giovedì 6 agosto 2009

Il Consiglio straordinario sull'Ospedale.

La seduta del Consiglio Comunale a Palazzo Vannicelli

Ci scusiamo con INCONTRI se riprendiamo integralmente il loro post riguardo la seduta del Consiglio Comunale straordinario che si è svolto ieri sera.
Questo il sito di Incontri.cc: http://www.incontri.cc/?p=377#more-377
Cogliamo l'occasione per invitare tutti i cittadini alla manifestazione che si terrà Venerdì 7 Agosto alle ore 18,00 nel piazzale dell'Ospedale.

Il Consiglio Comunale promette sotto al dipinto di Marzio Marini: difenderemo l'Ospedale.

Il grande dipinto che raffigura Marzio Marini, stava lì dietro di loro. Il donatore dell’ospedale li ha visti tutti dall’alto i membri del consiglio comunale di Magliano che hanno promesso battaglia, all’unanimità, contro i tagli paventati al nosocomio. E’ stato Marzio Marini la vera novità dell’assemblea cittadina che si è svolta ieri sera. Il sindaco e un paio di assessori infatti hanno preso in prestito dal centro anziani (ex ospedale) il mega dipinto del benefattore maglianese e lo hanno appeso dietro ai banchi del consiglio che giusto ieri sera si è riunito in via straordinaria per affrontare l’ennesima “emergenza”. L’assise in sostanza ha votato un documento – preparato in commissione consiliare sanità – in cui si rigetta il piano di riorganizzazione della sanità laziale proposto dal sub commissario della sanità laziale Mario Morlacco e che il commissario Piero Marrazzo dovrebbe firmare, anche se ha già detto che se ne riparlerà a settembre e dopo aver sentito gli enti locali. Il piano come noto e per farla breve prevede il declassamento della struttura sanitaria maglianese a centro diurno.Un ospedale aperto solo di giorno con gran parte delle attività che si trasferirebbero nel mega ospedale che verrà costruito nei prossimi anni a Monterotondo. Il sindaco Alfredo Graziani ha ripercorso tutte le tappe ricordando come era stato sottoscritto un accordo nel settembre del 2008 in cui si ridimensionava l’ospedale di Magliano da 70 a 40 posti letto. “Abbiamo già dato – ha detto durante l’assemblea – ora non si capisce perché dobbiamo pagare noi”. Il primo cittadino ha ricordato anche l’importanza della manifestazione che di protesta (pacifica) programmata per venerdì: “Ci saranno anche le telecamere della Rai e in questi frangenti è importante far vedere che c’è una comunità, quella nostra ma anche quelle della Sabina, che non accettano tali decisioni”. Rivolto alla platea Graziani ha esortato a partecipare il più numerosi possibile. Per la minoranza ha preso la parola il capogruppo di “Rinnovamento Democratico” Francesco Urbanetti che ha proposto di riformare il comitato a sostegno dell’ospedale e Francesco Di Basilio (”Bisogna coinvolgere tutti i comuni della zona, dobbiamo pretendere che i patti dello scorso anno vengano rispettati”). In platea anche Filippi della Cgil di Rieti che si è detto vicino alla comunità maglianese. Infine il pubblico: nemmeno un centinaio di persone. E’ vero. E' agosto e ci sono le vacanze ma è lo stesso sindaco a dire a far notare: “Mi aspettavo più gente, non vorrei che con il fatto che abbiamo superato tante situazioni di emergenza si sottovalutasse l’importanza di questa partita”. Il consiglio, nella sua interezza, non lo ha fatto. Insomma le istituzioni maglianesi non hanno tirato indietro la gamba. Guardando in platea però non si può far a meno di notare qualche assenza “pesante”: c’erano molti diversi operatori del “Marini” (infermieri, tecnici, qualche impiegato) ma un solo medico, oltre al consigliere Domenico Gatti ovviamente. Nemmeno uno dei primari. Nemmeno uno dei tanti baroni “padroni” della nostra struttura da anni. Forse hanno scelto di esserci venerdì. Se non altro perché è attesa la partecipazione di senatori, consiglieri regionali e della direzione della Asl.

1 commento:

Pasquino 2009 ha detto...

I - Stò ancora quà, state ‘n campana.


Pasquino me chiamaveno e so’ stato
oppositore ar Papa ed ar suo casato.
Oggi scrivo e contesto er popolo sabino,
so’ un antro, ma m’arichiamano Pasquino.
Ormai ‘sto nome è un simbolo acclarato
p’ogni majanese sfranto e bistrattato.
S’annate ‘n qualche posto, de sicuro,
Pasquino lo trovate appeso ar muro
Nessuno sa perché e chi ce l’ha messo:
l’anonimato fa er potere fesso.
Nun so’ mai muto e ho scritto dure rime
contro le zecche e i furbi de reggime.
E se ne parla? Beh, vordì che coje
e arimedia quer che scrivo un po’ de noje.
A chi m’accusa de l’anonimato
io j’arisponno che nun so’ sonato.
Si me firmassi co’ tanto de nome
sarei de certo propio un gran cojone:
già sto a raccoje grosse collezzioni
co’ le minacce e le maledizzioni.
Co’ malafede c’è chi va dicenno
che so’ ‘ste rime sceme e senza senno.
Invece no! So’ proprio ‘ste strofette
er mezzo pe’ scoprì le malefatte.