di posti per acuti verso ospedali limitrofi extra regionali più facilmente raggiungibili rispetto al De Lellis di Rieti.
-       Che preoccupa la non menzione nel Decreto Commissariale del destino del presidio ospedaliero “Marzio Marini della Bassa Sabina”.

PROPOSTA DI RILANCIO DELL’OSPEDALE MARZIO MARINI DELLA BASSA SABINA
     Confidando che le rassicurazioni avute dal Sindaco dalla Presidente POLVERINI non siano smentite dal Piano di Riordino della Rete Ospedaliera che verrà presentato a fine mese, abbiamo inteso proporre una proposta per il rilancio del Marzio Marini, al fine di avere sicurezza, non solo politica, per il futuro, avendo come punto irrinunciabile il mantenimento dei posti per acuti.
Questo è ottenibile soltanto, ricostruendo quelle condizioni, che nel passato prossimo ne permettevano la completa efficienza.
Reparto Chirurgia e degenza di Ortopedia
Le migliori performance risalgono a circa 10 anni fa con numero di ricoveri pari a 1.356 di cui 28% mobilità attive.
Interventi chirurgia 552 Ortopedia 110 Ginecologia 59 per un totale di 721 a cui vanno aggiunti 230 interventi per D.S. e D.H., Attività Ambulatoriale 5592.
Questi dati dimostrano  l’importanza che questo reparto può avere per tutto il territorio.
Lavoreremo per il rilancio delle sue attività sostenendo il personale che vi opera individuando in accordo con la direzione, professionisti che possono ridare fiducia agli utenti del territorio.
All’interno del reparto individuare posti letto per ortopedia e traumatologica aumentare il numero degli ortopedici con le sedute operatorie settimanali. 
Assicurare una consulenza ortopedica quotidiana al Pronto Soccorso.
Arrestare l’azione della direzione generale tesa a spogliare un altare (M.Marini) per vestirne un altro (De Lellis). Questo vale per ortopedia e per la chirurgia vascolare che visto lo storico, va potenziata sia nell’attività diagnostica che in quella operatoria.
Quest’azione di rilancio non può prescindere dall’avere:
-       un servizio di radiologia H24 con possibilità di refertazione notturna, magari per via telematica sulle TAC – RX – ECOGRAFIE.
-       Due posti di terapia sub-intensiva.
Abbiamo a disposizione la stanza dedicata, a fianco alle sale operatorie. Sarà sufficiente acquistare i macchinari, per dare maggior sicurezza ai pazienti nel decorso post-operatorio.

 Reparto di medicina 28 posti letti  2 D.H.
Per quanto riguarda l’andamento di questo reparto, con indice di occupazione posti letto pari all’85% e con un badget del 95%.
Opera maggiormente alla diagnostica delle malattie cardiovascolari con un protocollo di lavoro con le strutture di emodinamica di Rieti riducendo notevolmente la mobilità passiva verso l’Umbria. Bisogna lavorare per una migliore integrazione tra sanitari di reparto e medici di base.
L’Amministrazione incontrerà sia i medici di base invitando quelli di Magliano.
Per quanto riguarda questo reparto che ha un indice occupazionale posti letto pari all’85% e con un badget per 95% bisogna lavorare per una migliore integrazione tra i Sanitari di reparto e i Medici di Base.
L’Amministrazione si farà carico di iniziative volte alla sensibilizzazione dei Medici di Base e solleciterà i Sanitari del reparto Medicina ad uscire maggiormente sul territorio nei vari presidi ambulatoriali: Fara Sabina e Poggio Mirteto.
Questo al fine di implementare l’utilizzo del nostro reparto.
L’azione dell’Amministrazione Comunale in questo momento è volta al mantenimento dei posti letto per acuti. Gli interventi di miglioramento delle eccellenze Ambulatoriali: Ambulatorio Ginecologico, Oculistico, Terapia del dolore, DH Medici e i DH saranno sostenute con ogni mezzo presso la Direzione Sanitaria, appena nominato il Direttore Generale.

6 commenti:

c.g. ha detto...

Tutto bene santo dio, ma siete in ritardo, maledettamente in ritardo.
Tutto questo andava inviato alla Polverini per tempo e questo lo sapevate perché i blog li leggete anche voi e questi non sono soltanto opinioni di chi li dirige, ma di tutti coloro li leggono condividendone in alcuni casi i contenuti pur senza intervenire.
Si, daccordo, bisogna dimenticare e andare avanti, ma si deve fare presto e sono convinto che ormai i giochi sono fatti perché c'è il consenso dei ministri Fazio,Sacconi, Tremonti.
Certe responsabilità, anche se possono apparire insignificanti rispetto al megaproblema ci sono state e se ne dovrà tenere conto in futuro.

Paolo Di Basilio ha detto...

Non lo so se è possibile, ma essendo ma vorrei partecipare a questo incontro. Non ho capito se è pubblico o aperto anche al pubblico. Per me è l'unica occasione per partecipare, lavorando altrove negli altri giorni. Chiedo perciò la possibilità di partecipare perché anche se ora sto a 200 chilometri quello che è successo questa settimana è un atto contro la comunità che sento ancora mia. Voglio dare un mio piccolo contributo. Spero sia possibile. Grazie

Antonello Ruggeri ha detto...

Personalmente credo non ci siano problemi. Del resto questo argomento tocca tutti noi.

Paolo Di Basilio ha detto...

Grazie allora faccio una salto, poi se non si può non ne facciamo un dramma. Grazie mille.

Antonello Ruggeri ha detto...

Non è una concessione Paolo. Credo solo sia giusto che chi voglia partecipi. Ci mancherebbe altro

Aprile ha detto...

“Soltanto la settimana scorsa, a giochi ormai conclusi e a 3 giorni dalla pubblicazione del piano di riordino sulla sanità laziale della Polverini, anche l'amministrazione comunale presenta il proprio progetto di rilancio, del tutto simile a quanto da noi scritto da mesi.
La nostra non è una rivendicazione ma una dovuta precisazione per far si che determinati errori non si ripetano nel tempo.”
Questo parte di un articolo su “Magliano Democratica” letto alle 23,30 del 02/10/2010.

“La seduta di Lunedì sarà anche occasione per integrare la proposta con i suggerimenti di tutti al fine di ottenere un testo rispettoso delle volontà di tutti e che sia in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini.
Questo invece la conclusione di un commento che precede altro documento sul blog “Magliano Insieme” e che riflette la proposta dell’amministrazione integrata al 70% dal documento del PD locale.

Da entrambi si denota la volontà di arrivare ad una condivisione delle strategie di quello che doveva essere il futuro ospedale.
Perché si è atteso tanto tempo per accordarsi su di un documento che soltanto adesso, a giochi ormai conclusi dalla Polverini, sembra esserci la volontà di presentarlo?
Non è tardi?
E se venissero confermati tali nefasti decreti di risanamento del deficit sanitario imposti dalla governante…
Come si dovrebbero comportare i cittadini di fronte a tale superficialità dell’amministrazione comunale ed il suo sindaco?
Sarebbe sufficiente affermare da questi che ancora una volta si è fidato di personaggi quali la polverini che poi puntualmente lo hanno tradito?
Scusate la crudezza e la spontaneità della frase, ma non sarebbe meglio che il sindaco passasse la mano a qualcun altro con maggiori attributi?
In questa maniera si continua a fare del male a Magliano ed ai maglianesi per il troppo buonismo, un sindaco non deve essere buono e neanche cattivo, deve o dovrebbe essere un PRAGMATICO e coraggioso.